Calabria, ospedali da incubo: quando verranno smascherati complicità e conflitti di interesse?

Una delle tante inaugurazioni del presunto ospedale di Praia a Mare

dal profilo Fb di Francesco Febbraio

Il modus operandi tipico di questo governo è quello di trattare “per emergenze” e succede anche per la sanità.
Deve sempre accadere qualcosa di drammatico per riaccendere i riflettori. La vicenda della donna morta dopo un parto all’ospedale di Cetraro è nella sua tragicità uno di questi.
Immediatamente dopo il fatto la ministra Grillo ha inviato una task force all’ospedale di Cetraro per accertare come sia stato possibile che una donna di 35 anni abbia potuto perdere la vita dopo aver messo al mondo il suo bambino.

Sono mesi ormai che i calabresi si aspettano quello che era stata promesso con tanto di visita in Calabria della stessa Ministra che aveva annunciato misure straordinarie per la sanità ma ad oggi nulla è successo. Anzi per dirla tutta le Aziende Sanitarie sono ingessate per la mancata nomina dei vertici aziendali.
Tutto ricade nelle mani del Generale Cotticelli.

I calabresi hanno imparato sulla propria pelle che dopo anni di tagli il sistema sanitario calabrese si contrae sempre di più. Il servizio pubblico non riesce a liberare risorse e offre servizi inadeguati. Ad oggi la gestione di questo importante servizio è affidato ancora nella mani di dirigenti al soldo dei politici che ne traggono profitto incuranti della salute dei cittadini.
Fino a quando non si riuscirà a costruire un movimento in grado di smascherare le complicità, che evidenzi i conflitti di interesse tra pubblico e privato rischiamo di rimanere schiacciati dall’arroganza di un sistema che sempre di più metta al primo posto il profitto in quello che per definizione è un servizio universalistico dove senza distinzione di razza, religione, c’è il diritto alla salute.