Calabria, sanità (sempre più) “mafiosa”: la carica dei… 201 Commissari impresentabili

La carica dei… 201

Tanti sono gli aspiranti alla nomina a Commissario delle Aziende Sanitarie calabresi: dal veterinario che ha gestito solo i cani randagi al plurinquisito e già arrestato ex Commissario USL

Da un elenco assolutamente provvisorio, trapelato dagli uffici del Dipartimento Salute della Regione Calabria, sarebbero 201 le domande degli aspiranti alla poltrona di Commissario dell’ASP di Cosenza, dell’ASP di Vibo Valentia, dell’Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, del Pugliese Ciaccio e della Mater Domini di Catanzaro.

Nell’elenco spiccano i nomi di “vecchie” se non addirittura “mummificate” conoscenze della disastrata sanità calabrese posti accanto ad improbabili “manager” di canidi vaganti (così pare che tecnicamente vengano attualmente definiti i cani randagi)… Per fare immediatamente chiarezza su quanto affermato, di seguito si segnalano alcuni dei nominativi e relativi “profili” presenti nell’elenco.

Franco Lucio Petramala, evidentemente uscito dal sarcofago a 79 anni, a suo tempo posto agli arresti dall’Autorità Giudiziaria (insieme al suo compare del tempo, un giovane Mario Occhiuto), giusto nello svolgimento delle funzioni di Commissario dell’ex USL di Cosenza, e poi beneficiario di una provvidenziale prescrizione (sempre insieme al suo compare…). Tiziana Bonofiglio, veterinaria dell’ASP di Cosenza, incaricata di curare le problematiche del randagismo in provincia e già referente per la Calabria delle “Città degli animali” (!?), e, sempre in tema di medicina veterinaria, Antonio Gianni, veterinario appunto, da sempre presso l’Organismo di Valutazione dell’ASP di Cosenza, inserito assieme a Franco Laviola, Direttore dell’Ufficio Anticorruzione (!), addirittura nell’Elenco Nazionale dei Direttori Generali formulato dal Ministero della Sanità, nonostante abbiano ciascuno alle proprie dirette dipendenze soltanto 3 (TRE!) impiegati (alla faccia dei controlli tanto decantati dalla ex ministro Grillo circa le “eventuali” dichiarazioni mendaci relative ai requisiti necessari per essere inseriti nell’elenco nazionale).E ancora Antonio Scalzo, Maria Bernardi e Pietro Luigi Brisinda, tutti e tre esclusi per mancanza di requisiti (!) dal recentissimo elenco degli idonei all’incarico di Direttore Sanitario stilato dal Dipartimento Salute della Regione Calabria previa selezione dei candidati per titoli e colloquio (!), Gianfranco Calderaro, medico dell’ASP di Cosenza, già componente di equipaggio di ambulanza del 118, facente parte da anni della schiera dei “distaccati” in Regione grazie non si sa (!) a quali competenze, Giovanni Lauricella, Remigio Magnelli, alias Fra’ Remigio da Varagine e Luigi Bruno, tutti e tre “complici” dell’ex direttore generale Raffaele Mauro in ordine alla disastrosa situazione economico-patrimoniale in cui versa l’ASP di Cosenza, Elga Rizzo, già direttore amministrativo dell’ASP di Catanzaro recentemente sciolta per mafia (!), Francesco Di Leone, Angela Riccetti e Antonio Graziano, tutti e tre nominati da Raffaele Mauro Direttori di Distretto senza che fosse stata svolta la prevista procedura selettiva, Salvatore De Paola, probabilmente l’unico dirigente pubblico ad essere riuscito a farsi condannare dalla Corte dei Conti non già per aver sperperato danaro pubblico quanto per non averlo speso (!) vanificando così una importante campagna di prevenzione, Giuseppe Lavitola, medico transfugo dall’Azienda Ospedaliera che “vanta” un’esperienza di gestione in Amministrazione Sanitaria pari se non inferiore a quella attribuibile a Robinson Crusoe protagonista del famoso romanzo di Daniel Defoe…

Elga Rizzo

Si potrebbe continuare così quasi per l’intero elenco dal quale emerge peraltro non solo l’irritante arroganza di determinati “personaggi” ma anche l’assoluta mancanza della minima cognizione del ruolo che evidentemente si pretende di saper svolgere. La “palla” adesso passa al Commissario al Piano di Rientro Generale Cotticelli il quale, attingendo dal suddetto elenco (!), avrà l’arduo compito di proporre al Ministro della Salute Roberto Speranza i nominativi a cui attribuire l’incarico di Commissario Straordinario previa condivisione o meno con il presidente Oliverio: tutti tranquilli quindi, le nostre Aziende Sanitarie a breve avranno i propri “manager”… al peggio non c’è mai limite!