Bisignano, ora sciogliete il consiglio comunale: sono tutti collusi con la Consuleco

Non serviva certo la “scienza” della procura di Cosenza per “scoprire” il disastro ambientale sul territorio di Bisignano che denunciamo inascoltati ormai da anni e anni.

La  cosa che ci lascia sconcertati è che ancora una volta una parte fondamentale dei responsabili di questo massacro ambientale sono rimasti indenni dalle loro responsabilità ed inoltre sono stati i primi a scrivere e pubblicare sui social, come se loro fossero i salvatori della città di Bisignano. Ci riferiamo all’amministrazione comunale ed al Partito Democratico, i quali sono collusi fino al buco del culo con la Consuleco Srl. Ma veramente questi personaggi credono che i bisignanesi siamo così stupidi? O solo perché siamo dei contadini credono di poterci raggirare scaricando le responsabilità dei loro “malaffari”  dicendo che non sapevano nulla?

Veniamo ai fatti: quando l’attuale sindaco ha vinto le elezioni nel 2017 a festeggiare la vittoria c’erano tutti quelli della Consuleco Srl, titolari e dipendenti, come si può vedere da foto anche pubblicate sui social, inoltre la stessa ditta in questione è stato lo sponsor più corposo della loro campagna elettorale, per i cosiddetti “guagliuni”, pagando loro tante spese sostenute per la campagna elettorale: così avevano iniziato a capire come guadagnare soldi facili avvelenando i propri cittadini.

Ora arriviamo ai fatti gravissimi :

1) l’assessore Prezioso è la figlia di uno dei 12 indagati dell’ operazione “Arsenico”;

2) Il Presidente del Consiglio avvocato Ammirata fa parte dello studio legale che cura gli sporchi affari della Consuleco Srl ed inoltre lui si è prodigato a curarli anche nella veste di presidente del xonsiglio comunale di Bisignano pagando delle somme alla ditta in questione per la vendita di energia elettrica vietata dalla legge ed altro come da una delibera del 5/febbraio di €100.000,00…

3) I figli del PD di Bisignano alias Francesco Rosa & Marcello Prezioso. Quest’ultimo è subentrato ad una consigliera eletta e costretta a dimettersi per fargli spazio, così da determinare i numeri per continuare a  fare i loro sporchi affari, visto che i due piddini in questione erano già in affari con il Morise. Da anni infatti Morise gli ha ceduto per “due lire” tutti i macchinari dell’ex Gustopic e i “due”macchinari acquistati all’ asta giudiziaria dal Morise con gli intrallazzi del Rosa.

4) Il consigliere Algieri, il più votato di Bisignano, ha il cognato che fa parte dello squadrone dei 12 indagati.

5) In uno degli ultimi consigli comunali dove si doveva discutere della Consuleco Srl si è presentata nel pubblico una nutrita delegazione di dipendenti con a capo il “Morisino” cioè il figlio Nicodemo, per assicurarsi che il tutto andasse bene, ed in quella occasione il Presidente del Consiglio superò se stesso, sembrava un pubblico ministero!! Siamo rimasti senza parole…

6) Il vicesindaco Ornella Gallo costretta a dimettersi grazie agli intrallazzi del sindaco e di Fusaro, attuale vicesindaco conosciuto anche come “mister sorriso”…

7) La consigliera Pirillo costretta anche lei a dimettersi per gli intrallazzi della casa di riposo: alla fine della fiera  si sono dimessi 5 consiglieri eletti nella maggioranza di cui tre sono ritornati a casa per fare spazio ad agli intrallazzieri e due passati all’opposizione.

Vi chiediamo con forza di fare qualcosa per ridare dignità alla nostra comunità massacrata da questi affaristi senza scrupoli, si potrebbe scrivere un libro per tante altre malefatte, fiduciosi che alla fine la legge vince sempre. Per i gravi fatti che vi abbiamo elencato, chiediamo a Sua Eccellenza il Prefetto di avviare la procedura dello scioglimento del consiglio comunale di Bisignano per infiltrazioni mafiose.

I contadini di Bisignano