Calabria 2021. I Tassone tra mafia, antimafia, Cicco Bummino e Peppe ‘ndrina

Mario Trombone, sorry Tassone, con le sue fluviali note attacca i «trasformisti della politica» però è uno che predica bene, come tutti i falsi preti, ma razzola male, anzi malissimo.

Avevamo detto che in zona Cesarini ha tentato di contattare Giuseppe Mangialavori alias Peppe ‘ndrina per chiedere la candidatura del proprio pargolo Gianluca, mister 1325 preferenze, nelle liste di Forza Italia o Forza Azzurri, sempre Forza Mafia è, ma il coordinatore berlusconiano gli ha risposto picche, suonando non la tromba o il trombone ma parole di circostanza pericolose come la mela avvelenata, che convincono Mario Trombone, sorry Tassone, a consegnarsi ai suoi carnefici. Ormai non lo vuole più nessuno e nemmeno i suoi ex delfini, tanto è vecchio come arnese con l’aggravante riconosciuta Urbi et Orbi di non avere più voti e nemmeno credibilità residua. Insomma è un residuato neanche bellico.

È tanto vero che noi avevamo ragione nel riportare la notizia della supplica telefonica per il figlio ed il suo futuro politico per una improbabile incoronazione quasi dinastica, che possiamo tranquillamente dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio! In questo avrebbero ragione gli Sculco di Crotone nel dire che: “non di lupo si tratta, bensì di iena”, considerato che la trattativa che doveva essere segreta fra Tassone e Mangialavori sia ormai alla luce del sole, per un difetto di comunicazione.

E così, sempre in termini di coerenza e di appartenenza, l’altra sera in un noto ristorante del litorale tirrenico catanzarese e lametino, parlavano fitto fitto Tranquillo Paradiso e proprio Gianluchino che ormai è utilizzato dal padre per le sue mire e manie trasformiste, nonostante i richiami patetici che il dinosaurico genitore fa per il ritorno alla politica, a favore della coerenza. L’ennesima menzogna, mentre ormai è chiaro a tutti quanto Mario Tassone se ne freghi di ciò e si prepari a stabilizzarsi con Forza Mafia, attraverso Forza Italia e Forza Azzurri.

Ci viene da domandare: Mario Trombone, sorry Tassone, non è stato tra le tante cose vicepresidente dell’Antimafia? E come spiega adesso nei suoi interventi che traffica sottobanco con Peppe ‘ndrina Mangialavori e Ciccio Bummino Cannizzaro? Un altro mistero biblico che fa l’altalena fra antimafia e mafia…