Calabria, sangue sulle strade: da luglio ad oggi, 25 vite spezzate

L’estate del 2019 era appena passata agli annali come una delle più tragiche per il numero dei morti in incidenti stradali: sono state diciotto le vite spezzate, alle quali vanno adesso aggiunte quelle dell’autunno appena iniziato, che purtroppo continua a mietere vittime sulle strade calabresi. Dopo la tragedia di sabato a Rende, costata la vita a quattro giovani ragazzi cosentini, il conto delle vittime è salito addirittura a venticinque. Una mattanza senza precedenti. Da luglio ad ottobre un lunghissimo elenco di vite spezzate.

CROTONE, VINCENZO “CECE’” PERNA

Il lungo elenco delle tragedie inizia il 2 luglio con la scomparsa di Cecè Perna, crotonese stimato e benvoluto.

Vincenzo Perna, 41 anni, è deceduto a causa delle ferite riportate in un incidente avvenuto sulla statale 106 a pochi chilometri da casa sua. Perna stava rientrando a Crotone da Margherita dove era andato – come faceva spesso per la sua passione per il calcio – ai campetti per arbitrare una partita di calcio di un torneo amatoriale. Si trovava in sella al suo scooter quando è stato violentemente tamponato da un’Alfa Romeo. Sulla moto c’era anche il figlio di dieci anni che è rimasto ferito. Vincenzo Perna, conosciuto in città con il nomignolo di Cecè, ha avuto un passato da calciatore a Crotone soprattutto nelle squadre del quartiere di Fondo Gesù. Passato sportivo che coltivava ancora con una passione innata per il calcio e per la Juventus: lo si vedeva sempre in giro con divise o tute della squadra bianconera. La sua ironia e la sua simpatia lo avevano fatto diventare anche popolare sui social dove discuteva in una specie di ‘rubrica’ satirica con gli amici interisti del suo quartiere.

CROTONE, FRANCESCO FORTEFrancesco Forte, 22 anni di Crotone, è deceduto l’8 luglio in seguito ad un incidente stradale avvenuto sulla provinciale che collega Crotone a Scandale. È accaduto alle 17.15 sulla strada provinciale che si innesta sulla Ss 106 dalla rotatoria di Passovecchio. La sua moto si è scontrata con una Fiat Punto che procedeva in direzione della Statale. Lo scontro, avvenuto all’altezza di un gommista, ha fatto sbandare la moto che è finita in un fosso. Francesco Forte, il ragazzo di 22 anni che era alla guida, è morto sul colpo.

PAOLA, MARCELLO GUERRINI 

Il 21 luglio, altra giornata drammatica: due centauri hanno perso la vita a Paola e a Santa Maria del Cedro.

Tragico scontro nel primo pomeriggio lungo la Statale 107 Silana Crotonese, nel tratto di collegamento tra Cosenza e Paola, nel punto che precede le due gallerie, prima dell’ingresso nella galleria Fontanelle, tra un’auto che viaggiava in direzione Cosenza ed una moto di grossa cilindrata che procedeva in direzione Paola. Per cause in corso di accertamento i due veicoli si sono scontrati frontalmente. Ad avere la peggio, il centauro. Si tratta di un cosentino, Marcello Guerrini, 59 anni, che è deceduto poco dopo il tremendo impatto. Un impatto talmente forte da spezzare in due la moto. Nello schianto il mezzo è finito all’interno della galleria.Marcello Guerrini avrebbe compiuto 59 anni nel prossimo mese di novembre ma un terribile destino, che si è materializzato in un tragico incidente sulla Paola-Cosenza mentre guidava la sua amatissima moto, glielo ha impedito. Sono in tanti tra familiari, amici, colleghi e conoscenti che non riescono a darsi pace e ancora si chiedono se sia vero quanto è accaduto all’ingresso di quella maledetta galleria.

Marcello Guerrini era un uomo solare e socievole, benvoluto da tutti. Sono tante le testimonianze di affetto che stanno arrivando in queste ore tristi successive alla sua tragica morte. Marcello era cosentino e lavorava nel neonato Comune di Casali del Manco, e proveniva da quello di Trenta, che poi si è fuso con gli altri ovvero quelli di Spezzano Piccolo, Casole Bruzio, Pedace e Serra Pedace.Wladimiro Parise scrive: “… Non può essere vero: Casali del Manco, Trenta, la famiglia e tutti noi perdiamo una colonna, un grande lavoratore e una grandissima persona”. Ma il ricordo più accorato è quello dell’assessore ai Lavori Pubblici di Casali del Manco, Michele Rizzuti, con il quale Marcello Guerrini aveva un bel rapporto di amicizia e un vero e proprio “filo diretto”. Marcello infatti prestava servizio in uno dei settori più importanti della manutenzione: strade e verde pubblico; rete idrica; manutenzione edifici pubblici, edifici scolastici e illuminazione pubblica. Ed è chiaro che le richieste di intervento fossero tante.

Ecco il ricordo dell’assessore Rizzuti.

Io: “Pronto, Marcè…”
Lui: “Ciao Assessù…”
io: “C’è un problema!”
Lui: “ ‘un mi dì nente, staju arrivannu e jamu vidimu”
Che brutto scherzo che ci hai fatto Marcè… 

E ancora tante altre testimonianze: “… Una persona da ammirare, per il suo senso civico, del dovere. Un onesto lavoratore”. Che la terra ti sia lieve, ciao Marcello.

SANTA MARIA DEL CEDRO, ANTONIO MIRAGLIASoltanto poche ore prima si era registrato un altro tragico incidente a Santa Maria del Cedro, dove uno scooter di grossa cilindrata si è scontrato con una Fiat Punto. Il conducente della moto, il 58enne Antonio Miraglia, è stato trasportato in elisoccorso verso l’ospedale di Cosenza dove è morto qualche ora dopo.

MAIDA, BRUNO DE SANDO

Maida – Incidente mortale, la mattina del 2 agosto, sulla strada provinciale 162 che porta a Maida. Una moto Ducati si è scontrata, per cause in corso di accertamento, con una Fiat Punto. A perdere tragicamente la vita, un giovane di 28 anni, Bruno De Sando, di San Pietro a Maida, che era alla guida della motocicletta. La moto Ducati, di grossa cilindrata, proveniva da Maida con direzione di marcia Lamezia Terme e si è scontrata con la Fiat Punto che sopraggiungeva dalla direzione opposta e si apprestava a entrare in Pian delle Forche. Sul posto sono subito giunti i soccorsi ma per il giovane non c’è stato niente da fare.

Sindaco di San Pietro a Maida: “È tempo di stringerci tutti al fianco della famiglia”Così il sindaco Domenico Giampà in un post su Facebook, appresa la notizia della morte del giovane di San Pietro a Maida: “La vita ci riserva dei dispiaceri che mai ci aspettiamo. La tragica notizia dell’incidente, in cui ha perso la vita il nostro concittadino Bruno De Sando, ci sconvolge. Abbiamo deciso immediatamente di rinviare la notte verde prevista per stasera e tutti gli eventi ad essa connessi. È tempo di stringerci tutti al fianco della famiglia di Bruno, è tempo del silenzio, della preghiera, di essere una grande comunità unita”.

LONGOBUCCO, SERAFINO CURCIO E SALVATORE PERRI

Longobucco è ancora piegata in due dal dolore e dalla profonda commozione per la tragedia della strada del 6 agosto costata la vita a due operai che stavano tornando a casa dopo aver lavorato in un cantiere edile a Cosenza. Erano in sei su quell’auto, tutti di Longobucco, ed erano universalmente stimati come persone perbene e lavoratori seri, ormai con una certa esperienza. Per Serafino Curcio, 53 anni e per Salvatore Perri, di 48, non c’è stato niente da fare: Salvatore è morto sul colpo, subito dopo il tragico volo nella scarpata della Fossiata, Serafino appena arrivato all’ospedale di Cosenza con l’elisoccorso nonostante i disperati tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118. Una tragedia incredibile, che ha scosso profondamente tutta la comunità longobucchese. E’ stata proclamata una giornata di lutto cittadino e il sindaco ha sospeso e annullato tutte le manifestazioni estive in programma nel paese.Gli altri quattro feriti sono tutti fuori pericolo. Francesco Simari e Agostino Perri sono stati dimessi dall’ospedale e sono tornati a casa mentre Giuseppe Capristo e Serafino Perri sono ancora all’Annunziata ma ormai il peggio è passato. C’erano serie preoccupazioni per le condizioni di Giuseppe, che erano sembrate molto critiche dopo il tragico impatto ma per fortuna l’impegno dei medici e la buona sorte gli hanno salvato la vita.

Il dramma della famiglia Perri, in particolare, ha commosso profondamente tutta Longobucco. In quella maledetta macchina c’erano a bordo tre fratelli: alla guida dell’auto c’era Agostino mentre Salvatore e Serafino Curcio stavano seduti nei sedili posteriori, insieme a Giuseppe e a Serafino Perri, e purtroppo sono stati quelli che hanno avuto la peggio nel tragico volo dentro la scarpata. La dinamica dell’incidente non ha altra spiegazione se non quella della tragica fatalità. L’auto, una Turan Volkswagen che somiglia molto alla Fiat Multipla, dopo avere sbandato in un rettilineo, è andata ad impattare violentemente contro l’unico pino presente nella zona; l’impatto ha avuto l’effetto di far ribaltare la vettura, che a quel punto senza più controllo, è precipitata nel canalone profondo due metri. Un incidente terribile, forse anche irripetibile per l’incredibile dinamica che l’ha determinato. Adesso i longobucchesi dovranno essere forti e bravi nel far superare ai quattro sopravvissuti il trauma di quel maledetto pomeriggio ma si tratta di gente generosa e di cuore e siamo sicuri che ci riusciranno. Nel ricordo indelebile del sacrificio di Salvatore e Serafino, due operai seri e perbene.

Tra l’11 e il 12 agosto è andata in scena una vera e propria mattanza: quattro incidenti e cinque morti. Due di questi sono accaduti nel territorio di Montalto e sono costati la vita a tre persone; gli altri due a Colosimi e a Guardia Piemontese. 

COLOSIMI, GIUSEPPE CHINELLIIl primo incidente è avvenuto la sera dell’11 agosto in uno scontro frontale tra due auto avvenuto in prossimità del bivio della strada provinviale 616 in località Coraci, una frazione di Colosimi, paese del Savuto Cosentino. Il bilancio è di un morto e altre cinque persone rimaste ferite. A perdere la vita un 30enne di Soveria Mannelli, Giuseppe Chinelli. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 per prestare i soccorsi necessari e i carabinieri di Rogliano per i rilevamenti del caso.

MONTALTO, MARCO CALDERARO 

Altro incidente all’alba. In questo caso a restare ucciso un ventenne, che ha perso la vita nell’area dello svincolo autostradale di Montalto. Marco Calderaro, calciatore dilettante, protagonista nella stagione scorsa della promozione della Morrone Cosenza in Eccellenza, per cause da accertare, ha perso il controllo dell’auto che è finita contro il guardrail. Il ragazzo era atteso a Sant’Agata d’Esaro per firmare con la locale squadra di calcio per la prossima stagione. Aveva appuntamento per firmare col Real S. Agata in Promozione, perché aveva già dato la sua parola, ma il tragico destino lo ha impedito, per questo la società del presidente Stefano Quintieri si associa al dolore dei familiari e di quanti lo conoscevano in ambito calcistico perché era una giovane promessa.Gli ambienti sportivi di Cosenza e provincia sono rimasti letteralmente sgomenti dopo la tragica notizia arrivata in mattinata. Marco Calderaro, giovane calciatore di 20 anni, è morto in un terribile incidente stradale all’altezza dello svincolo autostradale di Montalto avvenuto all’alba. Ha perso il controllo dell’auto che guidava e sulla quale viaggiava da solo e si è schiantato contro il guardrail. Incredibile.

Per noi giornalisti cosentini, il nome di Marco Calderaro era conosciuto da tempo nonostante la giovane età. Classe 1999, era cresciuto nel Centro Sportivo Marca, la scuola calcio di Gigi Marulla e Andrea Cariola. Sotto la guida di Gigi Marulla aveva mosso i primi passi da calciatore e ottenuto i primi successi nelle categorie dei Pulcini e degli Esordienti prima di arrivare ai Giovanissimi. Era stato proprio il compianto Gigi Marulla nel 2012 a portarlo a Crotone per il provino con il club pitagorico e Marco Calderaro era stato subito tesserato dal presidente Vrenna giocando con la maglia rossoblù ancora tra i Giovanissimi e poi con gli Allievi e l’Under 17 esordendo anche nel prestigioso Campionato Primavera.

Marco Calderaro era un attaccante esplosivo, dotato di grandi qualità atletiche e tecniche, che lo avevano imposto all’attenzione generale della leva calcistica della classe ’99. Gli piaceva partire in progressione, grazie al suo fisico aitante e segnava gol bellissimi, naturalmente anche e soprattutto di testa. Era anche molto altruista e creava tanti spazi per i compagni di reparto e di centrocampo, facendo “salire” la squadra, come si dice in gergo.Con il Crotone, tuttavia, non aveva trovato spazio e consacrazione e allora, nel 2018, aveva disputato la prima parte di stagione in Emilia Romagna, al Felinonel torneo di Eccellenza. Poi, a gennaio 2019, era approdato alla Morrone Cosenza e aveva dato un importante contributo alla bellissima cavalcata della squadra granata allenata da mister Stranges verso la promozione nel Campionato d’Eccellenza. Non era stato confermato e stava per dire sì al Real Sant’Agata, squadra emergente ed ambiziosa nel torneo di Promozione, proprio oggi avrebbe detto sì al presidente ma un terribile destino gliel’ha impedito. Alla famiglia di Marco giungano le più sentite condoglianze di Iacchite’.

IL RICORDO DEL CROTONE

Il presidente Gianni Vrenna, il direttore generale Raffaele Vrenna e tutto il Football Club Crotone, profondamente addolorati dalla tragica notizia, si stringono con affetto attorno ai familiari del giovane Marco Calderaro, scomparso ad appena 20 anni. Marco ha fatto tutta la trafila nel nostro settore giovanile fino alla Primavera. Attualmente giocava con la Morrone. Sempre sorridente, durante la permanenza a Crotone seppe conquistare l’affetto e la simpatia di tutti, dai compagni ai dirigenti. Ciao, Marco!

IL RICORDO DELLA MORRONEUn terribile incidente stradale ha portato via Marco Calderaro, protagonista della promozione in Eccellenza. Ti vogliamo ricordare così. Forte, sorridente e con quel volto da angelo biondo. In questi momenti non ci sono parole. C’è solo sconforto, sgomento ed inconsolabile dolore. Non riusciamo a farcene una ragione e mai ce la faremo. Tutti i nostri pensieri e preghiere vanno ai familiari e agli amici. Ciao Marco, gigante buono. RIP“.

MONTALTO, GIUSEPPE IANNUZZI E ANDREA

L’altro drammatico incidente a Montalto, è avvenuto nel tardo pomeriggio del 12 agosto ed è costato la vita a due persone.

Si è trattato di un terrificante scontro tra un’auto e una motocicletta, avvenuto sulla strada che collega le località montane di Parantoro e di Vaccarizzo. Hanno perso la vita le due persone a bordo della moto. Giuseppe Iannuzzi, 39 anni, militare della Marina, padre di due figli in tenera età, esponente molto conosciuto della Pro Loco, è morto sul colpo; la persona che viaggiava insieme a lui, un albanese di nome Andrea, è deceduta poco dopo il trasporto in elisoccorso all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Secondo quanto si è appreso, i due mezzi si sono scontrati frontalmente per cause in corso di accertamento.Il sindaco di Montalto Pietro Caracciolo, ricordando anche la tragedia avvenuta all’alba nella quale aveva perso la vita il giovane calciatore ventenne Marco Calderaro, originario di Tavernaha proclamato il lutto cittadino e la sospensione di tutte le manifestazioni a Montalto fino a Ferragosto. “Oggi è un giorno molto triste per la nostra città – ha scritto il primo cittadino -. Due giovani vite montaltesi spezzate da due terribili incidenti stradali. L’amministrazione comunale di Montalto, nello stringersi al cordoglio delle famiglie addolorate e degli amici di questi sfortunati ragazzi, decreta per la giornata di domani lutto cittadino e sospende tutte le festività programmate fino alla data di Ferragosto“.

GUARDIA, MANUEL CESTALa mattina del 12 agosto un altro incidente mortale sulla strada che collega Guardia Piemontese e Fagnano Castello ha spezzato la vita del giovane centauro 25enne novarese Manuel Cesta, in vacanza in Calabria. Un terribile scontro frontale tra la sua moto, una Kawasaki Versys 1000 e una Renault Clio che sopraggiungeva nel senso opposto condotta da I. S., una appena diciottenne di Fagnano Castello. Dopo decine di minuti di lunga e interminabile attesa, il giovane, gravemente ferito, è stato elitrasportato presso l’ospedale civile di Cosenza, dove però poco dopo il suo cuore ha cessato di battere.

TREBISACCE, IULIAN IULIESCUNon c’è stato niente da fare per salvare la vita a Iulian Iuliescu, il quarantanovenne d’origine romena che ha perso la vita, il 14 agosto, verso le 21,45, in contrada Rovitti, sulla Statale 106, nel Comune di Trebisacce, nelle vicinanze dello Stadio comunale.

Il bilancio del sinistro è di un morto e cinque feriti. Le due auto, una Bmw X5 bianca sulla quale viaggiavano cinque persone residenti nel catanzarese, e l’Alfa Romeo 156 station wagon di colore blu, sulla quale viaggiava il quarantanovenne d’origine romena, per cause che sono in via d’accertamento da parte degli agenti della Polizia stradale di Trebisacce diretti dal comandante del compartimento di Rossano Giovanni Matalone, presente sul posto, sono entrate in collisione in modo presumibilmente frontale. L’impatto ha provocato il ribaltamento della Bmw che dopo essere finita sul guard rail s’è adagiata sul fianco destro. Le cinque persone a bordo sono state medicate sul posto dal personale del 118 e dopo sono state trasferite nel pronto soccorso dell’ospedale “Guido Chidichimo” della cittadina dell’Alto Ionio cosentino.

CROTONE, VINCENZO DIMA

CROTONE – Un giovane di 31 anni, Vincenzo Dima di Crotone è deceduto a causa di un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio del 16 agosto. L’uomo era a bordo della sua moto Honda Hornet quando, per cause in corso di accertamento, si è scontrato con una vettura, una Fiat Multipla guidata da un uomo di Crotone. Lo scontro è avvenuto sulla ex ss 106  strada ora di competenza della Provincia di Crotone all’altezza del centro commerciale Akropolis.Si è trattato di uno scontro frontale sulle cui cause indaga la Polizia Stradale di Crotone. Sul posto sono giunti i sanitari del Suem 118 che hanno trasportato Dima in gravissime condizioni al Pronto soccorso. Il 31enne, che di professione faceva il meccanico, però è spirato a causa delle gravi lesioni riportate nello scontro. Sul posto anche i vigili del fuoco che hanno provveduto a mettere in sicurezza i mezzi coinvolti nell’incidente.

Quello del 16 agosto è il terzo incidente in poco più di un mese nel quale ha perso la vita un motociclista. Tutti incidente accaduti nella zona industriale. Il 2 luglio scorso sulla statale 106, all’altezza della ex Pertusola, è deceduto Cecè Perna; una settimana dopo era morto, sulla provinciale che porta a Scandale, Francesco Forte. Fonte: Il Crotonese

BISIGNANO, NADIA MOLINOUn altro incidente mortale di questa terribile estate è avvenuto il 27 agosto a Bisignano all’ormai noto incrocio di contrada Sellitte, meglio conosciuto come “incrocio della morte”. Siamo sulla Sp 234, il tratto è quello che passa per contrada Sellitte per arrivare fino al bivio di Luzzi. Per cause in corso di accertamento, una macchina si è schiantata contro un muro di recinzione. La donna che era al volante è morta poco dopo l’arrivo in ospedale. Dai primi rilievi, Nadia Molino, 51 anni, non avrebbe accennato alcuna frenata, andando a schiantarsi con la sua Golf blu dall’altra parte della carreggiata, proprio di fianco alla lapide che ricordava un’altra vittima di quella strada.

8 settembre, CONDOFURI: DOMENICO SPINELLACondofuri (Reggio Calabria). Uno scontro violento sulla statale ionica 106, all’ingresso di Condofuri, in direzione sud. Non ce l’ha fatta uno dei tre occupanti delle due utilitarie finite una contro l’altra, una Panda e una Matiz. Nonostante il tempestivo arrivo dei soccorsi è il trasporto d’urgenza agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, una delle tre persone coinvolte è spirata poco dopo il ricovero.
La vittima si chiamava Domenico Spinella. Era nato 24 anni fa a Melito Porto Salvo, ma risiedeva a Condofuri. Sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Melito Porto Salvo a estrarre le persone dagli abitacoli delle due vetture, una delle quali – a causa dell’urto – si è capovolta, prima di arrestare la propria corsa sull’asfalto.

16 settembre, CATANZARO: ANTONIO CERULLOUn giovane catanzarese di 25 anni, Antonio Cerullo, è deceduto in un incidente stradale sulla statale 106 nel quartiere Germaneto di Catanzaro. Il ragazzo era alla guida di una moto quando per cause in corso di accertamento ha urtato un furgone.
Il giovane centauro ha perso il controllo del mezzo ed è impattato sull’asfalto. I sanitari giunti sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso del giovane.

17 settembre, BRANCALEONR: KNUT ALSAKERBrancaleone (Reggio Calabria). Altro incidente mortale sulla statale ionica 106. Ancora una volta teatro dell’ennesimo dramma è il tratto reggino. Qualche chilometro più a nord del punto in cui lo scorso 7 settembre perdeva la vita il giovane 24enne di Condofuri, Domenico Spinella.
Lo scontro, stavolta, è stato fatale per un uomo, cittadino straniero, Knut Alsaker, 74 anni di nazionalità norvegese che si trovava alla guida di una Fiat 500 risultata essere stata presa a noleggio. Il fatto è accaduto lungo il rettilineo di contrada Caldara, non nuovo – in passato – ad incidenti anche dall’esito mortale. La piccola utilitaria alla cui guida c’era la vittima, per cause in corso d’accertamento, è andata a impattare contro un pulmino Ducato di colore bianco.
Per l’uomo, un turista in vacanza in zona, non c’è stato nulla da fare.

26 settembre, PAOLA: OTTAVIO PROVENZANO

E’ di un morto e un ferito il bilancio di un incidente sulla strada statale 18 “Tirrena Inferiore” al km 321,200, in territorio comunale di Paola, in contrada Deuda, tra Paola e San Lucido. Per cause in corso di accertamento, un’auto – una Fiat Punto – e un mezzo pesante – un furgone – si sono scontrati frontalmente e, nel sinistro, una persona è rimasta ferita e un’altra ha perso la vita. La vittima è Ottavio Provenzano di Amantea, 48 anni, che guidava l’auto. Andrea Di Ciccio, 35 anni, che viaggiava a bordo dell’auto, è rimasto ferito ed è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Paola.

27 settembre, SANGINETO: MARCO DE ALOEAncora un grave incidente stradale sulla statale 18. Nei pressi del bivio di Sangineto, al chilometro 286 della Ss 18, che ricade appunto nel territorio del Comune di Sangineto, per cause in corso di accertamento, un’auto si è scontrata frontalmente contro un pullman di linea della ditta Preite. Secondo le informazioni che arrivano dal luogo dell’incidente, e che purtroppo hanno trovato riscontro, l’uomo che guidava l’auto è morto sul colpo e a nulla sono serviti i soccorsi, mentre il conducente del pullman è rimasto gravemente ferito ed è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Secondo quanto si apprende, per fortuna i passeggeri del pullman sono rimasti illesi. Nel tragico scontro ha perso la vita Marco De Aloe, 48 anni, di Cittadella del Capo/Bonifati. La vittima era un insegnante di educazione fisica, benvoluto e stimato da tutti.

4 ottobre, ROMBIOLO: PIETRO CASTAGNA

Un uomo di 55 anni, Pietro Castagna, residente nella frazione Presinaci di Rombiolo, e’ morto sul colpo in un incidente stradale avvenuto tra San Calogero e Rombiolo. L’uomo, che era alla guida della sua moto, per cause in corso di accertamento ha perso il controllo del mezzo andando a impattare contro un muro.

6 ottobre, RENDE: ALESSANDRO ALGIERI, FEDERICO ERNESTO LENTINI, MARIO CHIAPPETTA, PAOLO IANTORNO