Calabria, sanità allo sbando. Gratteri: “Bisogna agire senza cercare il consenso per fare delle scelte”

Catanzaro – La condizione della sanità calabrese, con un debito senza controllo, si affronta “senza cercare il consenso per fare delle scelte” altrimenti “non andiamo da nessuna parte”, consapevoli che “il problema della spesa non sono le assunzioni di infermieri e operatori, ma le fatture pagate due o tre volte”. Lo ha affermato il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel corso della trasmissione televisiva “Articolo 21”. Rispondendo ad una domanda, Gratteri ha spiegato che per affrontare la situazione debitoria occorre seguire una linea ben precisa: “Devo sapere quant’è il debito, capire dove sono state le emorragie per arrivare a questo debito, quindi eliminare tutto questo senza guardare in faccia nessuno. A quel punto possiamo andare nelle università da Roma in su per cercare i figli di nessuno che sono emigrati e che oggi sono luminari di nicchie di specializzazione e dove va gente di tutta Italia per curarsi, ma che in Calabria non hanno potuto fare nemmeno i concorsi”. Secondo Gratteri, dunque, “se prima resetto tutto e riesco a capire perché si è arrivati a quel punto, quindi essere conseguenziale, spiego all’opinione pubblica e agli addetti ai lavori che abbiamo un quadro chiaro”.