Calabria 2019, Tajani rivela a “Il Giornale”: “Il candidato sarà leghista”. Ma il cazzaro non si arrende…

Se ci fosse stato ancora bisogno di una conferma sul rifiuto del centrodestra a candidare Occhiuto alla guida della Regione Calabria, ecco arrivare l’intervista del vicepresidente di Forza Italia Tajani a “Il Giornale”, media notoriamente vicino al Cavaliere.

Tajani a proposito delle Regionali che verranno, ha testualmente affermato: «Abbiamo sempre mantenuto i patti e in Umbria sosterremo la candidata leghista». Poi, allargando l’orizzonte agli altri appuntamenti elettorali ha affermato, ancora testualmente: «Per le altre candidature serve un tavolo, noi siamo interessati alla Campania e alla Toscana. In Emilia Romagna e in Calabria il candidato sarà leghista, però anche sui nomi bisognerà chiudere gli accordi». A questo punto, non resta altro che vedere cosa si inventeranno ancora Occhiuto e i suoi scagnozzi… Del resto, già il selfie con Salvini a Roma spifferato dalla showgirl Antonella Mosetti altro non era che la mossa della disperazione. Chiaramente andata a… puttane!

In effetti, siamo stati facili profeti perché gli scagnozzi di Occhiuto, pagati profumatamente con i soldi dei contribuenti, hanno appena fatto dire a Tajani che “Il Giornale” avrebbe sbagliato a riportare la sua frase e che il candidato rimarrebbe a Forza Italia sostenendo la tesi di un “refuso” (!!!) ma ormai tutti hanno capito quale affidabilità possano avere. Più o meno quella della Mosetti e di Sgarbi in… brachessine. 

Passando a cose più serie e formali, il piano B di Occhiuto potrebbe essere quello di pietire un posto in coalizione per arrivare più facilmente alla poltrona di consigliere regionale (4% dei voti) mentre in caso di corsa solitaria servirebbe addirittura l’8% e forse neanche quello. Qualcuno dice anche che Occhiuto potrebbe passare clamorosamente con Oliverio (per vedere l’effetto che fa? Avrebbe detto Jannacci…) e non mancano i boatos che lo vorrebbero in trattative con i renziani. In ogni caso, le sue speranze di sedersi sulla poltrona di governatore della Calabria sono definitivamente tramontate. A futura memoria.