Dopo un quarto serale così così, Luigi Strangis, il ragazzo di Lamezia in corsa ad Amici 2022, ieri sera è stato grandissimo protagonista del quinto, grazie anche al fatto che il coach Rudy Zerbi stavolta non ha sbagliato le scelte dei brani per il cantante calabrese. E così ieri sera Luigi ha vinto tre sfide su tre e quando s’è trattato di andare al ballottaggio ha vinto “facile” col suo ultimo inedito. Unica ombra della sua serata, l’eliminazione della ballerina Carola Puddu, alla quale è legato da un dolcissimo sentimento.
Ma riviviamo il quinto serale di Luigi Strangis ripercorrendone le tappe essenziali. Prima sfida contro il ballerino Dario. Zerbi sceglie per Luigi “L’ombelico del mondo” di Jovanotti, che viene eseguita con tanto di batteria “rullante” e voce graffiante che coglie nel segno e trascina all’entusiasmo il pubblico. I giudici sono concordi e Stash dice che si vede quanto Luigi si “diverta” nelle sue performance. Anche il principe Emanuele Filiberto, di solito sparagnino, stavolta si sbilancia e la prima sfida è un trionfo.
Seconda sfida contro un altro ballerino, Nunzio, e con l’esecuzione di un brano molto difficile come “Un’emozione da poco”, cavallo di battaglia di Anna Oxa. Luigi canta quasi alla sua tonalità e si accompagna con la chitarra elettrica, dimostrando di aver gradito la scelta e facendola apprezzare ancora una volta ai giudici, in particolare Stefano De Martino, che gli danno il punto con altri commenti favorevoli. 
La sfida con Nunzio si ripete dopo pochi minuti ma il risultato è ancora lo stesso e Luigi propone una versione particolarmente bene arrangiata in stile rock di “Vorrei la pelle nera”, il successo degli anni Sessanta del francese Nino Ferrer, che dev’essere una delle canzoni preferite del principe di Savoia, che riconosce ancora le qualità di Luigi “pronosticandogli” addirittura il successo finale.
Chiamato al ballottaggio per la sconfitta di Zerbi e Celentano contro Cuccarini e Todaro, il ragazzo calabrese propone il suo ultimo inedito “Tienimi stanotte” e si salva agevolmente concludendo così in maniera perfetta un serale nel quale è stato il principale protagonista.
