Belvedere, i giochi di potere tra Don Cascini, Don Magorno e Forza Italia e la riunione di Calabaia

Belvedere Marittimo, i giochi di potere tra Don Cascini, Don Magorno e Forza Italia, e la riunione di Calabaia

Meno menzionata rispetto a centri nevralgici del Tirreno Cosentino, quali Paola, Cetraro e Scalea, Belvedere Marittimo è senza ombra di dubbio uno dei fulcri del potere massopolitico che ha messo le sporche zampe sulle elezioni nazionali del 25 settembre. I destini (già scritti) dei candidati si intrecciano con gli equilibri nella maggioranza di Don Cascini e c’è chi giura che non mancheranno sorprese e malcontenti di ogni tipo.

Facciamo un passo indietro, allora, all’anonima e deleteria stagione estiva promossa dall’amministrazione comunale di Belvedere Marittimo. Nessun evento di spessore. Niente ospiti di lustro, Cinquantamila euro ricevuti dalla Regione che non si sa come siano stati spesi, alla faccia della trasparenza e delle pentole che doveva scoperchiare Don Cascini.

A Belvedere Marittimo non sono passati inosservati due eventi singolari. Giuseppe Aieta, ex parassita del Partito Democratico, oggi politico trombato e neo scrittore di cazzate, ha presentato nella comunità di Don Cascini e Francescuzza (Impieri) sua, il proprio libro. Tra i presenti anche Don Magorno.

L’evento è stato promosso e sponsorizzato (si fa per dire… capirai!) da Raffaela Sansoni, assessore comunale in quota Italia Viva e dal marito Egidio Rogati, avvocato e massone, che ultimamente si diletta a definire la melma che galleggia a mare anche a Belvedere Marittimo “Fioritura Algale”, manco fosse Fausto Orsomarso…

Cosa ci faceva Don Magorno alla presentazione del libro di Aieta? Una buona occasione per tirare la giacchetta a Don Cascini, ricordando ai suoi solidali Belvederesi che il 25 settembre serviranno voti per Italia Viva. Alcuni poi ipotizzano un vero e proprio avvicinamento di Giuseppe Aieta verso Calenda, il che non ci sorprenderebbe affatto, visto il soggetto e visto che il panzone romano sta reclutando la “corchia” della società. Ma anche perché il buon Peppino nel Pd conta ormai quanto il 2 di coppe quando la briscola è a denari.

Altro evento da segnalare è quello promosso dal Flag, La Perla del Tirreno, al Porto di Belvedere Marittimo. Tra gli ospiti, nientemeno che Gianluca Gallo e Maria Fulvia Caligiuri, i big di Forza Italia che se la fanno con Don Cascini e Francescuzza Impieri, grazie al placet di Vito Caldiero da Cetrarium.

A fare gli onori di casa, Marco Carrozzino, assessore ai grandi eventi inesistenti, dal selfie facile, sostenuto sottobanco dal peggio della malapolitica locale, su tutti, il solito Marco Liporace ex assessore indagato.

La presenza dei forzisti non è casuale. I Berlusconiani puntano a mostrare i muscoli in Calabria (che ormai è diventato un feudo dei seguaci del cavaliere della mafia) e quale migliore occasione per ricordare alla maggioranza di Don Cascini che i voti dovranno essere per Forza Italia e non per Italia Viva perché non ci sarà da disperdere nemmeno una crocetta?

Don Cascini è ora ad un bivio. Da un lato Forza Italia, dall’altro Italia Viva con Don Magorno già sul piede di guerra qualora i suoi fedelissimi Rogati e Sansoni non avranno campo aperto e libertà di movimento insieme a lui, magari grazie anche a Filippo Perrone.
La maggioranza di Don Cascini potrebbe spaccarsi in almeno due tronconi. Ad alimentare Forza Italia, anche Francesco Renda, detto “Il Toro”, consigliere comunale che nella vita lavora nel bar della Clinica Cascini, alla faccia della libertà!

Ma non è tutto.
Le elezioni sono prossime e come sempre Cascini vuole operare senza chiacchiericcio da bar. In quest’ottica viene vista la riunione organizzata a Calabaia, alla presenza dei suoi sciacquini e di residenti e turisti.
Il primo cittadino ha ben pensato di presentarsi in prima persona ad una riunione tragicomica. Perché? Perché a Belvedere Marittimo ormai nessuno ha paura di Don Cascini e tutti erano a conoscenza di quanto detto a quell’incontro. Cascini ha chiesto tempo, promettendo soluzioni ai problemi entro la prossima stagione estiva. Una barzelletta che gli stessi presenti hanno raccontato ai quattro venti.

Non solo: con determina comunale, il Comune di Belvedere Marittimo ha addirittura pagato ai privati un sistema di videosorveglianza, per una spesa non indifferente. L’atto ha sollevato un polverone, ma questo non conta per chi disamministra un paese dove per riparare una perdita dj acqua servono due giorni. Adesso è importante tenere tutti buoni, anche a Calabaia, perché c’è da far uscire i voti a Forza Italia ed Italia Viva. Non sia mai che uno tra Gallo e Magorno si arrabbia.
Povera Belvedere Marittimo, che squallore.