Abbiamo ricevuto in redazione il testo di un esposto-denuncia presentato alle autorità giudiziarie in indirizzo riguardante la mancata restituzione di ingenti finanziamenti alla Regione Calabria da parte di una società cooperativa di garanzia dei fidi per le imprese che si chiama appunto Fidimpresa. Nel testo c’è tutta la tragicomica storia di questi finanziamenti, che non sono stati “clamorosamente” restituiti nel silenzio generale da parte di politici che evidentemente hanno usato questi soldi per fare le loro squallide campagne elettorali. E’ del tutto evidente che nella Cittadella c’è qualcuno che copre questi signori e sta cercando ancora di “coprire”. Ma a partire da oggi indagheremo a fondo per capire chi c’è dietro a questa vicenda.
Ill.mo Sig.
Procuratore della Repubblica
Presso il Tribunale di
CATANZARO
Spett.le
Guardia di Finanza
Sede di
CATANZARO
Spett.le
Regione Calabria
Assessorato Attività Produttive
Cittadella Regionale
CATANZARO
Spett.le
Corte dei Conti
Sezione regionale di controllo e
Sezione giurisdizionale — Procura regionale
CATANZARO
Oggetto: Mancata restituzione Fondi Regione Calabria da parte di Fidimpresa Soc. coop. cod. fisc. 01981590795.
Il presente atto ha la finalità di porre all’attenzione di questa Ecc.ma Procura della Repubblica accadimenti di una vicenda che attiene la Coop. di Garanzia “FIDIMPRESA” cod. fisc. 01981590795, per gli opportuni accertarnenti e valutazione della sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione ai fatti dedotti.
PREMESSO
che a Fidimpresa Soc. Coop. a seguito di plurime convenzioni stipulate con la Regione Calabria da ultimo in data 21/01/2020 rep. 6378 è stato assegnato in gestione, un Fondo Rischi destinato all’attività di prestazione di garanzia in favore delle piccole e medie imprese calabresi;
che la predetta convenzione è scaduta in data 31.12.2020 e la stessa non è mai stata rinnovata;
che la citata convenzione stabilisce che Fidimpresa è obbligata a restituire a favore della Regione Calabria le risorse libere da garanzie al 31 dicembre di ogni anno, entro il 31 gennaio dell’anno successivo;
che al 31.01.2021 e fino alla data attuale, Fidimpresa non ha restituito le somme libere da garanzie alla data di scadenza della convenzione (31.12.2020) quantificate dallo stesso Ente in € 747.001,78 né le ulteriori somme impegnate a garanzia delle pratiche di finanziamento in essere quantificate in € 447.036,24;
che Fidimpresa non ha adempiuto a quanto indicato neppure a seguito del decreto dirigenziale n. 8491 del 16/08/2021 con cui la Regione Calabria ha ingiunto Fidimpresa alla restituzione della somma di € 747.001,78 in quanto somme libere da garanzia;
che Fidimpresa ha altresì utilizzato impropriamente le somme illegittimamente trattenute a valere sul “Fondi Rischi Regione Calabria”, per la copertura dei costi di gestione della struttura ammontanti a circa € 400.000,00, in violazione pertanto dell’art. 3 della Convenzione stipulata con la Regione Calabria che stabilisce un compenso annuo per l’espletamento delle attività assegnate, pari allo 0,5% delle garanzie in essere (ammontante quindi al massimo ad € 5.361,00) e comunque sottoposta ad autorizzazione preventiva dello stesso ente;
che quindi Fidimpresa attraverso l’utilizzo delle predette somme per circa € 400.000,00 non è più in possesso della liquidità da restituire alla Regione Calabria in forza del decreto di ingiunzione sopra richiamato ;
che pertanto Fidimpresa, ha cagionato e tutt’ora cagiona, grave ed irreparabile danno alla Regione Calabria in ordine al mancato recupero di somme di propria spettanza nonché, sta compiendo atti contrari alle norme di legge in materia di contributi pubblici con rilievi di natura penale;
Tanto premesso
VOGLIA
L’Ecc.ma Procura della Repubblica, disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti, al fine di porre rimedio al danno erariale tutt’ora in corso a seguito degli atti di ritenzione ed appropriazione indebita posti in essere dalla soc. Fidimpresa, valutando la sussistenza di eventuali profili d’illiceità ed individuando i possibili responsabili al fine di procedere nei loro confronti.
Con osservanza
Naturalmente, il parassita che sta alla Regione Calabria e i suoi scagnozzi non solo non si sono “accorti” di nulla, ma hanno fatto di tutto perché questa notizia non venisse fuori. Purtroppo per loro, invece, adesso diventerà di dominio pubblico e ci auguriamo vivamente che esploda il bubbone…