Calabria, per non dimenticare: ecco chi sono (e quanto ci rubano) i “papponi” dei vitalizi

Due anni fa, più o meno di questi tempi, i teatrini televisivi avevano riportato alla ribalta il tema dei vitalizi, che era esploso in tutta la sua forza già cinque anni fa, nell’anno del Signore 2015. E che è tornato d’attualità dopo l’ultima “mossa” con la quale il consiglio regionale a guida Santelli-‘ndrangheta ha assicurato i vitalizi anche ai consiglieri “a tempo” se la legislatura – come ormai tutti “pronosticano”, a partire dalla stessa Santelli – dovesse concludersi traumaticamente causa… arresti.

E’ doveroso, dunque, da parte nostra, riepilogare il tutto e ricordare alla gente chi sono e quanto “guadagnano” questi papponi della politica che la gente dovrebbe prendere a pernacchie appena li incontra in mezzo alla strada. Si tratta ovviamente della penultima infornata, quelli più “recenti” (a parte gli ultimissimi 30, quelli in carica), dal momento che ce ne sono altri 112 che ne beneficiavano già da prima.

Alcuni di questi 22 “seminuovi” sono stati già “trombati” alle Regionali del 2014; altri non si erano nemmeno sottoposti a un nuovo giudizio degli elettori sei anni fa, come per esempio il più impresentabile di tutti ovvero Nicola Adamo; tutti, invece, nessuno escluso, dal 2015 appunto, stanno ricevendo mensilmente un bel gruzzoletto, amorevolmente dispensato da Mamma Regione. Una bella consolazione, per i bocciati alle urne e per quelli che hanno deciso di seguire altri sentieri lontano dalla politica.

Sono 22, dunque, gli ex consiglieri regionali a cui due anni fa è stato riconosciuto l’assegno vitalizio per i loro anni passati a Palazzo Campanella. Chi più, chi meno, sono in tutto e per tutto “pensionati di lusso”, che – con puntualità svizzera (precisione sconosciuta in relazione a molti altri stipendi calabresi) – potranno godere del frutto del loro “duro lavoro” nelle stanze dei bottoni. Ma non saranno loro gli ultimi ex rappresentanti istituzionali a usufruire di questo speciale trattamento. Si era detto solennemente che da questo quinquennio in poi, i consiglieri regionali non avrebbero avuto più diritto a emolumenti post-mandato, cancellati da una legge approvata nella scorsa legislatura. Ma l’altra sera anche questa “solenne” promessa non è stata mantenuta,

Ecco chi sono (non in rigoroso ordine alfabetico) comunque i 22 soggetti ai quali lo stato continuerà ad elargire soldi a sbafo prima degli ultimi “campioni” che oggi siedono in Consiglio: Agazio Loiero, Nicola Adamo, Peppe Bova, Sandro Principe, Piero Amato, Mario Franchino, Luigi Fedele, Francesco Sulla, Giulio Serra, Ottavio Gaetano Bruni, Gesuele Vilasi, Giovanni Nucera, Candeloro Imbalzano, Damiano Guagliardi, Rosario Mirabelli, Emilio De Masi, Gianpaolo Chiappetta, Aurelio Chizzoniti, Pasquale Tripodi, Giuseppe Caputo e Francesco Pugliano.

LE CIFRE

Come nella vita “reale”, quella lontana dal Palazzo, non tutti gli assegni mensili sono uguali. L’entità del vitalizio dipende dal numero di anni che gli ex consiglieri hanno passato a Palazzo Campanella. I veterani guadagneranno di più, questa è la regola. Tra i pensionati d’oro (le cifre che troverete di seguito sono tutte al lordo) ci sono i decani del regionalismo calabrese. Su tutti l’ex presidente del Consiglio Peppe Bova e l’ex vicepresidente della giunta Nicola Adamo. Entrambi hanno sul groppone cinque legislature a testa; ed entrambi ogni mese percepiranno una cifra di tutto rispetto: 7.490,33 euro. Centesimi inclusi, che sono importanti.

Ma non bisogna per forza “lavorare” in Astronave per 25 anni di fila per ottenere lo stesso indennizzo. Riceveranno il medesimo trattamento previdenziale anche l’ex numero uno di Palazzo Campanella Gigi Fedele (4 legislature) e Giovanni Nucera (3). Un po’ meno consistente, ma si parla di poche centinaia di euro, il vitalizio di Pasquale Tripodi. Per lui la Regione farà partire ogni mese un bonifico di 7.265 euro. La giusta ricompensa per i suoi 15 anni nella massima assemblea regionale.

Ovviamente, i meno scafati, cioè quelli che lo scranno lo hanno detenuto per meno tempo, beneficeranno di emolumenti (solo un tantino) più scarsi. È il caso dell’ex capogruppo di Ncd Gianpaolo Chiappetta (6.175 euro dopo tre legislature) e di Damiano Guagliardi e Gesuele Vilasi (entrambi 6.366 euro dopo 10 anni in Consiglio).

Un gradino (economico) sotto e troviamo altre vecchie conoscenze della politica calabrese. C’è l’ex capogruppo del Pd e parlamentare Sandro Principe, l’ex vicepresidente del Consiglio Piero Amato e il già segretario questore Ciccio Sulla. Per loro la cifra è identica: 6.085 euro per due legislature. Tra i “pensionati” illustri è presente anche l’ex governatore, Agazio Loiero, che potrà placare l’amarezza per la sua sconfitta alle elezioni del 2010 con un emolumento superiore ai seimila euro al mese. A Giulio Serra, invece, i due lustri passati nell’Astronave gli hanno fatto maturare il diritto di ricevere 5.149 euro ogni 30 giorni.
E poi ci sono gli “sfortunati” che in Consiglio ci sono stati solo per una legislatura, peraltro ridotta dalla prematura decadenza del governatore Peppe Scopelliti. I servigi prestati alla Calabria garantiranno 3.745 euro mensili a Giuseppe Caputo, Mario Franchino, Franco Pugliano, Ottavio Bruni, Emilio De Masi e Candeloro Imbalzano. Uniche cifre dissonanti quelle di Rosario Mirabelli (2.808 euro per una legislatura) e Aurelio Chizzoniti (4.681 per due).

LA LEGGE

La norma che istituisce il vitalizio risaliva al ’96 (la numero 3) e garantiva l’assegno mensile ai consiglieri regionali cessati dal mandato «che abbiano compiuto 60 anni d’età e che abbiano corrisposto il contributo per un periodo di almeno cinque anni». Si obietterà: ma come hanno fatto i rappresentanti in carica solo durante la legislatura a guida Scopelliti a percepire la “pensione”, se il mandato è scaduto in anticipo? Hanno infatti totalizzato solo 4 anni, 7 mesi e 25 giorni, un periodo di tempo arrotondato a 5 anni per effetto della stessa norma del ’96. Come dire: il legislatore ha pensato pure ai casi di ritorno anticipato alle urne e ha voluto tutelare anche i consiglieri con minori “presenze”. Concetto che è stato poi esaltato dall’ultima “prodezza” dell’altra sera…

Naturalmente, tornando a due anni fa, non solo nessuno si fidava di  Giuseppe Giudiceandrea, meglio noto come il comunista col culo degli altri, che aveva avuto la brillante idea di trasformare i vitalizi in “pensioni”, ma la risposta migliore gli era stata data nelle urne il 26 gennaio: trombato alle Regionali! Eh sì, perché la gente ha capito, eccome se ha capito. Si trattava della solita “sceneggiata” per alzare il prezzo col suo partito ovvero il Pd, l’associazione a delinquere dei politici impresentabili. Perché in Calabria, come tutti sapete ormai, nulla è come appare. E così era nata la brillante idea di trasformare i vitalizi in “pensioni”. Come se i calabresi avessero l’anello al naso e non avessero capito. E poi, ancora non contenti, è uscita fuori la storia dei vitalizi per i consiglieri “a tempo” prima del prevedibilissimo fuggi fuggi generale che ci sarà con le inchieste della magistratura… Questo – per gli appassionati – l’elenco totale. Al quale andranno aggiunti i 30 “delinquenti” che ancora siedono su quelle schifose poltrone. 

Cognome Nome Vitalizio mensile lordo
ABRAMO SERGIO
ACCROGLIANÒ GIUSEPPE
ADAMO NICOLA
AIELLO PIETRO
ALGIERI ARMANDO
ALOI FORTUNATO
ALOISE GIUSEPPE
AMATO PIETRO
AMENDOLA FRANCESCO
ARAGONA DOMENICO
BAGARANI MASSIMO
BASILE DOMENICO ANTONIO
BASILE MADDALENA
BATTAGLIA DEMETRIO
BILARDI GIOVANNI
BORRELLO ANTONIO
BOVA DOMENICO F.SCO MARIA
BOVA GIUSEPPE
BRUNETTI MARIO
BRUNI OTTAVIO GAETANO
BRUNO PAOLO
CALIGIURI BATTISTA
CALIGIURI ENZO
CAMO GIUSEPPE
CAPORALE MARIA GRAZIA
CAPUTO GIUSEPPE
CARCI GRECO ERMANNA
CAVALIERE GUSTAVO
CENSORE BRUNO
CERSOSIMO DOMENICO
CHIAPPETTA GIANPAOLO
CHIARAVALLOTI GIUSEPPE
CHIARELLA EGIDIO
CHIEFFALLO LEOPOLDO
CHIRIANO ROSARIO
CHIZZONITI AURELIO
CIRILLO LUIGI
COVELLO FRANCESCO
CRISTOFARO GIUSEPPE
DE LUCA FRANCESCO
DE MASI EMILIO
DE RANGO RAFFAELE
DI NITTO ANIELLO
DIMA GIOVANNI
DONATO ANGELO
DONNICI BENIAMINO
FALCONE VINCENZO
FAVA ANTONINO
FEDELE LUIGI
FERAUDO MAURIZIO
FILIPPELLI NICODEMO
FITTANTE COSTANTINO
FRANCHINO MARIO
FRASCÀ CARMELA
FRENO FRANCESCA A.
FUDA PIETRO
FUNARO ERNESTO
GAGLIARDI MARIO ALBINO
GALLO DIONISIO
GARGANO NICOLA
GEMELLI VITALIANO
GIAMBORINO PIETRO
GUAGLIARDI DAMIANO
IACINO BATTISTA
IELACQUA OSCAR RENATO
IMBALZANO CANDELORO
INCARNATO LUIGI
INTRIERI MARIA EMILIA
LAGANÀ GUIDO
LAUDADIO FRANCESCO
LEONE GIANFRANCO
LO MORO DORIS
LOIERO AGAZIO
LUZZO GIOVANNI
MADEO EUGENIO
MAGARÒ SALVATORE
MAGNO MARIO
MAIOLO MARIO
MANTI LEONE
MATERA FRANCESCO
MEDURI LUIGI GIUSEPPE
MEDURI RENATO
MIRABELLI ROSARIO
MIRIGLIANI RAFFAELE
MISITI AURELIO SALVATORE
MISTORNI GIUSEPPE
MUNDO ANTONIO
NACCARATO PAOLO
NAPOLI GIUSEPPE
NISTICÒ GIUSEPPE D.
NUCERA GIOVANNI
OLIVO ROSARIO
PACENZA FRANCO
PACENZA SALVATORE CRISTINO
PAGLIUSO GINO
PAPPATERRA DOMENICO
PERFETTI PASQUALINO
PEZZIMENTI GIUSEPPE
PILIECI FRANCESCO
PIRILLI UMBERTO
PIRILLO MARIO
PISANO VINCENZO
PIZZINI ANTONIO
PRINCIPE SANDRO
PRIOLO STEFANO
PUGLIANO FRANCESCO
PUJIA CARMELO
RACCO LUCIANO
RANIELI MICHELE
RAPPOCCIO ANTONIO
REALE ITALO
RENDE PIETRO
RHODIO GUIDO
RIZZA DOMENICO
ROMANO CARRATELLI DOMENICO
SARRA ALBERTO
SCARPINO SERGIO
SCHIFINO UBALDO
SCULCO VINCENZO
SENATORE RAFFAELE
SERRA GIULIO
SPAZIANTE VINCENZO
SPRIZZI ANTONINO
STANCATO SERGIO
STILLITANI FRANCESCANTONIO
SULLA FRANCESCO
TAVELLA ROSA MARIA
TAVILLA FRANCESCO
TESORIERE OTTAVIO
TOMMASI DIEGO ANTONIO
TRAMONTANA SEBASTIANO
TRAVERSA MICHELE
TREMATERRA GINO
TRIPODI MICHELANGELO
TRIPODI PASQUALE MARIA
VAVALÀ DOMENICO
VECCHIO SALVATORE
VERALDI DONATO
VESCIO SALVATORE
VILASI GESUELE
ZAVETTIERI SAVERIO
ZITO ANTONIO
ZOCCALI SALVATORE
€ 2.845,45
€ 5.011,03
€ 7.490,33
€ 7.490,33
€ 4.697,85
€ 3.854,64
€ 3.975,09
€ 6.085,89
€ 4.818,30
€ 3.661,91
€ 2.136,05
€ 3.661,91
€ 3.854,64
€ 3.370,65
€ 3.183,39
€ 7.709,28
€ 3.661,91
€ 7.490,33
€ 3.854,64
€ 3.745,16
€ 5.950,60
€ 2.955,90
€ 3.469,17
€ 7.420,18
€ 3.276,44
€ 3.745,16
€ 2.890,98
€ 2.188,43
€ 4.892,12
€ 3.661,91
€ 6.175,78
€ 3.854,64
€ 5.963,12
€ 4.818,30
€ 6.417,98
€ 4.681,46
€ 2.890,98
€ 3.613,72
€ 4.697,85
€ 5.637,41
€ 3.745,16
€ 2.890,98
€ 4.336,48
€ 6.582,13
€ 7.709,28
€ 3.613,72
€ 3.214,52
€ 3.854,64
€ 7.490,33
€ 2.808,88
€ 3.854,64
€ 5.348,32
€ 3.745,16
€ 3.854,63
€ 1.945,27
€ 4.818,30
€ 4.697,85
€ 3.854,64
€ 5.324,22
€ 2.002,13
€ 3.854,64
€ 3.979,24
€ 6.366,78
€ 3.613,72
€ 2.890,98
€ 3.745,16
€ 4.336,47
€ 2.890,98
€ 7.709,23
€ 2.890,98
€ 3.469,17
€ 3.745,16
€ 6.085,89
€ 3.854,64
€ 2.890,98
€ 6.085,89
€ 3.557,91
€ 5.173,01
€ 4.697,85
€ 2.890,98
€ 6.552,89
€ 7.709,28
€ 2.808,87
€ 3.854,64
€ 3.793,93
€ 7.709,28
€ 5.704,87
€ 3.687,28
€ 2.919,21
€ 3.854,64
€ 7.490,33
€ 6.841,99
€ 7.208,48
€ 3.581,31
€ 7.131,08
€ 3.166,30
€ 7.420,18
€ 3.854,64
€ 3.854,64
€ 3.854,64
€ 7.505,31
€ 3.854,64
€ 3.661,91
€ 6.085,89
€ 2.890,98
€ 3.557,91
€ 5.300,13
€ 3.469,17
€ 3.083,72
€ 2.996,13
€ 2.890,98
€ 2.890,98
€ 6.263,79
€ 6.263,79
€ 7.709,28
€ 7.490,33
€ 7.709,28
€ 4.697,85
€ 3.854,64
€ 2.890,98
€ 5.149,60
€ 3.793,93
€ 4.697,85
€ 6.263,78
€ 6.734,23
€ 6.085,89
€ 5.324,23
€ 3.083,72
€ 2.986,68
€ 4.377,16
€ 5.011,03
€ 2.845,45
€ 4.366,83
€ 7.323,81
€ 7.265,62
€ 3.854,64
€ 3.854,64
€ 4.697,85
€ 3.083,72
€ 6.366,78
€ 3.854,64
€ 3.083,72
€ 2.890,98