Calabria 2021, primarie Pd: ricandidare Irto e compari per “recuperare” 200mila euro (a testa)

Il Pd insite sulle primarie per la scelta del candidato a presidente della regione Calabria che dovrà rappresentare tutto il centrosinistra alle prossime elezioni regionali. Al Pd si accoda il fu Movimento 5Stelle, ed oggi al “cartello” si aggiunge anche quel che resta dei socialisti in Calabria, e tutto il microcosmo di partitini di sinistra che gravita attorno al Pd.

La linea del Pd si fa ogni giorno più dura e intransigente rispetto alla necessità di svolgere le primarie, e questo fa capire che più che il bene dei cittadini ai politici del centrosinistra, interessa la loro posizione economica e sociale. Diciamoci la verità, dietro questa insistenza per le primarie quello che si nasconde è altro, non certo il nobile esercizio della sana politica. Il problema è la ricandidatura dei consiglieri uscenti del Pd e non solo, che per la loro elezione hanno investito tanto: una campagna elettorale per le regionali di tipo clientelare (comprare voti) come quella del Pd, ha un costo che va tra i 150mila euro e i 200mila euro. Un investimento che, vista la prematura fine di questa legislatura, non è rientrato nelle tasche (insieme ai lauti guadagni) dei consiglieri uscenti del Pd. Che ora pretendono una “nuova possibilità” di recuperare il loro investimento.

Sta tutto qui il problema, di politico non c’è niente. Del resto basta immaginare le primarie del centrosinistra tra Irto e la Nesci, per capire che è tutta una barzelletta.