Asili nido, annullato il bando di gara. La banda di Occhiuto passa al piano B

Palazzo dei Bruzi ha annullato in autotutela il bando di assegnazione della gara per la gestione dei tre asili nido comunali del quale ci siamo occupati in due circostanze in queste ultime settimane. Una gara da oltre due milioni di euro (2 milioni 252mila euro per la precisione) sulla quale avevamo espresso tutte le nostre perplessità.

Mario Occhiuto e il suo principale consigliere in questa storia ovvero Geppino De Rose hanno tagliato la testa al toro.

Mario Occhiuto e Geppino De Rose
Mario Occhiuto e Geppino De Rose

Tutti sanno che la cooperativa Orsa di Bergamo, vincitrice dell’appalto da novembre 2014 a novembre 2015, non ha mai dato segnali di vita a Cosenza, demandando tutto al gran cerimoniere Geppino De Rose. Ma soprattutto alla coordinatrice dei tre asili nido comunali Francesca Rino, moglie del fratello di Franco Petramala, ex direttore generale dell’Usl e dell’Asp di Cosenza ed ex compagno di merende del sindaco Occhiuto ai bei tempi della Secop e dei lavori all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza.

Logica avrebbe voluto che, per un appalto di un milione di euro, quantomeno ci fosse un referente visibile della cooperativa Orsa e invece… niente. Solo De Rose e Rino.

Il problema è che, oltre alla cooperativa bergamasca, ha presentato domanda per il bando di gara una cooperativa sociale di Paola, Adiss Multiservice, che deve aver creato qualche problema ai manovratori.

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In un primo tempo, a dire il vero, voci di corridoio (ormai anche nelle file occhiutiane aumentano in maniera esponenziale i “disertori”…) davano per certo che si fosse raggiunto un accordo anche con la cooperativa paolana. Ragion per cui il piano A sarebbe stato quello di far vincere i paolani, mandare via la cooperativa Orsa e rimodulare il concetto di coordinamento.

Ma proprio qualche giorno fa, abbiamo appreso dalla pubblicazione della determina dirigenziale che il bando di gara è stato revocato. E quindi siamo passati al piano B.

Vediamo subito, quindi, quali sono le motivazioni addotte dai dirigenti di Palazzo dei Bruzi.

LA DETERMINA

“… entro il termine stabilito sono pervenute le seguenti offerte, prodotte da :

  • 1) Società Cooperativa Sociale “OR.S.A.”, via Rotonda dei Mille, 1 – 24122;
  • 2) Società Cooperativa Sociale “Nasce un sorriso”,via del Gallitello, 229 – Potenza;
  • 3) Cooperativa Sociale “A.D.I.S.S. Multiservice s.c.s.”, Rione Colonne, 19 – 87027 Paola (CS); –

La cooperativa di Potenza è stata subito esclusa per un vizio di forma nella presentazione dei documenti.

A questo punto, dopo l’apertura delle buste contenenti l’offerta economica, “… il presidente decide, riservando ulteriori verifiche all’Ufficio prima dell’aggiudicazione definitiva, di accettare l’offerta della Cooperativa A.D.I.S.S….”.

Ma immediatamente dopo lo stesso presidente che prima accetta l’offerta della Adiss, ci informa che ci sono problemi.

“… che a seguito di approfondito esame dei verbali e degli atti di gara, sono emerse le seguenti discrasie:

  1. Nel Bando vengono messi in gara n. 160 posti utenti-bambini, mentre nel Capitolato, all’art. 35, viene riportato oltre al numero di 160 anche il numero di 105 utenti-bambini su cui produrre offerta per un numero inferiore o maggiore, con evidente confusione tra i dati tra i dati posti all’attenzione dei concorrenti;
  2. Nel Bando viene posto, quale base di gara, la somma complessiva di 2.252.443,88, da cui detrarre, l’importo non soggetto a ribasso pari a euro 14.423,00 a titolo di “oneri per sicurezza ed eliminazione rischi da interferenza” ed euro 2.238.020,88 su cui basare l’offerta;
  3. Nel Capitolato, all’art. 35, viene riportato esclusivamente l’importo a base d’asta di euro 2.252.443,88 comprensivo di oneri, senza specificare che l’offerta andava fatta sull’importo senza oneri;

– che in sede di gara l’offerta presentata da OR.S.A, così come dichiarato dal rappresentante della stessa Cooperativa è stata fatta prendendo a base il numero di 105 utenti-bambini;

– che l’offerta presentata dalla cooperativa A.D.I.S.S. è stata invece rapportata al numero di 160m utenti-bambini, così come dichiarato dal rappresentante legale;

– che, inoltre, l’offerta presentata da A.D.I.S.S., utilizzando l’allegato 2, porta due cifre differenti: nella prima, sulla base della somma posta a base d’asta senza oneri di sicurezza pari a euro 2.238.020,88, si fa il ribasso del 3% senza precisare la cifra né a bambino, né mensile; mentre nella stessa offerta, sulla base della somma posta a base d’asta con oneri di sicurezza pari a euro 2.252.443,88, viene riportata un’ulteriore cifra mensile di euro 109.265,16;

– Visto le discrasie sopra riportate e nonché le dichiarazioni a verbale dei rappresentati delle due cooperative concorrenti, appare opportuno procedere all’autoannullamento della gara e di procedere all’indizione di nuova gara e alle correzioni delle discrasie tra Bando di gara e Capitolato Tecnico per garantire una regolare gestione della stessa

  • DETERMINA

  • per le motivazioni espresse in narrativa… di procedere all’autoannullamento della gara al fine di provvedere all’indizione di nuova gara e alle correzioni delle discrasie tra Bando di gara e Capitolato Tecnico per evidenti motivi di interesse pubblico.

Dunque, la colpa è delle discrasie tra bando di gara e capitolato tecnico e non c’è niente da fare. Altro giro, altro gettone. Insomma, la colpa è dei dirigenti…

Non è la prima volta che Occhiuto ricorre a questi annullamenti in autotutela per pararsi il culo. Ed è esattamente quello che sta facendo oggi. Una volta smascherate le sue manovre per addomesticare la cooperativa paolana dopo quella bergamasca (noi titolammo “Franza o Spagna purchè se magna”), il sindaco ha pensato bene di mandare tutto all’aria, prendersi un po’ di tempo (tanto i dipendenti sono tutti al suo servizio…) e decidere, di concerto con il suo gran cerimoniere, il da farsi. Il piano B, insomma, con il quale possono ancora concedersi il lusso di fare il bello e il cattivo tempo.

Il tutto mentre i consiglieri d’opposizione dormono sonni tranquilli. Tutti allineati e coperti con Mario il furbo o il bugiardo. Ci sarebbe da scrivere all’Anticorruzione per vicende come questa, agitare un casino senza precedenti e invece niente. Dormono profondamente.

Loro hanno già deciso chi vincerà le prossime elezioni…