Calabria 2020: la base grillina in rivolta contro Aiello, candidato di Palla Palla (Oliverio)

Ormai all’interno del M5s calabrese sono in molti ad aver capito il “giochino” della candidatura del professore Francesco Aiello, docente di Economia all’Università della Calabria. Persino “il manifesto”, nell’articolo scritto da Giuliano Santoro, scrive testualmente che “… diversi esponenti di base del M5S lo considerano troppo vicino al centrosinistra uscente di Mario Oliverio…”.

Del resto, è lo stesso Aiello che ha lasciato in giro le prove di questa sua vicinanza a Palla Palla e non certo per vecchie militanze comuniste. Ormai tutti sanno che il professore Aiello si era offerto con slancio al suo amico Palla Palla nel 2015, all’indomani del casino di Rimborsopoli. In copertina potete vedere lo screen shot del suo accorato intervento dell’epoca, nel quale dichiarava candidamente di voler dare una mano non solo ad Oliverio ma addirittura a Renzi, che in questo periodo è visto dai grillini come il nemico pubblico numero uno!

Certo, Aiello poi non venne preso in considerazione, visto che i cani all’osso erano ben più grandi, pasciuti e forti di lui ma non per questo il professore Aiello è diventato un “nemico” di Palla Palla, tutt’altro. Anche perché pure un bambino capirebbe che una sua candidatura con il M5s sarebbe perfetta per togliere voti al Pd ufficiale e aiutare il beone di San Giovanni in Fiore ad arrivare secondo dietro al candidato del centrodestra.

Domenico Cersosimo

E pensate che non è neanche solo questo il motivo del malessere della base del M5s. Aiello è anche legato a Domenico Cersosimo, detto Mimmo, “… pure lui docente Unical – scrive ancora Giuliano Santoro su “il manifesto” -, esperto di fondi europei e vicepresidente della Regione col centrosinistra di Agazio Loiero…”. Un’amicizia che dev’essere vista decisamente male dagli attivisti pentastellati, perfettamente consapevoli che Cersosimo aveva persino tentato di far passare il suo sodale Rubbettino a candidato del Pd e altrettanto consapevoli di trovarsi davanti ad un soggetto (Aiello) che – come minimo – serve due padroni, una specie di Arlecchino dei tempi moderni.

Sono in molti a ricordare, per esempio, che qualche anno dopo il sodalizio con Cersosimo, il buon Aiello aveva tentato addirittura di legarsi al carro di De Magistris, ma anche in questo caso senza molto successo.

In Presila invece il suo lavoro è stato molto più valido e penetrante, dal momento che ha usato la sua OpenCalabria, pagina internet dedicata ai temi dello sviluppo locale e all’economia regionale, per pilotare l’accorpamento di alcuni comuni della Presila, appunto, storico insediamento elettorale del Partito comunista e tutt’ora serbatoio di voti del centrosinistra, con la nascita del comprensorio di Casali del Manco. La sua compagna, Graziella Bonanno, è addirittura a capo del Movimento Presila Unita, deus ex machina dell’operazione e la Giunta è un’arlecchinata pazzesca con dentro esponenti del Pd e persino di Fratelli d’Italia.

Pensate come sono in carogna i grillini della zona dopo aver appreso della designazione di Aiello, specie se consideriamo che si è speso per la fusione di Casali del Manco con uno studio di fattibilità farlocco, che si è dimostrato completamente falso.  E così si attende con ansia ed impazienza il momento in cui conosceremo l’entità del flop di Aiello: c’è chi dice che prenderà addirittura meno voti di Cono Cantelmi, candidato grillino nel 2014 e c’è davvero poco altro da aggiungere.