Calabria 2020, parola del Cinghiale: Salvini deve essere curato, ha bisogno di uno “pissichiatra”

Non si resta per quasi 50 anni sulla cresta dell’onda politica se non hai un “certo stile politico”. Si sa, lo stile è tutto nella vita, specialmente in quella del Cinghiale, che a presentarsi bene, nei salotti che contano, ci tiene molto. Senza stile non sei nessuno. Ed è proprio sullo stile che il Cinghiale ha costruito le sue fortune.

Sapersi muovere nel sottobosco politico (popolato da infernali creature), così come fa il Cinghiale da tanti anni, non è cosa per tutti. Ci vuole un certo stile, ma anche una innata attitudine ad avere le mani in pasta e a frequentare “certi bassifondi politici”. Così come non è cosa per tutti farla sempre franca, nonostante 50 anni di attività politica (si fa per dire) passati ad intrallazzare in cielo, in terra e in ogni luogo. Oltre allo stile, qui ci vogliono anche le conoscenze giuste. Che non gli mancano. Conoscenze che gli hanno permesso di attraversare indenne le tante tempeste politiche/giudiziarie che si sono abbattute nei palazzi del potere.

Lo stile del Cinghiale lo conoscono tutti: sempre dalla parte del vincitore. E per trovarsi sempre dal lato giusto, senza subire critiche, ha nobilitato il trasformismo, in stile. Tradire, cambiare casacca, ingannare, imbrogliare, non sono più aspetti negativi (basta guardare il trasformismo di molti candidati di questa campagna elettorale per capire che la vergogna non ha più nessun limite), ma azioni nobili, perché indispensabili per raggiungere il proprio scopo. In politica o adotti lo stile del tradimento, oppure non sei nessuno, non fai carriera. Ma non tutti ci riescono. E questo fa del Cinghiale un animale raro, capace di cambiare mille casacche senza colpo ferire, un vero e proprio maestro del trasformismo, tra i pochi in Italia a potersi vantare di questo, senza offesa per nessuno.

Di seguito, a riprova del suo vincente stile, una vera e propria lezione di trasformismo del Cinghiale. Poco più di un anno fa ai microfoni di “New & Com agenzia di stampa”, così diceva di Salvini. Che oggi elogia come il miglior statista di sempre, leggete e imparate:

“… noi con Salvini non c’andremo mai, Salvini è un uomo che deve stare sottoposto a delle misure, secondo me, pissicologiche (ha detto proprio così, errore di pronuncia a parte, forse voleva dire psichiatriche) molte molte dure, non è uno che può rappresentare l’Italia, ne tantomeno il Sud, per le cose che dice avrebbe bisogno di un pissichiatra (ha detto proprio così). Salvini non è una persona normale… la sua storia politica è distante mille miglia dalla mia”.

Ed oggi, invece, vanno a braccetto. I suoi clienti lo seguiranno, e il Cinghiale sarà di nuovo felice e contento. Se non è un maestro questo, ditemi voi chi lo è.