Bisignano, forse qualcuno pensa che la Sarvizi Ecologici non è più indispensabile?

A Bisignano forse qualcuno pensa che la Servizi Ecologici non è più indispensabile?
di Alberto De Luca
Era il 4 gennaio 2015, quando alla Citynet subentrava la Servizi Ecologici. A Bisignano, il servizio della raccolta differenziata veniva assegnato alla ditta aggiudicatrice dell’appalto di Marchese Giosè. La nuova azienda aveva oltre venti anni di esperienza nel trattamento dei rifiuti e nella selezione di materiali di recupero. Inoltre, vantava la certificazione ISO 14001 per il sistema di Gestione Ambientale e quella ISO 9001 per la qualità dei servizi resi.
La Servizi Ecologici propose una campagna di sensibilizzazione nelle scuole e nelle famiglie. Inoltre, assegnò il materiale necessario per effettuare la raccolta dei rifiuti gratuitamente e a domicilio. In una lettera, consegnata a tutte le famiglie, l’imprenditore Marchese annunciava che i veri protagonisti della raccolta differenziata dovevano essere i cittadini. Con l’impegno della comunità bisignanese si doveva dare avvio a una nuova rivoluzione culturale in materia di riciclo dei rifiuti.
A Bisignano, il nuovo servizio di raccolta differenziata suscitò subito consensi positivi nella popolazione. La Servizi Ecologici aveva organizzato in modo eccellente la raccolta porta a porta. Nonostante ciò, il 16 novembre 2016, la ditta Marchese fu costretta a proclamare lo stato di agitazione e la convocazione dell’assemblea generale del personale. I lavoratori non percepivano lo stipendio dal mese di agosto. Il comune di Bisignano non aveva pagato circa quattro mensilità. La ditta Marchese non poteva pagare gli stipendi perché non aveva incassato le spettanze dal municipio. Con una nota dell’UGL e una missiva al Prefetto e al Questore, la ditta Marchese annunciava anche al Sindaco di Bisignano, l’imminente sciopero con il conseguente blocco dei servizi.
A distanza di circa tre anni la storia si ripete. Gli operatori della Servizi Ecologici hanno incrociato le braccia per il mancato pagamento di tre mensilità e della quattordicesima. Il problema è sempre lo stesso. L’azienda Marchese non percepisce soldi dal comune per la raccolta differenziata. Non può continuare ad anticipare moneta, mettendo a rischio le casse dell’azienda. Da parte sua, il municipio dichiara che non incassa tutte le somme della cittadinanza. L’intera vicenda penalizza gli operatori che riscontrano gravi difficoltà economiche. Inoltre, a subire sono i cittadini che pagano il servizio non più erogato. Ad acuire la situazione c’è la scadenza del contratto che lega la Servizi Ecologici al comune di Bisignano. In paese, si vocifera che ci sia già un’altra azienda pronta a subentrare a quella di Marchese. Qualora le voci fossero confermate, si dovrebbero valutare con attenzione i vantaggi o gli svantaggi di un eventuale cambiamento nella gestione dei rifiuti.
A Bisignano, si ha la percezione che i tempi in cui la Servizi Ecologici sponsorizzava anche  le manifestazioni culturali sono finiti e la ditta non va più bene per la raccolta della differenziata. Era il 20 agosto del 2016, quando la popolazione applaudiva alla serata offerta dalla ditta Marchese che per l’occasione aveva organizzato il convegno “EducAmbiente” e lo spettacolo “MusicaAmbiente”. Oggi, quell’entusiasmo appare svanito. Eppure, nell’ultimo rapporto di Legambiente, Bisignano compare nella categoria speciale “Rifiuti Free”. Il Primo Cittadino, nell’occasione dell’importante riconoscimento, aveva rivolto anche i complimenti agli operatori e ai responsabili dell’azienda Servizi Ecologici per il loro instancabile lavoro.
La città di Bisignano, grazie anche alla ditta Marchese, ha raggiunto il 75% di raccolta differenziata e si è attestata sotto i 75 kg di residuo secco prodotto all’anno. Senza stipendio, gli operai della Servizi Ecologici non potranno riprendere a raccogliere i rifiuti. A Bisignano, “chi ha il potere nella maggioranza” deve trovare immediatamente una soluzione, a prescindere dall’ipotetica futura gara d’appalto o dalla mancanza di liquidità di cassa, soprattutto, nell’interesse della cittadinanza che paga i tributi e svolge la raccolta differenziata puntualmente. Ai cittadini che pagano regolarmente le tasse, che lavorano, che vivono nella legalità, che non arrivano alla fine del mese, il discorso enunciato dal Primo Cittadino in sede di Consiglio Comunale non è andato proprio giù poiché non è più accettabile una filastrocca a memoria che ormai va a ruota libera dal primo giorno d’insediamento della nuova amministrazione.