Calabria 2020, ma chini a vota a ‘sta Santelli?

Se davvero Salvini e la Meloni hanno intenzione di candidare alla presidenza della Regione Calabria un personaggio squallido come la Santelli, allora vuol dire che della Calabria se ne fregano. E noi vi avevamo avvisati: la Lega e Fratelli d’Italia sono l’ennesimo bluff, e la prova sta tutta in questa schifosa candidatura il cui unico scopo è quello di accontentare Berlusconi, pressato dalla Pascale, non certo per il bene dei calabresi. Per la Lega e Fratelli d’Italia vengono prima gli interessi degli amici della fidanzata di Berlusconi, la Pascale, piuttosto che i bisogni dei calabresi. Con quale faccia Salvini e la Meloni si presenteranno agli elettori calabresi con la “richiesta” di votare il passato, il peggio della prima Repubblica, presto lo vedremo. Vogliamo capire quali saranno gli argomenti dei due leader per giustificare un’infamità e di questo tipo che equivale ad uno schiaffo in pieno viso a tutti i calabresi.

La Santelli è la principale responsabile della frammentazione di Forza Italia in Calabria, un esodo dal partito senza precedenti, e se a questo ci aggiungi anche l’odierna spaccatura con Mario Occhiuto, la domanda sorge spontanea: ma chi vota la Santelli?

Se ci sono difficoltà a votare questo strano animale politico che è Jole nel suo stesso partito, infatti non la voterà nessuno di Forza Italia (aspettiamo le mosse di Cannizzaro e Tallini), figuriamoci negli altri partiti della coalizione di centrodestra. Sarà difficile per i tanti giovani della Lega promuovere un dinosauro come la Santelli, dopo aver predicato nei territori l’arrivo del tanto atteso cambiamento: spacciare come il nuovo che avanza la Santelli, è roba da Cetto Laqualunque. Prestarsi a questo significa, per i leghisti calabresi, perdere, oltre alla personale dignità, anche la credibilità. Nessun calabrese, se non quelli strettamente legati agli apparati di potere dei partiti, è più disposto, e questo lo sanno bene anche la Meloni e i suoi terminali locali, a dare fiducia a chi da 30 anni vive solo di politica senza mai aver prodotto nulla per i calabresi. E non solo perché la conoscono bene, ma anche perché Jole da vicesindaco di Cosenza è responsabile, quanto Mario, del dissesto finanziario del Comune. E se a questo ci aggiungi anche la sua propensione a “rifilare” coltellate alle spalle persino agli amici di una vita, la figura che ne viene fuori è il massimo della negatività: una schifezza totale che sa molto di “il ritorno dei morti viventi”. Clientelismo, familismo amorale, corruzione: è questo il programma politico che personaggi come la Santelli possono portare, al massimo, avanti.

Cosa può fare e dare un personaggio di questo lignaggio ai calabresi? Niente. Se non favorire il ritorno degli amici degli amici. Un ritorno che evidentemente interessa anche la Meloni e Salvini. Altrimenti perché dare retta ad un personaggio sulla via del tramonto come Berlusconi che dall’alto del suo oramai consolidato 4% propone la Santelli solo perché deve accontentare la sua compagna? Il peso di Berlusconi, in Calabria, è pari a zero. Dirgli di NO non comporta niente. Eppure Salvini e la Meloni si inchinano al suo volere. Il destino politico della Calabria non si gioca sui tavoli delle proposte e dei programmi, ma sui capricci della Pascale e della Santelli. Può un’impastettata come Jole, che va a piangere senza dignità dalla Pascale, per farsi candidare, tradendo il suo migliore amico, governare una regione? Vi fidate di un personaggio disposta a fare qualsiasi cosa, anche accoltellare i propri parenti, pur di restare ancorata al potere?

Per fortuna, e di questo siamo più che sicuri, ci penseranno i calabresi a rispedire al mittente questa oscena proposta il 26 gennaio nel segreto dell’urna, se così dovesse essere. La riproposizione di vecchie logiche spartitorie costerà cara alla Lega e a Fratelli d’Italia. E poi sarà dura per Salvini, Invernizzi, Sofo, promuovere comizi, in giro per la Calabria, per decantare le lodi della Santelli. Ci sarà da ridere.

Dunque la Santelli ha già di suo contro 3/4 di quello che rimane di Forza Italia, oltre alla quasi totalità del popolo leghista, e buona parte della destra ideologica che milita in Fratelli d’Italia. Questo è il quadro reale della situazione, e nonostante ciò potrebbe essere lei la candidata, e anche qui la domanda sorge spontanea; ma Salvini e la Meloni, che sono bene informati sullo scarso appeal elettorale della Santelli, perché vogliono perdere le elezioni in Calabria?

Tutto questo solo per fare un piacere a Berlusconi, oppure c’è dell’altro? E se così è, cosa dobbiamo pensare? Che la Calabria per loro (Salvini, Meloni) equivale ad un piacere a Berlusconi? In attesa di una risposta, aspettiamo l’evolversi degli eventi.