Calabria 2020, via libera al concorso-truffa della Lega all’ospedale di Cosenza: che dicono Ferro e Gratteri?

Giuseppina Panizzoli

La campagna elettorale per le Regionali si carica oggi di un altro macigno sulla credibilità della politica e in particolar modo del centrodestra. L’Azienda Ospedaliera di Cosenza, con tanto di firma del commissario straordinario della Lega Giuseppina Panizzoli, ha dato il via libera alle assunzioni per il cosiddetto “concorso-truffa”.

L’assunzione di due operatori call center, peraltro appartenenti a “categorie protette” e quindi invalidi si è dilatata fino a otto operatori dopo che già ne erano stati selezionati cinque appena qualche mese prima e altri quattro subito dopo. Per un totale – incredibile ma vero – che sale a diciassette (17!!!) unità, ovviamente tutti raccomandati e con precisi “padrini politici” riconducibili alla feccia del centrodestra. Specie dopo che Mario Oliverio non si è più candidato, lasciando passare decine di suoi uomini nel clan di Jole Santelli. 

Ormai abbiamo scritto più volte che la vincitrice ovvero la signora SONIA DE CUNTO è stata raccomandata da Oliverio, il secondo DINO MAZZEI da Nicola Adamo, la terza ROSY VALLY COSTANZA da Orlandino Greco, il quarto FRANCESCO PETRUCCI dai fratelli Occhiuto ed il quinto ROBERTO SACCO appartiene a quel gran “galantuomo” di Ferdinando Aiello, sodale a tutti gli effetti del clan di Palla Palla e adesso – scaricato Aiello – si è accasato nel clan di Ennio Morrone.

Un chiarissimo segnale di accordo elettorale in un clima incandescente dove la situazione dovrebbe consigliare prudenza e invece c’è qualcuno che vorrebbe andare avanti ugualmente in questo patto scellerato nonostante le durissime prese di posizione di due deputati – Wanda Ferro e Francesco Sapia – e l’annuncio di esposti all’autorità giudiziaria. Da rimarcare anche l’incredibile inerzia dei responsabili del Centro per l’Impiego, in particolare il numero uno Giovanni Cucunato, che sta permettendo a dispetto della logica che un’Azienda Ospedaliera assuma un numero così alto di persone in un solo settore “strategico”.

La delibera firmata Panizzoli è stata sdoganata ieri e prevede l’assunzione di Laino Daniela, Sapienza Giovanni, Marano Carla, Infusino Ernest, Crocco Salvatore, Marano Emilio, Fratto Salvatore, Biafore Ferdinando. La signora Carla Marano, in particolare, era stata ampiamente “pronosticata” da tutti e anche da noi di Iacchite’ appena qualche settimana fa. Scrivevamo testualmente: “… Una delle vincitrici del concorso sarà la signora Carla Marano di Malito, l’unica dei partecipanti che ha ottenuto il punteggio di 30/30 in quanto comare ed elettrice del sindaco del suo paese (Malito, appunto) nonché primario della Cardiologia dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza – Francesco De Rosa – che la dott.ssa Galdini (presidente della commissione esaminatrice del concorso-truffa) ha voluto premiare per la vicinanza “fraterna” con il predetto sindaco-primario…”. Il sindaco di Malito, che è anche primario all’Annunziata, appartiene al cerchio magico dei fratelli Pino e Tonino Gentile, lasciati all’asciutto nelle precedenti “infornate” e prontamente risarciti con l’ultima. Capito a che livelli siamo?

Ma torniamo al deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che con una interrogazione al ministro della Salute Roberto Speranza ha chiesto di fare chiarezza sulle illegittimità denunciate “che, aldilà delle loro eventuali implicazioni amministrative, contabili e penali, rischiano di inquinare l’imminente competizione elettorale regionale”.

Le procedure concorsuali stanno andando avanti nonostante il Commissario alla Sanità Regione Calabria, gen. Saverio Cotticelli, abbia disposto il “blocco di tutti i concorsi, specie quelli amministrativi, fino alle prossime elezioni regionali”.

La graduatoria del 2018

Wanda Ferro riprendeva la vicenda che prende avvio nel 2016 con l’indizione, da parte dell’allora direttore generale Achille Gentile, di un avviso pubblico di selezione per l’assunzione di un operatore tecnico ascensorista, un operatore tecnico centralinista e due operatori tecnici call center: “Nel 2018– ricostruisce la deputata- si prendeva atto della graduatoria di merito della selezione operatori centralinisti e si procedeva all’assunzione della prima classificata nonché di ulteriori quattro centralinisti, salvo poi far ulteriormente scorrere la graduatoria e assumere altri quattro centralinisti, facendo lievitare la spesa occorrente per l’assunzione di complessivi nove centralinisti, anziché uno, in una Regione sottoposta al Piano di Rientro.

A seguito delle dimissioni del solo presidente della Commissione esaminatrice, con determina 280/2019, il direttore UOC Gestione Risorse Umane, su delega del commissario dott. Achille Gentile, disponeva stranamente la sostituzione di tutti i componenti, nominando nuovi membri della Commissione due centralinisti neo assunti”.

Dubbi sul regolare espletamento delle prove concorsuali

Si evidenzia come i due vincitori il concorso di centralinisti, successivamente nominati membri della Commissione esaminatrice, sono presenti anche nell’elenco degli ammessi alla prova pratica per la selezione degli operatori call center e, pertanto, non avendo presentato rinuncia, risultano essere contemporaneamente candidati e membri della commissione e potrebbero potenzialmente ancora decidere di partecipare alla selezione in essere.

Dalla pubblicazione dell’elenco ammessi alla selezione per il reclutamento degli operatori call center risulta che i due membri della Commissione risultano essere stati ammessi, e che i complessivi 755 ammessi sosterranno la prova pratica dal 23 ottobre al 22 Novembre (in un solo mese con 60 candidati a seduta programmata in tre giorni settimanali), ovvero a meno di due mesi da un’importante competizione elettorale per la nomina del nuovo Governatore regionale. 

Inoltre sono stati sollevati dubbi sul regolare espletamento delle prove concorsuali e sulla legittimità del presidente della Commissione esaminatrice che non avrebbe i titoli per presiedere una Commissione dedita al reclutamento di personale tecnico/amministrativo poiché appartenente all’area relativa alla dirigenza medica e veterinaria del SSN.

Il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro ha ricordato che anche parlamentari del Movimento Cinquestelle hanno chiesto la revoca del concorso, evidenziandone diverse irregolarità. Wanda Ferro si è quindi riservata di rivolgersi all’autorità giudiziaria affinché si faccia piena luce su eventuali responsabilità.

Cosa farà adesso che la Lega ha deciso di andare avanti? E cosa farà la magistratura? Poiché si tratta di un concorso-truffa, la cui selezione sta influenzando e non poco le elezioni Regionali, anche il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri non può e non deve chiudere gli occhi. Perché se questo concorso-truffa dovesse passare sotto il suo naso, non c’è dubbio che la credibilità della Giustizia andrebbe definitivamente a farsi benedire, per usare un eufemismo.