Calabria, trasporti e massomafia. La sai l’ultima di Posteraro? È (anche) segretario “particolare” della compagna di Robertino

Non finisce il racconto della sciagura che si è abbattuta sulla storica Società Ferrovie della Calabria.
Abbiamo già scritto dell’Amministratore unico Ernesto Ferraro che si è auto assunto come Direttore Generale nelle Ferrovie della Calabria tramite una cessione di contratto (https://www.iacchite.blog/ferrovie-della-calabria-ferraro-e-la-cessione-del-contratto-amaco-decisa-da-lui-stesso-alla-modica-cifra-di-140mila-euro-allanno/).

Oggi parliamo dell’altro eroe e cioè del dottore Paolo Posteraro in arte Coca-Cola per la sua straordinaria propensione alle “bollicine”. Così lo chiamavano in Amaco. A volte anche troncando la “cola”, ma tant’è.
Il frizzante manager, appunto, dopo aver fatto fallire l’Amaco in combutta con il sodale e fratello (di loggia) Ferraro, ha trovato il suo bel paracadute dapprima in Ferrovie della Calabria quale consulente dell’Amministratore unico ma i soldi da lucrare erano pochi per il suo altissimo tenore di vita e quindi è approdato trionfalmente nella segreteria della sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano, attuale compagna di Robertino Occhiuto. Addirittura come segretario “particolare”… 

Tutto nella cerchia familiare insomma, dal momento che anche le pietre sanno che Posteraro ha buttato oltre 2 milioni e mezzi dei soldi del padre nella vigna (intesa proprio come azienda vinicola) che Occhiuto ha tenuto in mano per qualche anno per evitare che si dicesse di lui che non ha… un mestiere ed è solo quello che è: un parassita sociale.

Dunque, Paolo Posteraro, nonostante le altissime possibilità che ci sia incompatibilità, continua a rivestire entrambi gli incarichi senza che nessuno apra bocca.
Purtroppo succede che anche su questo la responsabile anticorruzione di Ferrovie della Calabria dott.ssa Rosellina Di Pinto (asservita anche lei al potere della cupola manageriale solo per un misero avanzamento di parametro 250), insieme al Comitato di sorveglianza, continuano a sonnecchiare.

Paolo Posteraro

E così capita che dobbiamo anche “sopportare” che la signora Siracusano tagli il nastro delle terrazze del liceo di Cosenza sotto gli occhi compiaciuti addirittura dell’ormai ex procuratore Gratteri, che naturalmente in questi sette anni di permanenza a Catanzaro s’ha vivutu l’acqua du Zumbu, come diciamo a Cusenza…

Così pure l’opposizione in Regione Calabria che, qualora esistesse, avrebbe dovuto, come minimo, proporre una interrogazioni in Consiglio regionale per accertare se quanto pubblicato riguardo la gestione della Ferrovie della Calabria risulta essere veritiero.
Nulla di tutto questo per il semplice motivo che sia la dott.ssa Rosellina Di Pinto, sia i membri del Comitato di sorveglianza e i poco onorevoli Consiglieri di opposizione, hanno anche loro famiglia. Specialmente quel buffone di Mimmo Bevacqua che “abbaia” spesso per contratto ma naturalmente non morde mai… è innocuo insomma tanto per essere più chiari.

Ovviamente tralasciamo il sindacato – e qui ci viene da piangere -, il cui silenzio è stato abbondantemente ripagato con promozioni, scambi di aziende come con la Cgil di “zio Pino Rota” e forse con qualche assunzione nonostante qualche sigla abbia provato a distinguersi ma che su queste cose anche lei contempla il religioso silenzio come strategia.
Non sia mai mettersi contro il grumo di potere al comando della Regione Calabria, il prezzo da pagare potrebbe essere salato. Così vanno le cose nel verminaio della Cittadella avrebbe detto il vecchio Mancini.