Calabria 2021. Tansi: “Incontrerò a breve De Magistris. Accordo? Sono scaramantico e ottimista”

La crisi di governo è arrivata. Conte fa la conta in Senato. Le possibilità di ricostruire una nuova maggioranza politica ci sono. I “responsabili” l’arma che Conte contrappone a Renzi.  Lo spauracchio di non essere più eletti, aggiunto alla perdita di almeno 25 mensilità da parlamentare in caso di scioglimento delle Camere, senza contare tutti gli altri privilegi, sono gli argomenti più trattati in queste ore dai tanti senatori del “gruppo misto”, con i quali Conte ha intavolato un serrata discussione. E le promesse fioccano: una candidatura assicurata in un molto probabile partito di Conte. La gestione di non poche risorse economiche da “spendere” nei propri territori, e un bel plauso generale per la giusta scelta, quella (eventuale) di sostenere il governo, in un momento difficile.

Al contrario Renzi non ha più niente da offrire ai suoi, che non sono certo degli idealisti, e di fronte ad una proposta allettante come quella di Conte c’è da scommettere che in tanti non ci penseranno su due volte a passare, armi e bagagli, alla corte dell’attuale premier. Insomma le possibilità di “Conte ter” sono alte e questo “tranquillizza” il mondo politico in fermento per gli sviluppi negativi che poterebbe avere, sui loro affari in corso, una crisi al buio, specie per quei politici che “operano” nelle regioni e nelle grandi città chiamate a breve al voto, come la Calabria. La caduta di Conte, a noi pare, e quindi il ritorno alle urne, è una “opzione” che non piace a nessuno, Salvini, Meloni e Renzi compresi, anche se dicono, mentono sapendo di mentire, il contrario.

Come finirà la crisi di governo lo sapremo all’inizio della prossima settimana, nel mentre in Calabria la notizia più attesa di queste ore è: De Magistris scenderà in campo alle prossime regionali in Calabria, e se scenderà in campo lo farà insieme a Tansi oppure no?

De Magistris ha annunciato che scioglierà la riserva tra sabato e domenica: le possibilità di una sua candidatura alla presidenza della regione Calabria, e lo si capisce dai “toni” usati in tutte le sue esternazioni in quest’ultima settimana, sono altissime. Manca solo l’ufficialità.

Dal canto suo Tansi continua a macinare chilometri e a portare avanti la sua battaglia contro il PUT (partito unico della torta), e sull’eventuale candidatura di De Magistris (dalle colonne del Mattino di Napoli) dice: “De Magistris rappresenta una persona che ha lottato contro il sistema, più di dieci anni fa, quando era impegnato come pm a Catanzaro e si è scontrato contro i poteri forti in Calabria. È una persona verso la quale nutro una stima incondizionata, ben venga un contributo in termini di cambiamento in questa regione. Incontrerò De Magistris prestissimo, forse nelle prossime ore, non prima però di aver discusso con i “miei”: voglio ricordare che al momento abbiamo raccolto novemila firme e messo in campo tre liste, Tesoro Calabria, Calabria Libera, Calabria Pulita, con 72 candidati. Posso dire che con De Magistris ci sono molte affinità anche cromatiche come l’arancione. Sull’accordo non voglio dire altro, sono scaramantico, ma di sicuro sono ottimista”.

A leggere le parole di Tansi – che dovrebbe riunire i suoi nelle prossime ore per discutere proprio di questa alleanza -, così come quelle di De Magistris, un eventuale accordo, indipendentemente dal Pd, pare cosa fatta. Salvo cataclismi dell’ultima ora.

I presupposti per questa alleanza, che potrebbe risultare vincente, ci sono tutti: i protagonisti si sono da subito dimostrati ben disposti, senza giochetti sottobanco, a chiudere l’accordo il prima possibile, il che rivela la genuinità delle loro intenzioni che partono entrambe da un punto: il bene della Calabria, un nobile scopo che non può che finire, tra galantuomini, con un accordo.