Calabria corrotta: il ruolo di Barbieri rivelato da Cafiero De Raho. La “telefonata” a Gratteri

Io la vedo così: nell’alacre lavoro che ha svolto la DDA di Reggio, guidata fino a poco tempo fa dal dottor Cafiero De Raho (oggi procuratore nazionale antimafia) e da una squadra che “nun se batte”, alla ricerca dei marpioni che compongono la cupola massonica/politica/mafiosa che governa Reggio, ad un certo punto è spuntato tal Barbieri (cit.).

Capito che l’operato dell’imprenditore Barbieri, organico alla cosca Morabito di Reggio, spaziava geograficamente fino ad arrivare a Cosenza e nella sua provincia, la DDA di Reggio si premurava di informare la DDA di Catanzaro.

Ed è così che immagino il dialogo tra De Raho e Gratteri, all’indomani della “scoperta” del ruolo dell’imprenditore mafioso Barbieri nella gestione degli appalti pubblici non solo a Reggio, ma anche a Cosenza.

De Raho chiama al telefono Gratteri.

De Raho: ciao Nicò, come va, tutto bene? Senti, ti volevo dire che da tempo, come sai, sto lavorando a diverse inchieste sulla presenza di imprenditori e politici e massoni in intrallazzi mafiosi e affini, e gira vota e riminia, nelle mie inchieste, esce sempre il nome di questo Barbieri. Barbieri di qua, Barbieri di là, tutti i mafiosi parlano di questo… non è che per caso ti può interessare questa cosa, visto che parlano pure dell’appalto di piazza Fera/Bilotti?

Giorgio Ottavio Barbieri

Gratteri: ciao Cafiè, qui tutto bene, si lavora come sempre. Si, ho sentito parlare di questa piazza Fera/Bilotti, se non sbaglio me ne ha parlato qualche finanziere arrabbiato con la procura di Cosenza che ha archiviato tutte le inchieste su quell’appalto, per il resto non so di cosa stai parlando. Chi è questo Barbieri, lo chef?

De Raho: no Nicò, è l’imprenditore edile che si accaparra tutti gli appalti nel reggino che gestisce insieme al clan Morabito, ed è lo stesso che ha costruito la piazza a Cosenza, la sciovia e l’aeroporto, tutti appalti pilotati… e mo’ ti dico anche questo… per accaparrarsi i lavori a Cosenza, si è accriccato con la cosca Muto, e mi pare che qualcuno dei tuoi, ultimamente, ha fatto un’operazione proprio contro la cosca dei Muto, mi sembra il dottor Ruberto, Riporto, Furbetto, o giù di lì. Perciò ti ho chiamato, per capire se vi serve tutto questo materiale che abbiamo raccolto, e poi perché, vista la gravità dei reati accertati, questi vanno arrestati, non è gente che può restare libera tanto è pericolosa, e noi non possiamo farlo perché, come sai, la giurisdizione è la tua.

Gratteri: Cafiè, ma davvero dici? Mah, cose da pazzi. Che ti devo dire, mi trovi impreparato. Se proprio non puoi farne a meno, mandami ‘sto materiale su questo Barbieri che vediamo che posso fare. Ma sicuro che è accriccato?… sulla cosca Muto di Cetraro hai ragione,  c’è stata una operazione del pm che si chiama Luberto che abbiamo chiamato “Frontiera”. E mi è stato detto proprio da Lurbetto, scusa, Luberto, che era solo una storia di malavitosi. Ci tengo a dirti che quella operazione era roba già preparata da tempo, prima della mia nomina, io c’ho solo messo la firma. Ma non ne so molto.

De Raho: Nicò ti hanno detto male, perché Barbieri anche in quella operazione c’è dentro fino al collo, come c’è dentro fino al collo quel deputato, e quel consigliere regionale di cui io non posso fare i nomi, ma che se vuoi trovi scritti nei verbali dei ROS che ti allego alla storia di Barbieri.

Gratteri: cacchio… e chi se l’aspettava… ma non è che scherzi Cafiè? E mo’ come appariamo ‘sta storia, visto che alla conferenza stampa  di Frontiera sono andato anche io ed ho parlato solo di droga, pesce, strozzo, ed ho tenuto, proprio perché mi era stato detto così, fuori gli imprenditori, la politica, i massoni, e i corrotti della pubblica amministrazione. Che figura ci faccio adesso se esce fuori di colpo che questo Barbieri, nella mia operazione (che è di quel Furberto, Lisberto, ma io ci ho messo la faccia), c’è dentro fino al collo, senza che io lo abbia mai nominato?De Raho: tranquillo Nicò, non è un problema. Adesso che chiudi le indagini di “Frontiera”, inserisci i nominativi di Barbieri e degli altri, e se qualcuno ti chiede come mai non risultavano indagati prima, tu te ne esci fuori con un bell’omissis. Dici che questo aspetto era omissato per ovvie ragioni d’indagine. E stai tranquillo che nessuno ti può dire niente.

Gratteri: grazie Cafiè si n’amicu. Faccio così come dici tu. Oggi chiudo le indagini di Frontiera, e cci ‘nzaccu puru a Barbieri. Che dici Cafiè ci ‘nzaccu puru u deputatu?

De Raho: Che ti posso dire Nicò… fai tu. Io ti consiglio di aspettare a ‘nzaccarcelo per via di tutta la trafila che bisogna fare, autorizzazioni e caxxi vari, e potrebbe rallentare le prossime operazioni. Fai che mo’ cci ‘nzacchi a Barbieri, e nel mentre avvii le procedure sul deputato, che prima o poi dovrà pagare per le sue malefatte. Nicò, lo sai che stimo e ti voglio bene, e perciò te lo dico chiaro  senza ipocrisia: prima o poi su Cosenza qualcosa la devi fare, perché a me continuano ad arrivare relazioni, investigazioni, su tanti intrallazzi che portano in un modo o nell’altro nella città dei Bruzi. E poi, lo sai anche tu adesso come stanno realmente le cose, dato che Barbieri qualcosina se l’è cantata.

Gratteri: vabbè, rimedio così. Purtroppo io che ne potevo sapere di tutte queste cose? Ma da oggi le cose cambieranno. Anzi, ti dico la verità Cafiè, dopo questa nostra conversazione, sono già cambiate. Io ti ringrazio per la dritta e spero di ricambiare presto questo tuo favore. Per il resto se ti capitano ancora altre “soffiate” sai dove trovarmi. Ciao.

De Raho: ciao Nicò. Statti bbuanu.

GdD