Calabria, la scuola dei padroni. Una “nuova moda amministrativa” nella selezione del personale

Gentile Dott. Carchidi,
leggo sempre con immenso piacere il suo quotidiano online che reputo l’unica voce veritiera, indipendente e coraggiosa a Cosenza e dintorni.
Volevo informarla di una nuova moda amministrativa vigente evidentemente in Calabria negli ultimi tempi adottata sia dall’USR Calabria sia dall’Università della Calabria. La moda consiste nell’ignorare la domanda di partecipazione a selezioni pubbliche e poi presentare gli esiti del procedimento nei quali ovviamente sono vincitori i soliti noti.
Ho partecipato a due selezioni pubbliche di personale distinte. La prima era riservata ai docenti di ruolo in Calabria come ed è stata avviata dall’USR Calabria a giugno di quest’anno. Prevedeva una disamina dei titoli e un colloquio orale. Ho inviato regolare domanda. Risultato: nessuna pubblicazione di calendario dei colloqui sul sito dell’USR. Ma nella giornata di ieri escono i vincitori: naturalmente nessuna sorpresa relativamente ai nomi delle persone prescelte. Ovviamente io non sono presente: eppure la domanda l’ho inviata entro i termini come testimonia regolare PEC…
La seconda è invece un bando di selezione pubblica avviato dall’Università della Calabria tra luglio e agosto. Anche in questo caso invio regolare domanda possedendo i requisiti richiesti. Anche in questo caso escono i vincitori, persone note, diciamo così, al ‘sistema d’ateneo’. Ma anche in questo caso il mio nome, pur avendo inviato regolare domanda entro i termini, non compare.
Una nuova moda amministrativa imperversa presso gli enti calabresi di ricerca e istruzione: ignorare le tue domande di partecipazione anche se regolarmente inviate. Tanto un eventuale ricorso al TAR non sarebbe accettato sia per i costi esorbitanti che richiede sia perché di fatto entreresti anche in quel caso in porti avvolti da dense nebbie…
Lettera firmata