Benvenuti a Paola, sempre in mano alle vecchie volpi: se tutto va bene, siamo rovinati

*Premessa. Quanto vi scrivo, da anni provo a denunciarlo invano. Un po’ attraverso la stampa che non mi ha mai preso in considerazione perché venduta ai forti, e forte solo con i deboli. Un pochino attraverso qualche denuncia, ma si sa, qui se non fai clamore mediatico non ti calcolano di striscio, anzi se dai fastidio se possono ti affossano anche*

Oggi vorrei portare alla vostra attenzione quello che sta avvenendo al Comune di Paola, città del Santo, ex perla del Tirreno, ormai base per migliaia di turisti che scelgono di pernottare nella cittadina tirrenica poiché baricentrica, per poi spostarsi nelle altre località del Tirreno Cosentino. A Paola sarebbe dovuta iniziare una nuova era, con Giovanni Politano sindaco. Giovanni è un bravo ragazzo, una persona perbene, ex calciatore di calcio a 5, fedelissimo di Perrotta, si è sistemato alle Poste e ora, grazie al peggio del peggio del trasversalismo politico locale, è sindaco. Politano non ha iniziato alla grandissima. Sembra spesso impacciato. Un bamboccio che attende di sapere dagli Sbano del Metano (per “colpa” vostra ormai li chiamano tutti così…), o da Logatto dei Vaccini, o da Grazianeddu Di Natale, alias il trombato del Partito Democratico, cosa fare.

L’inizio della legislatura è imbarazzante e a Paola, i Paolani si soni già stancati, tanto che, giorno dopo giorno, cresce Andrea Signorelli, una volpe giovane, un tempo figlioccio di Graziano Di Natale, oggi solista insieme al resto del gruppo Ganeri.
A Paola in questi giorni tiene banco la polemica sull’alta velocità che interesserà anche il tratto Paola-Cosenza con il raddoppio della Galleria Santomarco e la messa in sicurezza della stessa.

Ovviamente, Politano di ferrovie, RFI, ed espropri vari ne sa quanto ne sappiamo noi di Fisica nucleare, tanto che si fa consigliare da Checco Bello i Papà, ossia il Lapo della Famiglia Sbano, da Sandricedda Tati Serpa, portaborse di Luciana De Francesco (la moglie di Luca Morrone, figlio di Ennio il mammasantissima) e compagna (o ex compagna non si capisce bene…) proprio di Totonno Logatto, oggi assessore, e da Barbara Sciammarella, pitrusino ogni minestra del gruppo Longo, entrata in consiglio comunale solo perché Di Natale gli ha girato i voti.

Questo gruppo di incompetenti dovrebbe garantire il diritto alla casa ai residenti che temono espropri a strozzo. Se tutto va bene, siamo rovinati.

E che dire della figura di cioccolata che ha fatto fare a Grazianeddu il giornalista Francesco Frangella?
L’ex amministrazione comunale sapeva tutto del progetto della Paola-Cosenza ed aveva autorizzato. Dell’ex amministrazione guidata da Roberto Perrotta detto anche il Monaco, facevano parte Alessio Samà, il fuscaldese parente di Paolo Fuscaldo (arrassusia); Giovanni Politano che all’epoca contava quanto il 2 di coppe con briscola a bastoni; Stefania Mirafiori, oltre ai dinataliani che si erano già buttati in minoranza post elezioni regionali, ma avevano le mani in pasta ovunque con 3 consiglieri comunali.

Proprio su Graziano Di Natale bisogna fare una considerazione. Ormai farebbe bene a ritirarsi dalla politica. Dopo aver combinato macelli su macelli ed aver fatto un’alleanza con Fratelli d’Italia, adesso verrà nuovamente trombato dal Partito Democratico che non lo candiderà e non darà spazio a Roma né a Iacucci, ne a Mimmo Chiù Chiù Bevacqua per farlo entrare alla Regione Calabria. Di Natale si era battuto per non dirottare le somme del raddoppio della Paola-Cosenza verso altre parti. Oggi vada a spiegare ai paolani che rischiano la casa quello che sta accadendo dato che gli piace tanto fare post sui social. Insomma, a Paola… su misi chi cazzi!!

Lettera firmata