Calabria, sanità e affari. Chi è Narciso Mostarda, l’ultimo boiardo che Zingaretti e compari vogliono rifilarci

Mostarda è quello vicino a Zingaretti con occhiali e capelli lunghi

La vicenda del commissario della sanità calabrese sta assumendo ormai contorni gritteschi. Il governo, come ormai hanno capito tutti, prende e perde tempo per non allargare una spaccatura che nella maggioranza si è già consumata da settimane. Pare che l’indicazione del governo e del Consiglio dei Ministri, anche se ancora non c’è l’ufficialità nonostante gli annunci di media di regime importanti come Repubblica e Corsera, conduca a un tale che si chiama Narciso Mostarda, medico laziale di lungo corso, e attuale direttore generale dell’Asl Roma 6. Del resto, già tra il 14 e il 15 novembre era lui il profilo scelto da Palazzo Chigi (gradito soprattutto al Pd e a LeU) per uscire dallo stallo di un’indicazione – quella di Zuccatelli – indigesta alla stragrande maggioranza del M5S e di una soluzione – quella del fondatore di Emergency Gino Strada – che era gradita ai grillini ma non è stata presa in considerazione dal Pd.

Narciso Mostarda, 58 anni, è laureato in medicina con specializzazione in neuropsichiatria infantile e management, e ha prestato servizio in qualità di dirigente psichiatra alla Asl Rm/C e alla Asl di Frosinone. Nel 2009, tanto per capire meglio a quali ordini risponde, è stato assessore del Pd proprio nel Comune di Frosinone. E’ stato nominato direttore generale della Asl H, la numero 6, di Roma, nel 2016. La VII Commissione regionale all’epoca aveva approvato a maggioranza la proposta del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti di nominarlo direttore generale della Asl di cui era già direttore sanitario, al fianco di Fabrizio D’Alba. L’ex direttore generale D’Alba, a cui era stato dato anche l’incarico di “soggetto attuatore” per la realizzazione dell’ospedale dei Castelli Romani, si è poi spostato al timone del San Camillo, altro celebre ospedale romano.

Mostarda era stato nominato, dunque, proprio per mettere su questo fantasmagorico “nuovo” ospedale dei Castelli Romani, che i romani chiamano Noc. Il territorio dell’Asl H o numero 6 va infatti dai Castelli Romani al litorale Anzio/Nettuno e il Mostarda di cui sopra è l’artefice principale di questo ospedale dei Castelli Romani che si è rivelato un gran fallimento, una classica “cattedrale nel deserto”, che non ha certo cambiato le sorti della sanità romana. Inaugurato in pompa magna alla presenza del pessimo presidente della Regione Lazio nonché numero uno del Pd Nicola Zingaretti, è costato addirittura 120 milioni di euro ed è ancora operativo a metà, a testimonianza della sua inutilità, se non per soddisfare gli appetiti dei soliti amici degli amici. In perfetto stile Pd. Insomma, Mostarda è un altro boiardo di partito alla Zuccatelli che vorrebbero rifilarci per continuare a sguazzare insieme ai loro affiliati, ovvero i boss della sanità privata calabrese.

Narciso Mostarda altri non è che un fedelissimo del senatore Astorre del Pd, che a sua volta è fedelissimo del pessimo Zingaretti di cui sopra. La Asl numero 6 di Roma inoltre, come da scontatissimo copione, è assolutamente disastrata esattamente quanto le Asp calabresi. Pertanto Mostarda è l’ennesimo boiardo di questa grande associazione a delinquere che è il Pd. 

Il viceministro Sileri in una prima fase aveva dovuto prendere atto della sostanziale contrarietà dei parlamentari pentastellati all’ipotesi Mostarda. Nel corso del confronto del 14 novembre sera (o call come dicono quelli bravi) non sarebbero mancati momenti di tensione, con esponenti come Nicola Morra tornati alla carica sulla necessità di puntare su una personalità come Strada. Ma col passare dei giorni e con lo scandalo che ha travolto lo stesso Morra, è evidente che gli equilibri sono cambiati. Ma prima di ogni ulteriore commento sarà bene attendere l’ufficialità. Non si sa mai.