Calabria. Nuovo corso di laurea in Medicina e Ingegneria proposto dall’Unical e dall’Università Magna Graecia

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I rettori Leone e De Sarro hanno presentato il progetto agli Ordini professionali, alle organizzazioni sindacali e alle strutture sanitarie

L’Università della Calabria e l’Università degli Studi Magna Graecia hanno incontrato, in videoconferenza, le parti sociali interessate per presentare l’offerta formativa relativa all’istituzione di un Corso di Laurea Magistrale in “Medicina e Ingegneria” interateneo. Il corso prevede il rilascio congiunto di un doppio titolo di studio: la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e quella triennale in Ingegneria Informatica, curriculum Bio-Informatico. Hanno partecipato i rappresentanti degli Ordini professionali dei medici, degli infermieri e degli ingegneri, delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, della Federazione italiana dei medici di medicina generale, dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, di enti e associazioni di categoria, del terzo settore e i rappresentanti degli studenti. L’incontro è stato moderato dal professor Vincenzo Pezzi, dell’Università della Calabria.

Giovambattista De Sarro, rettore dell’Umg, ha introdotto la presentazione parlando di «una nuova idea, quella di formare una nuova generazione di medici».

«Le evoluzioni in campo medico – ha affermato il rettore Umg – oggi sono tantissime; non si parlava di chirurgia robotica, telemedicina, radiologia interventistica fino a 20 anni fa. La storia della Facoltà di Medicina a Catanzaro ha 50 anni di esperienza, partita prima dall’Università Napoli fino ad arrivare all’autonomia, ma abbiamo sempre considerato l’arte medica come multidisciplinare e per questo abbiamo sempre condiviso i nostri percorsi anche con gli Ordini professionali». Un cammino che si è sempre tenuto al passo con i tempi, fino a quelli attuali, «quando – ha sottolineato De Sarro – è emersa la necessità di inserire nella formazione medica anche la componente bio informatica e l’intelligenza artificiale. Da qui l’importanza di unire le forze, come hanno fatto anche altri atenei del Nord».

«Il nostro territorio – ha spiegato De Sarro – ha forte carenza di medici, non dovuta all’assenza di corsi di laurea ma ai 10 anni di commissariamento, che ha portato ad una mancanza di 1400 medici in Calabria, con il paradosso che i nostri specializzandi sono stati costretti ad emigrare». De Sarro ha concluso sottolineando che il nuovo Corso sarà certamente «top level con nulla di meno rispetto ai pochi altri simili a livello nazionale»

Il rettore Nicola Leone è invece entrato nelle caratteristiche specifiche del nuovo Corso di laurea.  «Iniziativa – ha detto – che conferma la collaborazione tra atenei calabresi che, in un momento particolarmente difficile per il Paese, uniscono le forze per tracciare nuovi profili che possano arricchire l’offerta formativa e dare contributo al territorio». Leone ha poi presentato una sintesi sul contesto e le motivazioni che hanno indotto i due Atenei a proporre il nuovo corso, in termini di attrattività e occupabilità.

«La Calabria – ha spiegato Leone – è tra le regioni con maggiore carenza personale medico: si stima manchino 1410 professionisti. Non basta formare nuovi medici, ma medici nuovi, con competenze ingegneristiche e formati all’utilizzo di metodi e strumenti di intelligenza artificiali e data science. Il corso di laurea più simile a questo, è attivo da un anno: il Medtec della Humanitas University con il Politecnico Milano che ha avuto un boom di domande, nonostante l’alto costo iscrizione che tocca i 20.000 euro annui. Da noi, invece, il costo delle iscrizioni sarà quello standard, con le esenzioni e agevolazioni previste dagli atenei pubblici». Altro aspetto che differenzia i due corsi di laurea, sarà, inoltre, la forte caratterizzazione di quello calabrese nell’ambito dell’applicazione dell’Intelligenza artificiale.

Altro fattore determinante è quello dell’occupabilità che nell’ambito della medicina vede il 95% di laureati trovare lavoro, secondo dati Istat, a 3 anni dalla laurea. E la richiesta cresce ancora di più per chi ha competenze con le nuove tecnologie: medicina di precisione, robotica, bionica, sanità digitale sempre più importante in società.

«È evidente – spiega Leone – la necessità di programmi di formazione innovativi come questo, che avrà un profilo biomedico tecnologico, con competenze tipiche della figura del medico, al quale associare competenze tecnologie in ambito bioinformatico e dell’intelligenza artificiale. Il corso avrà una durata di 6 anni, prevede inizialmente 60 posti e un piano di studi con 360 crediti formativi e 5 insegnamenti aggiuntivi (27 ulteriori crediti) per conseguire doppio titolo: laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e laurea triennale in Ingegneria informatica, curriculum bioinformatica. I primi tre anni si terranno all’Unical e gli altri tre alla Umg. I primi laureati potrebbero essere proclamati nel 2027».

L’incontro ha registrato un’ampia partecipazione e la proposta ha incassato il diffuso e convinto apprezzamento delle parti sociali intervenute, che hanno assicurato sostegno e piena collaborazione.  Gli intervenuti hanno formulato alcune richieste di chiarimento sul percorso e sugli sbocchi post laurea, avanzato suggerimenti e sottolineato l’importanza di una proposta formativa orientata alla sanità del futuro, ma con al centro sempre il rapporto medico-paziente.

Nel corso dell’incontro è stato anche espresso l’auspicio che l’ambiziosa sfida lanciata dai due Atenei calabresi – un segno di speranza, è stato detto, nel difficile momento che il territorio sta attraversando – possa agire da stimolo per migliorare le strutture sanitarie calabresi e portare a completamento i progetti esistenti.

L’incontro, in particolare, ha registrato gli interventi di: Rosalbino Cerra, segretario regionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale, Vincenzo Ciconte, presidente dell’Ordine dei medici di Catanzaro, Eugenio Corcioni, presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza, Mimmo Denaro, segretario regionale Flc Cgil, Fabrizio Di Maio, per l’Ordine degli ingegneri di Cosenza, Giuseppe Lavia, segretario della Cisl di Cosenza, Maria Luisa Panno, direttore del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Nutrizione e della Salute Unical, Mario Russo, rappresentante degli studenti nel Senato Accademico Unical, Federica Saccà, per l’Ordine degli ingegneri di Catanzaro, Francesco Santolla, segretario regionale Uil Scuola Rua, Francesco Scarcello, prorettore alla Didattica Unical, Fausto Sposato, presidente dell’Ordine degli infermieri di Cosenza, Pasquale Veneziano, presidente dell’Ordine dei medici di Reggio Calabria, Francesco Zinno, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.