A Corigliano-Rossano i concorsi sono puliti e i giovani finalmente partecipano (di Flavio Stasi)

di Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano

Un sindaco ha scelto di competere per essere il primo cittadino di una città, consapevole delle condizioni in cui questa versava e delle difficoltà che avrebbe incontrato, e per questo deve sempre comprendere ogni legittima rimostranza dei cittadini e soprassedere alle faziose, strumentali rimostranze di chi ha interessi diversi, di chi non è stato accontentato, limitandosi a lavorare con coscienza e quando possibile silenziosamente.
Quando però vengono insultate o anche solo messe in discussione le professionalità e l’onorabilità di persone che hanno deciso di lavorare per il nostro Comune e quindi di dare un contributo alla crescita della nostra città, è necessario invece che intervenga per fare chiarezza.

Il dott. Paolo Lo Moro, segretario generale del Comune di Corigliano-Rossano, non solo è persona rinomatamente competente e perbene, ma è anche un professionista che da quando ha ricevuto l’incarico nella nostra città, lavora praticamente tutto il giorno, tutti i giorni, quasi sempre anche sabato e domenica. Durante la prima fase di lockdown molti sarebbero tornati a casa, rispettando tranquillamente i propri obblighi contrattuali in smart-working; il dott. Lo Moro è rimasto al mio fianco durante tutta la pandemia, supportandomi in quelle settimane difficili in cui dovetti assumere spesso decisioni veloci e delicate. Ma soprattutto, avendo accettato la sfida che la nostra città rappresenta, con uno spirito di attaccamento inspiegabile per una persona originaria di altri luoghi, vista la carenza di dirigenti e l’impossibilità prolungata di fare concorsi, ha accettato di ricoprire il ruolo di dirigente ad interim anche di più settori contemporaneamente, assumendosi grande responsabilità, lavorando in condizioni precarie (perchè tali sono le condizioni di lavoro nel nostro comune oggi) e, tanto per essere chiari, senza prendere un centesimo di euro in più.

Per questo ritengo alcuni titoli odierni ignobili e poco rispettosi di un professionista e di una persona che lavora molto e crede nella nostra città e nel nostro territorio, ed è giusto che i cittadini lo sappiano. Nello specifico, è bene che faccia chiarezza sulla vicenda: non c’è alcun commissariamento della segreteria generale. In una pratica amministrativa del settore avvocatura civica del valore di circa 2.000 €, ereditata dall’ex Comune di Corigliano, si è instaurato un contenzioso per il quale il tribunale amministrativo, come da prassi, ha nominato un commissario che si occuperà solo ed esclusivamente di questo singolo atto. Non intendo nemmeno entrare nel merito della questione, non è il mio ruolo, ma giusto per completezza di informazione è giusto che i cittadini sappiano che, quando ci siamo insediati, abbiamo ereditato commissariamenti per pratiche da milioni di euro (una riguarda persino il nostro Castello), per le quali però – come è normale che sia – non è stato dato alcun accenno né articolo di stampa.

Infine, rispetto ai commenti di autorevoli ex-amministratori rispetto ai concorsi in via di espletamento nel nostro comune, con lo stesso spirito mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni. Il Comune di Corigliano-Rossano, seppur rallentato enormemente dal covid-19, in questi mesi sta assumendo decine di persone. Per le assunzioni a tempo indeterminato, ovvero quelle più importanti, i metodi utilizzati sono due: laddove consentito dalla normativa, ci stiamo avvalendo direttamente dei Centri per l’Impiego, i quali si occupano di stilare ed inviare al comune direttamente le graduatorie. Si tratta di un metodo credo usato per la prima volta a queste latitudini. Per le categorie superiori, al fine di garantire trasparenza e meritocrazia, abbiamo deciso di nominare commissioni esterne, composte esclusivamente da professionisti di livello universitario non residenti nel nostro territorio. Anche in questo caso si tratta di professionisti il cui lavoro rappresenta un valore aggiunto per la nostra città, la cui competenza ed onorabilità non può essere messa in discussione nemmeno per ipotesi. Nulla a che vedere, dunque, con precisi episodi del passato che, lo ricordo agli smemorati, non facevano riferimento a concorsi bensì a precise scelte politiche.

Da tempo ormai il tentativo è quello di scoraggiare tanti ragazzi e ragazze onesti, preparati e senza raccomandazione, cercando di fargli capire che “tanto è sempre uguale”, ovvero che non ci sia trasparenza e meritocrazia. In questi mesi, invece, con il cuore pieno di gioia ho assistito a decine di sottoscrizioni di contratti di persone quasi incredule per ciò che stava accadendo. Per cui ribadisco con forza a tutti coloro che credono di poter dare un contributo con il proprio lavoro alla crescita della nostra città, sopratutto ai tanti giovani del nostro territorio, l’invito a partecipare, partecipare, partecipare, sapendo che a Corigliano-Rossano l’unico modo per vincere un concorso è quello di studiare più degli altri.