Calabria 2021, Tansi ci ripensa: disponibile a passo indietro

Se fossimo costretti a scegliere, nel gioco della torre, chi dei possibili candidati alla presidenza della Regione Calabria buttare giù e chi salvare, non avremmo dubbi sulla persona da salvare: Carlo Tansi. E più volte nei nostri articoli lo abbiamo detto: Carlo Tansi è una persona perbene, un bravo professionista che ama la propria terra, ma con un difetto insormontabile: non è un politico. Il che potrebbe sembrare, in una terra dove l’arte nobile della politica è diventata sinonimo di malaffare, un bene. Ma per amministrare una regione difficile come la Calabria un minimo di cultura politica e amministrativa, bisogna pur masticarla. Non basta l’onestà, che resta uno dei pilastri fondamentali della personalità di un buon politico, per dirsi pronto a governare, serve anche serietà, ma soprattutto serve avere una visione politica sul “dove si vuole andare a parare”. In una parola serve lungimiranza. Una dote necessaria in politica (intesa come reale e unico strumento di cambiamento, ma anche come spartiacque tra la buona e la cattiva politica) e questa dote Tansi proprio non ce l’ha. E per uno che aspira a presiedere politicamente la regione più complicata d’Italia, non è un bel biglietto da visita.

Tansi vive alla giornata, politicamente parlando. Si arripezza come può. Valuta di volta in volta il tenore delle risposte agli attacchi che riceve, calibrandoli sempre e comunque sull’esaltazione del culto della sua personalità. Che in politica è quanto di più sbagliato ci possa essere. L’aver puntato tutto sulla sua figura denota l’incapacità di Tansi di elevare il discorso sul piano politico. E questo spiega anche il perché di questo suo irrigidirsi a non voler fare un passo indietro, cedendo il posto a chi porta con se un bagaglio di esperienza politica e amministrativa di oltre 10 nella città più complicata d’Italia.

Dell’arrivo di De Magistris Tansi dovrebbe essere contento, perché c’è solo da imparare per chi come lui si affaccia per la prima volta alla politica. E se solo fosse dotato della necessaria cultura politica, capirebbe subito che questa è per lui l’occasione giusta per farsi le ossa.

Ma pare che Tansi, dopo le tante polemiche nate dopo la pubblicazione del comunicato di Tesoro Calabria, abbia capito il madornale errore, frutto come sempre del culto della sua personalità. L’aver chiuso le porte ad una pubblica discussione con De Magistris sui ruoli da assegnare ad entrambi in una possibile alleanza elettorale, ha provocato l’ennesimo danno d’immagine al suo movimento. Ed ecco che puntuale arriva la pezza che spesso è peggiore del buco.

C’è da dire che noi abbiamo ricevuto un comunicato diverso da quello che gira da ieri sera nelle redazioni dei giornali. Ed è da questo particolare che abbiamo capito che Tansi è pronto a rivedere una decisione che si è rivelata perdente e priva di una vera e reale motivazione, egocentrismo a parte. Nel secondo comunicato diffuso ieri sera da Tansi, rispetto al comunicato giunto a noi, spariscono alcune frasi e ne appaiono altre: Tansi mantiene l’impianto, ma cancella la parte “perentoria” del comunicato, e aggiunge la parte “possibilista”. Come a dire: ho capito lo sbaglio, però a reclamare la candidatura alla presidenza non sono io ma i miei candidati. Seppur nel rispetto della loro “valutazione”, io resto sempre disponibile, per il bene della Calabria a rivedere la mia posizione.

Speriamo che questa volta Tansi si attenga a quanto appena scritto, una preoccupazione motivata dal fatto che non sempre Tansi fa quello dice.

Di seguito i due comunicati:

Il primo, ovvero l’originale, inviato alla nostra redazione dalla segreteria di Tansi   sabato alle 21,42 (invio che è facilmente dimostrabile):