Allarme inflazione. Codacons: “Stangata da 2.275 euro a famiglia”

INFLAZIONE, CODACONS: E’ STANGATA DA 2.275 EURO A FAMIGLIA

NON SOLO BOLLETTE, SU PREZZI AL DETTAGLIO PESANO SPECULAZIONI. DOPO BENZINA ASSOCIAZIONE CHIEDE ISPEZIONI DI GDF E NAS ANCHE SU PASTA E PANE

LISTINI IN CRESCITA NONOSTANTE CALO DELLE QUOTAZIONI DEL GRANO

L’inflazione al 5,7% si traduce in una stangata pari a +1.751 euro annui per la famiglia “tipo”, mazzata che raggiunge quota +2.275 euro per un nucleo con due figli. Lo afferma il Codacons, commentando i dati Istat sull’inflazione di febbraio.
“Da 27 anni non si registrava in Italia una inflazione così elevata, e la crescita dei listini al dettaglio non può essere giustificata solo dal caro-bollette.
Il timore concreto è che si stiano registrando in questi giorni forti speculazioni sui prezzi che sfruttano il conflitto scoppiato in Ucraina per aumentare in modo del tutto ingiustificato i listini di beni di largo consumo come pane e pasta”.

Proprio per questo il Codacons, dopo aver presentato denunce contro il caro-benzina che hanno portato all’apertura di una inchiesta da parte della Procura di Roma, ha deciso di presentare un esposto ad Antitrust nonché a tutte le Procure della Repubblica della Calabria anche in merito ai rincari di pane e pasta.
“Mentre le quotazioni di grano duro e grano tenero sono in diminuzione sui mercati internazionali, i prezzi dei prodotti derivati risultano in forte aumento nel nostro paese.
Rincari che avvengono nonostante la pasta si produca col grano duro importato da Canada, Usa, Messico o altre parti di Europa, zone non interessate dal conflitto”.
Nell’esposto il Codacons chiede alla magistratura ed all’Autorità Garante di inviare Nas e Guardia di Finanza presso grossisti, intermediari, produttori, Grande distribuzione, allo scopo di acquisire la documentazione fiscale sulle bolle di acquisto della materia prima, per comprendere in quale dei passaggi della filiera si annidino speculazioni che stanno massacrando le tasche dei consumatori.