Calabria 2021. Ecco perché non è vero che la destra “ha già vinto”

In Calabria stiamo assistendo ad uno strano fenomeno, quello dei cantori della rassegnazione, dei ballerini all’appello con i passi indietro e mai uno in avanti, degli scienziati da cantina che cercano di sopprimere qualsiasi barlume di speranza…

Evidentemente preferiscono lo schifo in cui siamo costretti, piuttosto che scommettere su un’ipotesi, una possibilità reale di cambiamento… Non c’è nessun motivo valido per non votare e sostenere Luigi De Magistris, Carlo Tansi e Pino Aprile, eppure senza argomenti si continua a diffondere una tesi bizzarra secondo la quale il presunto candidato della destra avrebbe già vinto…

Si tratta di una teoria fondata sulla totale ignoranza tecnica e politica che considera lo scenario di poco più di un anno fa praticamente immutato. Andiamo con ordine per smontare queste idiozie facilmente pezzo per pezzo. Innanzitutto nelle scorse elezioni regionali il Pd presentò un candidato di destra, Pippo Callipo, noto imprenditorie del tonno, dal passato e dai legami discutibili con la nomenclatura regionale di Fratelli d’Italia, ma soprattutto debole, anziano non solo anagraficamente, senza niente da dire, comunicativamente inadatto al ruolo, per nulla empatico.

La campagna elettorale fu incentrata soltanto sulla solita retorica del voto utile con risultati pessimi non solo nelle urne ma anche rispetto alla successiva opposizione, di fatto inesistente. Dall’altra parte una giovane donna Jole Santelli, poi prematuramente scomparsa, una politica navigata, simbolo del berlusconismo della prima ora, sottosegretaria più volte nei governi Berlusconi e sin dall’inizio nella dirigenza nazionale del partito, ben radicata nella regione con relazioni forti soprattutto nella provincia di Cosenza, la più grande. Seppure gravemente ammalata e di conseguenza apparendo poco in pubblico, riuscì facilmente a stravincere la competizione presentando oltre alle 4 liste dei partiti della coalizione una clamorosa “unione di centro” dove dentro c’era pure Nightmare e altre due liste, “Santelli presidente” e “Casa delle Libertà”, che andarono fortissimo fungendo da traino per il suo trionfo.

La legge elettorale calabrese premia, infatti, la coalizione che presenta più liste competitive in ogni circoscrizione ed in quell’occasione la destra ne aveva ben tre in più rispetto al Pd che invece sosteneva Callipo soltanto con: “Io resto in Calabria”, “Partito Democratico” e “Democratici Progressisti”.

A questi dati si devono aggiungere l’esperienza civica di Carlo Tansi con a sua volta tre compagini, soprattutto grazie all’affermazione di “Tesoro Calabria”, sostanzialmente senza mezzi, sfiorava sorprendentemente il quorum assurdo dell’8% arrivando al 7% e il Movimento Cinquestelle, che con due liste si attestava attorno ad un deludente 6%.

Partendo da questi dati, poi va spiegata meglio la storia dell’astensione. Il reale numero di astenuti è dopato della legge per il diritto di voto degli italiani all’estero iscritti all’ AIRE, non a caso la quantità di astenuti reali è di gran lunga minore rispetto alla percentuale ufficiale.

Possiamo quindi desumere che il bacino dei voti d’opinione in Calabria, scevri da clientele e da ricatti mafiosi, parte da una base solida del 20% sull’elettorato attivo, se sommiamo per difetto una percentuale significativa di astenuti che potrebbe tornare alle urne questa volta. Tutto questo in un quadro generale completamente mutato per effetto della pandemia e per le vicende nazionali, con un malcontento diffuso dovuto ai continui scandali della malasanità ed un’oggettiva voglia di cambiamento e di riscatto da parte di una regione povera e disperata, l’ultima d’ Europa in ogni parametro e dove non funziona praticamente nulla…

In questo scenario con tre coalizioni competitive presenti in ogni circoscrizione ed un leghista come presidente facente funzioni, alquanto ridicolo, che ne combina una al giorno, mi spiegate gentilmente come diavolo fate a sostenere che abbia già vinto la destra, la quale ancora si sta scannando per scegliere il candidato presidente, nella faida tra Wanda Ferro, Cannizzaro ed Occhiuto? Un gruppo di potere – lo ricordiamo – rissoso, spietato, cinico, che è il responsabile principale del disastro calabrese sull’emergenza covid. Una coalizione che rappresenta chiaramente, assieme al Pd, quegli stessi interessi massomafiosi dominanti da sempre nella regione, essendo la causa delle penose condizioni a cui siamo ridotti… siete proprio sicuri che possano vincere ancora? Luigi De Magistris, Carlo Tansi e Pino Aprile possono tranquillamente farcela, questa volta si può vincere. A patto che non si arruolino vecchi arnesi del sistema che provano in tutti i modi ad intrufolarsi nelle liste di De Magistris e dei quali ormai tutti conoscono nomi, cognomi e vita, morte e miracoli. 

PS: Quando parlate di pacchetti di voti, intendete dire che li ordinate su Amazon ed un corriere ve li porta a casa dopo qualche giorno, con tutte le preferenze già contate dentro ???…. Le campagne elettorali prima si devono fare e poi magari si parla…