Bancarotta e riciclaggio iGreco. La frode (e la truffa) delle uova “Ovito” e gli agganci di Giancarlo

Il Csm ha assolto il magistrato cosentino Eugenio Facciolla, nei cui confronti era stato sanzionato un procedimento disciplinare che di fatto lo aveva messo ai margini della sua professione. Uno degli aspetti più infamanti era l’accusa di aver condotto indagini abusive su Gratteri e Luberto nell’ambito delle sue inchieste sul gruppo iGreco e sul Pd, allora “renziano”.

Ci siamo chiesti per anni cosa ci fosse dietro il trasferimento del procuratore generale di Catanzaro Otello Lupacchini e, appena un mese prima, del procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla. E più volte abbiamo provato a decodificarne gli aspetti più squallidi. 

In estrema sintesi, ci sono tre vicende alla base della clamorosa guerra tra magistrati consumatasi nel Palazzo di giustizia di Catanzaro. La prima è la madre di tutte le battaglie: la grande inchiesta sul Pd che coinvolge il Ministero dello Sviluppo Economico e quindi l’ex ministro Calenda, l’ex ministro e viceministro Bellanova ma anche il resto del cerchio magico renziano a partire dal “solito” Luca Lotti per continuare con Maria Elena Boschi, don Magorno e Ferdinando Aiello, con i colletti bianchi al loro servizio. Ma anche gli interessi della sanità privata, rappresentati dal gruppo paramafioso de iGreco e pezzi importanti di stato deviato con il grave coinvolgimento di magistratiUno per tutti l’ex procuratore aggiunto di Catanzaro Vincenzo Luberto, per circa tre anni braccio destro di Gratteri.

Nella prima parte dell’inchiesta abbiamo esaminato l’irresistibile ascesa della famiglia iGreco all’indomani dell’omicidio del capostipite Tommaso Greco, paravento per le attività criminali del “locale” di ‘ndrangheta di Cariati, “eliminato” dal clan rivale degli Iona per uno sconfinamento di territorio (http://www.iacchite.blog/catanzaro-cosa-ce-dietro-il-trasferimento-di-lupacchini-e-facciolla-linchiesta-sul-pd-e-igreco/).

I figli di Tommaso Greco, tuttavia, hanno continuato il suo “lavoro” e si sono specializzati nell’acquisizione di cliniche e alberghi in amministrazione giudiziaria. Lo schema è semplice: un’azienda è in difficoltà economiche, ne viene chiesto il fallimento dai creditori, il giudice amico la mette in amministrazione giudiziaria nominando un commissario amico (sempre lo stesso, il dottor Fernando Caldiero, uomo legato mani e piedi al Pd calabrese) che l’affida al prezzo simbolico di un euro all’azienda iGreco che presenta l’offerta di rilancio in assenza di concorrenti.

E’ accaduto così anche per il Gruppo Novelli, eccellenza dell’Umbria. Primo atto di una operazione truffaldina fin dall’inizio, in frode al MISE e soprattutto ai creditori, è lo scorporo operato dal boss Saverio Greco dal gruppo dele tre aziende controllate in bonis, cioè le uniche aziende che producono mangimi, pregiate uve di Montefalco e uova vendute con il rinomato marchio OvitoAziende in attivo che escono dal gruppo fallito e finiscono accorpate al gruppo iGreco attraverso la cessione alla Azienda Agricola Poderi Greco Tommaso, cassaforte di famiglia.

Poi, come da scontatissimo copione, la richiesta di concordato ma il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla si mette di traverso e chiede il fallimento della nuova società “fantasma”, di nome Alimentitaliani, che deve portare a termine il “bait”…

Stiamo raccontando le fasi salienti della scalata de iGreco al Gruppo Novelli.

QUINTA PUNTATA

Il boss Saverio GRECO si sente spesso con una dipendente dell’ex Gruppo Novelli, che svolge anche mansioni di rappresentanza dei lavoratori dipendenti (RSA) e che per tale ragione ha preso parte a tutti gli incontri tenutisi con i vertici aziendali, le organizzazioni sindacali di categoria, le forze politiche locali e nazionali. La predetta dipendente, attraverso l’analisi degli elementi emersi dalle banche dati, è stata identificata in Vania VENTURI, di Spoleto, e risulta aver preso parte anche ad alcuni incontri tenutisi presso il MISE.

In alcune conversazioni intercorrenti tra la stessa e GRECO Saverio in data 14.03.2018 emergono alcuni fatti aventi valenza penale a carico dei seguenti soggetti:

  • NOVELLI Augusto, nato a Foligno (PG) il 03.10.1961 nella sua qualità di ex direttore della filiera uova and quality manager del GRUPPO NOVELLI;
  • CIPRIANI Pieralberto, nato a Spoleto (PG) il 20.05.1971 nella sua qualità di responsabile della filiera uova delle FATTORIE NOVELLI S.r.l.

In particolare, secondo quanto riferito da Vania VENTURI, il Dr. CIPRIANI nella sua veste di responsabile della filiera di selezione e confezionamento  delle uova in guscio alla sede di Spoleto, avrebbe contraffatto e successivamente commercializzato  le uova biologiche a marchio “OVITO”, apponendo il codice a barre che le contraddistingue su uova provenienti da allevamenti in gabbie e/o a terra ma comunque di produzione non biologica.

Quanto affermato dalla Vania VENTURI, che vedrebbe come persone informate sui fatti anche altre dipendenti dell’azienda di nome Maria e Francesca, allo stato non identificate, configurerebbe il reato di cui all’art. 515 del c.p. (frode nell’esercizio del commercio) con l’aggravante specifica di cui all’art. 517 bis c.p. Si tratta della cosiddetta “frode sull’origine”, ovvero  la falsificazione del marchio o della indicazione sulla provenienza  o della  denominazione di origine ecc. , indicati sullo stesso prodotto alimentare o sulla confezione che l’avvolge; essa non è sempre causa di nocività per il consumatore.

Inoltre secondo quanto asserito dalla Vania VENTURI nel corso delle telefonate, il Dr. CIPRIANI avrebbe sottratto:

  • con artifici consistiti nel sabotaggio di una macchina denominata Crack, utilizzata per controllare la fragilità delle uova, grossi quantitativi di prodotto (uova) procedendo alla vendita diretta ed occulta, incassandone evidentemente il corrispettivo. Il tutto in danno delle aziende del gruppo Novelli, già in fase di fallimento;
  • pedane del tipo Epal, commercializzandole per proprio conto;
  • grossi quantitativi di ferro e rottami di ferro, abitualmente commercializzati dalle società del Gruppo Novelli, incassandone indebitamente il corrispettivo.

I fatti descritti che possono configurare le ulteriori fattispecie illecite di furto (art. 624 c.p.) e truffa (art. 640 c.p.), aggravati ai sensi dell’art. 61 nr. 11 c.p., sarebbero tutti avvenuti alla sede delle Fattorie Novelli S.r.l. Agricola, presso il centro di selezione e confezionamento delle uova di Spoleto…

GIANCARLO GRECO, IL COMUNICATORE

GRECO Giancarlo è assiduo utilizzatore del telefono che impiega prevalentemente per contatti con i dipendenti ed i dirigenti medici e paramedici delle strutture sanitarie del Gruppo iGRECO, della cui gestione si occupa personalmente ed in via quasi del tutto esclusiva. Si avvale principalmente della stretta collaborazione di LEO Cataldo, che svolge mansioni direttive e di coordinamento. Tra le numerose conversazioni intercettate, quelle che hanno avuto ad oggetto la vicenda del fallimento di ALIMENTITALIANI e del GRUPPO NOVELLI, sono circa una quarantina e per lo più concentrate nell’immediatezza dell’attività di sequestro operata dalla P.G. in Cariati e Terravecchia in data 05.03.2018.

Saverio e Giancarlo iGreco

Altre conversazioni sono intercorse con un dipendente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un deputato  e due giudici presso il Tribunale di Cosenza:

  • MURU Antonio, mato a Cetraro il 15.06.1966 e domiciliato in Anagni (FR), dipendente della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • BOCCADUTRI Sergio, deputato PD della Repubblica Italiana, in carica dal 15 marzo 2013 al 22 marzo 2018;
  • GRECO Giuseppe, giudice del Tribunale di Cosenza;
  • DE FRANCO Loredana, giudice del Tribunale di Cosenza.

Giancarlo Greco è il braccio destro del boss. Avvocato, è la faccia ufficiale della famiglia, il public relation man, il comunicatore. Si occupa lui dei rapporti con i media ed è lui che intreccia gli affari e la linea politica. Del resto, viene intercettato mentre parla con due magistrati e con un dipendente della Presidenza del Consiglio dei Ministri descritto in quota servizi oltre che con tutta quella “mandria” di deputati renziani del Pd. Siamo nel vivo dei poteri forti.

Con il Dr. CRIBARI Francesco, Giancarlo ha intrattenuto due distinte conversazioni riferibili alla vicenda per cui vi è indagine, contraddistinte dai progressivi 309 in data 05.03.2018 (pagina 205 dell’allegato 1) e 4088 in data 27.03.2018 (pagina 239 dell’allegato nr. 1).

Nella prima conversazione, avvenuta nell’immediatezza del sequestro, Giancarlo ritenendo che tutta l’operazione sia stata fatta più che altro per creare clamore, chiede al commercialista di preparare una sintetica descrizione dei fatti utile a predisporre un comunicato stampa che possa spiegare l’inutilità dell’intervento della magistratura. Egli a tal proposito dà le seguenti specifiche indicazioni:

“Mi sono premunito e ho sentito il nostro comunicatore e mi ha detto di fargli un sunto non molto lungo di quello che sono stati gli accadimenti e dai quali si può evincere che è tutta una buffonata questa qua. Ok? Allora se riesci a fare due righe ricostruendo … specialmente, ovviamente inerente il sequestro di quote e tutto il resto, così che il giornalista possa rispondere… ma molto sintetico, una ricostruzione come se stessimo raccontando la situazione al giornalista per giustificare quest’operazione pazzesca che hanno fatto loro in poche parole. Capito Frà?… Una sintesi delle vicende, ok. che possa servire al giornalista….”. 

Nella seconda conversazione Giancarlo chiede al Dr. CRIBARI di partecipare ad un incontro con il Prof. DONATO Valerio, presso lo studio legale di quest’ultimo, per fare il punto sulla situazione del procedimento in corso presso la Corte di Appello di Catanzaro, nel quale i GRECO hanno fatto opposizione al rigetto del Tribunale Fallimentare di Castrovillari avverso la proposta di concordato preventivo di ALIMENTITALIANI.

LEO Saverio, cugino dei Greco, come già detto ha svolto mansioni di direttore generale della filiera inerente la selezione ed il confezionamento delle uova. Con lui Giancarlo ha un solo contatto, per avere informazioni sulle operazioni effettuate dalla Guardia di Finanza presso la sede di Terni. Il LEO informa Giancarlo che è intenzione del curatore CALDIERO risolvere il rapporto con il Dr. Mario CRISCUOLO, evidentemente ritenuto troppo vicino ai GRECO.

Una conversazione interessante sulla vicenda è quella intercorsa tra Giancarlo e sua moglie Mafalda in data 08.03.2018. In essa il Giancarlo dopo essersi fortemente lamentato del comportamento dei curatori che a suo modo di vedere avrebbero indotto la Procura della Repubblica di Castrovillari a decidere il sequestro, chiarisce le motivazioni che hanno spinto i GRECO a costituire ALIMENTITALIANI. Inoltre Giancarlo fa la seguente affermazione che lascia intendere che l’iniziativa dell’acquisto delle aziende del GRUPPO NOVELLI è stata promossa o quantomeno mediata da qualcuno.

Egli dice:

“”SIAMO STATI CHIAMATI CHE QUESTA AZIENDA NESSUNO LA VOLEVA, che la volevano vendere tutta insieme e tutti quanti la volevano a pezzettini, cioè no veramente … cioè una cosa paradossale, cioè in tutto questo noi abbiamo gestito l’azienda fatta bene, siamo stati pregati per rilevare questa azienda perché nessuno voleva impelagarsi in una cosa del genere, perché tutti volevano far fallire l’azienda, i concorrenti la volevano far fallire perché ovviamente ..”, 

“hanno chiesto, come mai avete fatto una società dieci giorni prima … dovevamo acquistare le quote, poi i proprietari non le hanno volute cedere più queste quote e agli amministratori vecchi … come caspita si chiamano quei tre? … glielo hanno imposto, i sindaci, la regione, le cose.. 

devi salvare, devi fare di tutto! … dovete fare di tutto per salvare l’azienda! gliel’hanno imposto a questi qua se no sarebbe chiusa l’azienda. se noi non avessimo rilevato il ventidue di dicembre l’azienda, del 2016, l’azienda sarebbe chiusa … era quello che volevano tutti i concorrenti, no? i Mulini, i Popolari dell’Umbria …”. 

perché si dovevano prendere quote di mercato, lo stesso EUROVO che si doveva prendere quote di mercato delle uova, abbiamo rotto le palle a tutti …””.

mo’ che cosa ci contestano? come mai avete costituito una società dieci giorni prima dal trasferimento? e avete fatto si’ … perché io ero pazzo che facevo un’altra società … gliel’ho detto che nella mia proposta guarda che io farò una new co., l’acquisterò e l’acquisterò a un euro perché c’erano centoventi milioni di euro di debiti e l’azienda non valeva neanche ottanta… era una proposta che poteva anche essere rifiutata ma l’hanno voluta fortemente i sindacati e tutti quanti … ma nessuno l’avrebbe acquistata questa azienda! perché aveva più debiti di quanto valeva! se io ho un appartamento, teso’, e vale centomila euro, ma su quell’appartamento c’è un mutuo da duecento, teso’, chi se lo va a comprare?””. 

“”l’unica soluzione è questa, che alla Procura non è che Facciolla è pazzo e fa un sequestro del genere, secondo me se no sarebbe un pazzo e io non ci credo che lui è un pazzo! O un pazzo o un delinquente, ma io non credo che sia cosi’, secondo me i pezzi di merda dei curatori non hanno messo a conoscenza che c’erano tre pec nostre …””………

La telefonata descritta chiarisce il punto di vista della famiglia GRECO con riferimento all’intera vicenda e rimarca esattamente il contenuto di tante altre conversazioni che ciascuno dei fratelli intercettati ha tenuto con vari interlocutori, sia tecnici (avvocati, commercialisti ed altri professionisti) che con parenti e amici. Insomma, la versione ufficiale. Quello che si “deve” dire. Ma non c’è dubbio che “qualcuno” abbia chiamato o quantomeno mediato l’affare per iGreco e questi certamente non se lo sono fatti ripetere, assetati com’erano e come sono di soldi e di potere…

Il GRECO Giancarlo intrattiene poi una serie di conversazioni che non hanno attinenza
con l’oggetto delle indagini, ma che mettono in evidenza le conoscenze a livello politico e
giudiziario della famiglia GRECO:

 conversazioni intercorse con il Dr. Giuseppe GRECO del Tribunale di Cosenza, che Giancarlo ha incontrato nel palazzo di giustizia (primo piano stanza 81) il giorno 06.03.2018;
 conversazioni intercorse con la Dr.ssa Loredana DE FRANCO del Tribunale di Cosenza, che Giancarlo ha incontrato presso l’abitazione del magistrato il giorno 23.03.2018;
 conversazione intercorsa con Antonio MURI, dipendente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che Giancarlo ha probabilmente incontrato a Roma il giorno 07.03.2018. In effetti in tale data Giancarlo si è recato a Roma in compagnia del fratello Saverio e di Ferdinando AIELLO;
 conversazione intercorsa con il deputato BUCCADUTRI Sergio. Dalla conversazione si evince che quest’ultimo conosce molto bene Ferdinando AIELLO con il quale conferma di aver avuto contatti telefonici in merito alla richiesta dei iGRECO di trovare un partner bancario con il quale intraprendere un rapporto serio e duraturo per investimenti prossimi.

5 – (continua)