Calabria, I Quartieri: “L’elenco regionale degli Oss e degli enti di formazione è un atto di civiltà”

LA PROPOSTA DI LEGGE DI PITARO (G.MISTO) E’ UN ATTO DI CIVILTA’

Nota del 08.08.2020 – Alfredo SERRAO – presidente Associazione I QUARTIERI

La proposta di legge regionale “Istituzione dell’elenco regionale degli Operatori Socio Sanitari e dell’elenco regionale degli Enti di Formazione” presentata dal consigliere Francesco Pitaro (G. Misto) è senza alcun dubbio, un primo passo importante per il recupero di un concetto di civiltà in tema sanitario, ma al contempo il riconoscimento del ruolo svolto dai tanti Operatori Socio Sanitari.

Esprimiamo il nostro convinto plauso per l’iniziativa del consigliere regionale Francesco Pitaro, che cerca di colmare un gap normativo e di riconoscimento per quanti quotidianamente operano nella sanità calabrese, ma soprattutto perché la sua azione, con una proposta di legge regionale restituisce voce alle richieste, non solo in tema di sanità, dei tanti cittadini che trovano nella sua azione, costante ed attenta a quelle che sono le loro richieste di normalità.

Noi come Associazione I Quartieri da tempo abbiamo messo al centro della nostra azione, anche di denuncia, il tema della sanità calabrese, le sue eterne incompiute, le sue consolidate negatività, ma soprattutto un retroterra di mancanza di trasparenza e di risposta in termini di operatività e di diritto a quella che una richiesta, legittima, dei calabresi. Possiamo oggi dire che la sinergia instaurata da tempo con il consigliere regionale Francesco Pitaro, ci inorgoglisce perchè consolida delle risposte, soprattutto in tema di sanità che resta un impegno comunemente condiviso con il consigliere regionale Francesco Pitaro.

Noi pensiamo che questo impegno resti nel solco dell’esigibilità di un diritto alla cura ed in particolare di recupero di un sistema sanitario regionale, che possa definirsi tale, dove non possono sempre albergare le esigenze di pochi singoli, incrostate da un sistema permeabile, dove in assenza di trasparenza il cittadino che dovrebbe essere l’unico destinatario di un servizio/diritto ne resta, quasi sempre vittima.

Riconoscere una titolarità ed un ruolo agli Operatori Socio Sanitari con un atto normativo è un passaggio importante perché restituisce una dignità professionale ad una categoria, fondamentale, da sempre dimenticata. Al contempo è assolutamente opportuno verificare e classificare gli Enti di Formazione, giusto per non continuare a fare soltanto cassa su una categoria, la cui professionalità resta soltanto su un pezzo di carta moltissime volte, continuando a creare una moltitudine di nuovi disoccupati, forse neanche tanto formati, che resta un bacino il più delle volte per necessità elettorali.