Banca Popolare di Bari, il Codacons chiama a raccolta i risparmiatori della Banca Popolare delle Province Calabre

BANCA POPOLARE DI BARI: IL CODACONS CHIAMA A RACCOLTA I RISPARMIATORI DELLA BANCA POPOLARE DELLE PROVINCE CALABRE

Solo in Calabria sono oltre 1.700 gli azionisti della Banca Popolare delle Province Calabre interessati venerdì 10 gennaio all’assemblea pubblica a Catanzaro per illustrare le azioni legali volte ad ottenere il rimborso. 

Il Codacons scende in campo per tutelare i risparmiatori calabresi della Banca Popolare di Bari e aiutare i piccoli investitori a recuperare i soldi persi. Sono oltre 70mila piccoli investitori tra Puglia, Calabria e Abruzzo rischiano di perdere i propri risparmi. Solo in Calabria sono oltre 1.700 gli azionisti della Banca Popolare delle Province Calabre interessati dal crack della Popolare di Bari.

La banca calabrese, infatti, è balzata agli onori delle cronache internazionali per essere stata protagonista del primo “salvataggio” bancario nell’era del bail-in, quando veniva acquisita proprio dalla Banca Popolare di Bari. A Bari, per l’assunzione della Popolare delle Province Calabre, sono andati 1,37 milioni di euro da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi mentre ai risparmiatori. Evidentemente qualcuno era molto distratto, se ha finito per gettare in un pozzo senza fondo un mare di soldi.

L’associazione ha organizzato per venerdì 10 gennaio una assemblea pubblica che si terrà a Catanzaro – alle ore 16 presso il Complesso Monumentale San Giovanni – e chiama a raccolta tutti i risparmiatori della banca interessati a tutelare i propri diritti e ottenere il rimborso dei risparmi andati in fumo.

Tutti gli azionisti e gli obbligazionisti che hanno subito in questi mesi dei danni di natura patrimoniale e non patrimoniale devono attivarsi subito per entrare nel procedimento penale quali persone offese e, in futuro, quali parti civili richiedenti il dovuto risarcimento, nei confronti di tutti quei soggetti che risulteranno responsabili di comportamenti illeciti nella gestione della banca – spiega il Codacons – Per avviare l’iter risarcitorio è necessario che tutti i danneggiati chiedano subito alla banca una serie di documenti necessari ai legali per analizzare la loro posizione individuale al fine di valutare quali vie perseguire per ottenere il risarcimento del danno subito, vie che non necessariamente si possono limitare alla sola partecipazione come parti offese oggi e parti civili un domani all’interno del procedimento penale, in quanto i soggetti tenuti al risarcimento del danno oltre alla banca in caso di condanna dei sui ex dirigenti, sono anche altri che potrebbero avere avuto responsabilità civilistiche nella vicenda della Banca Popolare di Bari.

La stessa Banca Popolare di Bari, per come ha venduto le azioni e/o obbligazioni, potrebbe risultare tenuta a risarcire il danno procurato ai propri clienti. L’intervento del Governo anche se utile non è certo risolutivo del rispetto al diritto risarcitorio in capo agli azionisti e/o obbligazionisti della Banca Popolare di Bari (e così indirettamente degli ex azionisti Banca Tercas, Banca Caripe e Banca Popolare delle Province Calabre) e non può dare alcuna garanzia effettiva sul futuro della società. Proprio per informate azionisti e obbligazionisti della Banca circa quanto occorre fare in questa situazione e per consegnare loro le prime istanze da inoltrare all’istituto bancario ed agli altri possibili soggetti coinvolti in questa vicenda e le nomine di persona offesa da depositare presso la Procura della Repubblica di Bari, il CODACONS ha organizzato una assemblea pubblica che si terrà a Catanzaro venerdì 10 gennaio presso il complesso monumentale San Giovanni – a partire dalle ore 16.