Calabria, deriva infinita. Occhiuto: mago Forest o “Franceschiello”?

Il presidente Occhiuto è il Mago Forest della Calabria. Così come al Mago Forest piace giocare con le carte e presentare giochi di magia improponibili e grotteschi studiati apposta per… far ridere, così al presidente Occhiuto piace giocare con gli assessorati e con le deleghe. Purtroppo non per far ridere ma con lo stesso sciagurato effetto, perché come tutti sanno quando il dramma si ripete alla fine diventa farsa, barzelletta.

Venghino signori, Venghino, ecco a voi il gioco delle tre carte, scoprite la delega vincente. L’altro ieri il nostro presidentissimo ha presentato il nuovo assessore Marcello Minenna. Applausi. E giù paroloni di stima, affetto, simpatia. Ecco a voi l’uomo che salverà la Calabria. In un crescendo di entusiasmo ha esclamato: “Ho deciso di affidare deleghe strategiche per la Calabra, fino ad oggi di mia esclusiva competenza”.  Et voilà, giù la prima carta, signori e signori, per il nostro Minenna, ecco la delega all’ambiente e al territorio. Applausi e giubilo degli amici del presidente chiamati in platea a fare da claque.

Signori e signori, et voilà ecco la seconda carta, rifiuti e risorse idriche. Tra gli astanti si alza una ola gigantesca e l’atmosfera si riscalda.

Signori e signori, annuncia il nostro mago Forest, non finisce qui: per il nostro grande esperto abbiamo anche la terza carta: partecipate e risorse strategiche.

A quel punto  il Minenna – cacciato a calci in culo dall’agenzia Accise, Dogane e Monopoli e sbertucciato finanche dai media di regime – per ringraziare il presidente inizia a cantare uno stornello romano: “fatece largo che passamo noi… i giovanotti de la Roma bella, semo ragazzi fatti cor pennello e le ragazze famo innamora’. Ma che ce frega ma che ce ‘mporta se il presidente mi ha dato l’acqua e io je dico e noi je famo… ci hai dato l’acqua e io me ce pago, ma però noi semo quelli… che je arrispondemo in coro… è meglio la giunta della Calabria che questa zozza società…”.

Eh sì, perché il nostro presidentissimo Occhiuto, novello mago Forest, ha effettuato ancora una volta il gioco delle tre carte. Ha tolto dal suo mazzo di carte deleghe su cui c’è da lavorare (vedi piani strategici) o altre che sono delle gatte da pelare, vere e proprie giungle ( vedi riordino delle partecipate  o ambiente) e si è tenuto lavori pubblici e infrastrutture, deleghe pesanti. D’altronde come si dice, piatto ricco mi ci ficco.

A novembre con  il precedente rimpasto in cui ha sostituito Orsomarso e la Minasi con Giovanni Calabrese e Emma Staine ha usato la stessa tattica delle tre carte. Alla Staine ha dato la delega delle politiche sociali che aveva  la Tilde Minasi. E a Calabrese gli ha dato lavoro e formazione professionale togliendole alla sua vicepresidente Giusy Prince. Mentre la delega pesante che aveva Orsomarso, quella del turismo e del marketing, se l’è tenute lui. Un grande prestigiatore. Tattica vincente non si cambia.

Ad oggi il nostro presidente detiene le seguenti deleghe: RAPPORTI CON UE, SVILUPPO, PORTO DI GIOIA TAURO E ZES, INIZIATIVA LEGISLATIVA, TUTELA DELLA SALUTE E POLITICHE SOCIOSANITARIE E SOCIOASSISTENZIALI, TURISMO E MARKETING TERRITORIALE, PROTEZIONE CIVILE, LAVORI PUBBLICI, INFRASTRUTTURE, E OGNI ALTRA MATERIA NON ESPRESSAMENTE ATTRIBUITA ALLA COMPETENZA DI UN ASSESSORE.

Ci nasce un dubbio. Vuoi vedere che Robertino/a Occhiuto (a seconda dei giorni) più che il Mago Forest della Calabria è il Re Francesco I delle due Sicilie, detto  Franceschiello?

PS Comunque la pensiate su Virginia Raggi, va riconosciuta la sua lungimiranza e la sua preveggenza. A perenne ricordo della cacciata dalla giunta romana di questo mezzo cristiano di Minenna…