Calabria 2020, la Lega impresentabile: in lista anche la moglie del massone

di Lucio Musolino

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Lega e massoneria a braccetto per le Regionali del 26 gennaio, dove Matteo Salvini sostiene la candidatura a presidente della parlamentare di Forza Italia, Jole Santelli.

In Calabria, il leader della Lega punta su grembiulini e compassi, e in lista inserisce la moglie del gran maestro regionale della Gran Loggia Regolare d’Italia.

È una dei candidati presentati dal commissario della Lega, Cristian Invernizzi, l’uomo di Calderoli incaricato di mettere ordine al caos creato dalla corrente che faceva capo al deputato Domenico Furgiuele di Lamezia Terme e da quella dei seguaci dell’ex governatore Giuseppe Scopelliti, che sta scontando 4 anni e 7 mesi perché condannato nel processo sui conti del Comune di Reggio Calabria.

Se da una parte questi ultimi sono stati accontentati con la candidatura del consigliere regionale uscente Tilde Minasi, diretta espressione di Scopelliti, dall’altra Invernizzi ha inserito in lista un’altra sola donna: Caterina Capponi, professoressa di Filosofia che vive a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio, dove insegna in una scuola superiore.

Ma soprattutto, la candidata della Lega è la moglie del medico Antonino Alberti, chirurgo vascolare, ex presidente del Rotary e gran maestro venerabile della Gran Loggia regolare di Calabria. Alberti, inoltre, è il direttore responsabile di una rivista massonica Metamorphoseon, fondata l’anno scorso e presentata a Reggio il 22 dicembre 2018 in un incontro al quale ha partecipato anche il gran maestro Fabio Venzi.

Salvini strizza, quindi, l’occhio alla massoneria e lo fa in un periodo in cui in Calabria le logge stanno vivendo un momento delicato dopo che la Dda di Catanzaro, con i 334 arresti del 19 dicembre scorso, ha acceso un faro nei rapporti della ’ndrangheta con gli incappucciati.

Nelle carte dell’inchiesta “Rinascita-Scott”, il procuratore Nicola Gratteri ha inserito infatti capitoli interi dedicati all’intreccio tra cosche e massoneria. Durante le perquisizioni degli indagati, inoltre, i carabinieri hanno trovato numerosi grembiulini e compassi. Il dottore Alberti non è indagato, ma l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia deve aver comunque poco interessato Matteo Salvini, se il suo partito ha candidato la moglie di un massone per conquistare un seggio al Consiglio regionale.

Altro che Codice etico firmato dal leader della Lega ai tempi del governo con il M5S, quando il gran maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi bollò come incostituzionale la clausola che ostacolava le nomine di “soggetti che appartengono alla massoneria”. I tempi cambiano e, con loro, le alleanze. Tornato con il centrodestra, Salvini toglie i paletti alle logge. O quantomeno ai parenti dei massoni.

“Ancora una volta sono qua a viso aperto, determinata a percorrere un viaggio e vincere la sfida della rinascita per tutto il popolo calabrese”. Ufficializzata la lista, Caterina Capponi parla già da leghista. Lo scorso ottobre il commissario Invernizzi l’ha nominata referente organizzativo dell’hinterland reggino. Il primo passo per scalare i quadri del partito. Anzi, il secondo, perché a settembre la Capponi ha posto le basi per la sua candidatura.

Lo ha fatto a Pontida dove, raccontano i bene informati, l’insegnante di Melito Porto Salvo si è incontrata con un suo compaesano emigrato a Cesano Maderno, in Brianza. Si tratta dell’imprenditore Giandomenico Marziano, già noto nell’universo leghista per essere stato socio, fino a tre anni fa, addirittura dell’ex ministro Roberto Calderoli. Entrambi erano proprietari al 50 per cento della “Dilancar Low Cost Srl”, una concessionaria di auto di lusso collegata a un’altra società dello stesso Marziano, la “Dilangroup srl”, per la quale nel 2016 la prefettura di Monza e Brianza ha acquisito “sufficienti elementi per ritenere la sussistenza di possibili tentativi di infiltrazione mafiosa”.

Nella Dilangroup, infatti, Marziano era socio di Giuseppe Laganà che stando alle carte delle inchieste “Tibet” e “Infinito” risulta essere vicino al boss di Desio Candeloro Pio detto “Tonino”, anche lui di Melito Porto Salvo ed esponente di spicco della cosca Iamonte.

Dopo Capodanno, Marziano dovrebbe arrivare in Calabria per la campagna elettorale della Capponi. A Pontida l’imprenditore emigrato le ha presentato i big della Lega: dai governatori del Veneto e della Lombardia, Luca Zaia e Attilio Fontana, all’ex socio Roberto Calderoli, vero e proprio punto di riferimento di Cristian Invernizzi. Lo stesso commissario che poi ha candidato Caterina Capponi al consiglio regionale.