Calabria. Elezioni anticipate e parlamentari ridotti: si apre la faida tra paranze politiche

Oggi è un brutto giorno per tutti i politici calabresi abituati a programmare la campagna elettorale con largo anticipo, giusto per avere il tempo di fare gli acquisti elettorali che gli permettono da secoli di sedere in Parlamento. Per organizzare il solito pacchetto di voti ci vuole tempo e soprattutto risorse. E questo tempo, dopo la caduta di Draghi, non c’è più. Il capo della stato sarebbe orientato per il voto il 18 o il 25 settembre o un ultima analisi il 2 ottobre.

Bisogna fare in fretta per cercare di avere un nuovo governo prima della fine dell’anno: tanti sono i provvedimenti da approvare, tra i quali il famigerato Pnrr. È una corsa contro il tempo che costringe le solite famiglie politiche calabresi a darsi da subito da fare. E non è certo una questione legata agli interessi degli italiani, ma piuttosto l’inizio di un vero e proprio scannatoio dove le potenti famiglie politiche calabresi dovranno cimentarsi a singolar tenzone contro gli aspiranti parlamentari concorrenti, vista la riduzione del numero degli eletti che passano da 945 a 600.

In Calabria, infatti, gli eletti passano dagli attuali 31 parlamentari, 21 deputati e 10 senatori, a 19 parlamentari, 13 deputati e 6 senatori. In sostanza 12 posti in meno, il che significa che tanti saranno costretti a rinunciare alla corsa, o peggio, trovare voti per far eleggere un altro. La situazione, visto i tempi stretti, non è per niente facile. E la frammentazione dei partiti in atto, non aiuta i vecchi marpioni di casa nostra, ad “orientarsi”.

Con oggi si apre ufficiosamente il gioco al massacro che, inevitabilmente, si svolgerà sottobanco, tra le potenti paranze politiche calabresi che dovranno imporsi sugli altri. Certo è che il quadro che si delineò nel 2018, oggi è solo un lontano ricordo, e quello che succederà da qui a poco, partiticamente parlando, nessuno lo può prevedere.

Risultati Politiche 2018

Chi sopravvivrà allo scontro, senza esclusione  di colpi, sarà il candidato. Possiamo solo immaginare quali porcherie metteranno in atto per garantirsi un posticino al sole. E come succede sempre, un pezzo importante di calabresi li aiuterà ancora una volta a raggiungere il loro obiettivo. A contendersi il posto blindato, per quel che riguarda Cosenza, le solite famiglie: gli Occhiuto, i Nicola Adamo, i Gentile, i Gallo, gli Orsomarso, i Guccione,  i Bevacqua. E state certi che ancora una volta, con l’aiuto dei loro sodali massomafiosi, saranno loro che la spunteranno. ha ragione Augias in Calabria non cambierà mai niente, perchè a tanti calabresi piace così.