Calabria 2019/20, anche Cannizzaro molla il cazzaro e “sogna” la candidatura

Non c’è nulla da fare: quando Ciccio Cannizzaro – celebre figlioccio di Totò Caridi e ormai universalmente conosciuto come Checco Laqualunque per via del suo inconfondibile “slang” – si mette in testa una cosa, fa di tutto per portarla a termine.

Tranquilli, non vuole eliminare fisicamente qualcuno ma vuole solo “farlo fuori” politicamente e di questi tempi in Calabria il bersaglio preferito di tutti è diventato Mario Occhiuto. Del resto, chi semina vento, tempesta raccoglie…

Parliamo ovviamente della candidatura a presidente della Regione Calabria della coalizione di centrodestra. In lizza, oltre a Sergio Abramo, Wanda Ferro e Giuseppe Mangialavori, adesso c’è anche il corpulento deputato reggino con la faccia “da schiaffi”. La notizia ce la racconta un consigliere regionale di Forza Italia molto vicino al giovane deputato. Cannizzaro, ci dice, sta costruendo l’alternativa ad Occhiuto ormai stracotto e preso a pesci in faccia non solo da Salvini ma anche dai suoi colleghi di partito. Cannizzaro, proprio da Roma, e naturalmente alle spalle dei fratelli Occhiuto e della Santelli, sta preparando all’interno di Forza Italia il terreno per “fregare” Mario e Roberto facendo capire ai big che l’unica strada percorribile è la sua.

Il consigliere ci dice anche che però Cannizzaro non ha fatto i conti per bene perché a Roma nel partito sanno benissimo che il deputato di Santo Stefano risulta inserito al centro di inchieste piuttosto “imbarazzanti” riguardanti le elezioni regionali del 2014 e conoscono altrettanto bene le sue frequentazioni con alcuni pregiudicati della Piana. Ma Cannizzaro non si arrende certo davanti a questa “robetta” ed è pronto a mettersi in gioco per far arrivare il suo faccione (sul quale gli schiaffi – ci dicono – attecchiscono con gran rumore vista la… ciccia) primo sul traguardo della candidatura alla Regione. Chi vivrà vedrà.