Non ci voleva un profeta per prevederlo, visto che si avvicinano le elezioni… E così l’Asp di Cosenza, rispettando in pieno la tabella di marcia, il 23 agosto scorso ha sfornato l’ennesima delibera per dare il via libera all’ennesimo concorso clientelare e “acchiappavoti”.
Per una migliore comprensione dei fatti: l’Asp di Cosenza, in meno di un mese, ha messo a bando il 3° “concorso pilotato” dai candidati locali appartenenti alle famiglie più note di Cosenza che attualmente hanno il potere in mano.
Ma, a differenza degli altri due, questo del 23 agosto per 35 (!) assistenti amministrativi è un po’ particolare poiché è riservato ai famigerati co.co.co e visto che all’inizio del mese di agosto alcuni di loro hanno terminato questa “esperienza” lavorativa, e gli altri la termineranno giorno 1° settembre, ormai alle porte…, considerato che chi ha partecipato è amico, parente congiunto stretto dei massoni che da anni sguazzano in questa Asp e che il “procuratore Gattopardo” – come da scontatissimo copione – pur sapendo bene tace, ora hanno pensato bene di inventarsi nuovamente questo concorso per richiamarli affinché poi con la classica legge Madia possano essere stabilizzati.
I partecipanti, sono quindi gli stessi che hanno già ricoperto questo ruolo: chi ha gestito la campagna vaccinale, amici e parenti dei capi distretti e compagnia bella: chi già è all’interno ma contrattualizzato in modo differente. Tutto studiato per bene a tavolino: siamo a meno di un mese dalle elezioni e tra i candidati c’è persino il fratello cazzaro del presidente parassita della Regione. Non si può lasciare nulla al caso. Alla fine i vincenti saranno coloro che sono stati già contrattualizzati come co.co.co. Un pacchetto di voti sul quale si può contare ad occhi chiusi.
Da notare i firmatari della delibera: Fra’ Remiglio (Magnelli) da Varagine ha disposto le firme di due delle sue maggiori fedelissime: Maria Marano e Fabiola Rizzuto. In particolare, vi segnaliamo la ditta Remigio & Maria (Marano) detta Srl… Una garanzia nei secoli dei secoli, (quasi) come i carabinieri…
