Calabria Verde, chi protegge Furgiuele il faccendiere? E la Forestale chiede lumi sugli imboscati

A Calabria Verde c’è grande movimento. Sembra quasi che ogni dirigente ed ogni dipendente si stia “posizionando” in attesa delle decisioni della magistratura. Perché a Calabria Verde non c’è dirigente che non sia “interessato” in qualche modo all’operato di magistrati che ogni giorno vengono pressati e “tempestati” di documenti quantomeno compromettenti.

In realtà, non si capisce ancora bene come faccia la Regione a mantenere nel ruolo di direttore generale questo Paolo Furgiuele, che ne combina di tutti i colori e ancora non viene cacciato a calci nel sedere. E’ del tutto evidente che tiene per le palle tutti i politici che contano ma questa situazione di equilibrio (chiamiamola così) non durerà certo per sempre.

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La sensazione è che Furgiuele sia tutelato da tutti i traffici che ha fatto per favorire il suo amico napoletano Luigi Matacena, che ha vinto appalti per milioni e aveva ricevuto un bando “cucito” su misura per papparsi anche il mega appalto da 32 milioni per la Protezione Civile. E’ questa la notizia che i giornali di regime ancora “coprono” e che crea grandissimo imbarazzo a politici influenti come Marco Minniti.

Furgiuele si fa forte di questo e tira avanti con facciatosta e sfacciataggine.

Ieri l’amico di Matacena e di Madame Fifì ha convocato una riunione nella sala della forestazione (mai successo prima) alla presenza di dirigenti come Arlia, Zurzolo ed Errigo e addirittura di una ventina di dipendenti. Si è parlato della rendicontazione dei famosi 102 milioni incassati da Calabria Verde, che, a quanto pare, ha dichiarato il falso sul loro utilizzo.

Furgiuele, che, con decenza parlando, ha la faccia come il culo, ha preso la parola con il suo fastidiosissimo accento partenopeo per far sentire a tutti che i problemi sono da imputare in toto al “capro espiatorio” ovvero il dirigente Allevato e naturalmente alla Regione. Lui, l’amico dei servizi segreti e dei potenti, no, lui non c’entra niente…

Paolo Furgiuele
Paolo Furgiuele

Intanto, si è appreso che il Corpo Forestale ha richiesto tutte le presenze del personale. Principalmente di quei dipendenti, tipo l’autista di Madame Fifì, che dovrebbe essere alle dipendenze dirette del “napoletano” e che invece nessuno vede. Insomma, gli imboscati…

Furgiuele avrà la giustificazione in tasca anche per quest’altra “trastula”? Non resta che aspettare.