Calabria Verde, le cantate di ‘O Principale e Mellace: 3 avvisi di garanzia per l’affare elicotteri

'O Principale

Le “cantate” dell’ex direttore generale di Calabria Verde Paolo Furgiuele, alias ‘O Principale, iniziano a dare i primi frutti. A poche settimane dalla sua scarcerazione, si apprende che la procura di Catanzaro ha allargato il raggio dell’inchiesta sulla società in house della Regione dopo gli arresti del 21 settembre scorso.

Il pm Alessandro Prontera ha infatti inviato tre avvisi di garanzia ai titolari della Elimediterranea, l’azienda cara alla famiglia Speziali e al capogruppo del PD in consiglio regionale Sebi Romeo.

Uno dei destinatari degli avvisi di garanzia è proprio Giuseppe Speziali, il padre di Vincenzo junior (da non confondere con l’omonimo industriale scomparso recentemente), coinvolto anche nella vicenda della latitanza di Amedeo Matacena. Gli altri due, Luigi e Giuseppe Tornello, invece, sono i responsabili della sede vicentina della Elimediterranea.

L’ipotesi di reato è concorso in truffa perché, a quanto pare, Calabria Verde e la Regione avrebbero pagato due volte le stesse fatture all’impresa cara alla famiglia Speziali e al PD reggino e calabrese.

Ma procediamo con ordine.

Giugno 2015. Poco più di un anno fa. Tra Regione Calabria e l’ente strumentale (o società in house) Calabria Verde siamo già in una fase acuta di contrasto.

Vincenzo Speziali e l'ex ministro Scajola
Vincenzo Speziali e l’ex ministro Scajola

Caso Elicotteri/Speziali

Per raccontare bene questa storia, dobbiamo partire da lontano. Precisamente da quando anche un pezzo di Calabria entra nella presunta truffa che travolge il servizio antincendio boschivo siciliano.

In teoria, la Sicilia poteva contare su una delle flotte più attrezzate d’Italia. In pratica, i piloti, i tecnici e soprattutto gli elicotteri – secondo i magistrati – non stavano affatto nell’isola ma altrove.

Così, la procura di Palermo ha ottenuto dal gip il sequestro delle quattro società che si erano riunite in associazione temporanea di imprese per aggiudicarsi l’appalto. Non era stato difficile: l’Ati era stata l’unica a partecipare alla gara, che si era aggiudicata nel 2011 con un ribasso dello 0,84 per cento. E tra le imprese associate c’era anche la Elimediterranea spa, che ha sedi a Catanzaro e Vicenza. Le società sono finite sotto accusa per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità in atto pubblico, turbata libertà degli incanti e inadempimenti di contratti di pubbliche forniture.

eltLa Elimediterranea spa è una vecchia conoscenza della Regione Calabria. Lo dimostrano parecchi decreti: ha gestito le attività di prevenzione, estinzione degli incendi boschivi, trasporto aereo e servizi di Protezione civile negli ultimi anni, in virtù di una gara che la ditta si è aggiudicata il 15 febbraio 2010 per un importo di 11 milioni e 775mila euro, corrispondenti a oltre 2 milioni e 300mila euro all’anno. In cambio, la società si impegnava a fornire il noleggio, con stazionamento in Calabria, di cinque elicotteri.

L’ultimo atto, invece, risale all’aprile del 2015 ed è stato redatto da “Calabria Verde”, la società in house della Regione chiamata a vigilare (anche) sugli incendi boschivi. “Calabria Verde”, nell’urgenza di dover garantire la copertura del servizio antincendio, si è affidata a una procedura che garantisse l’affidamento in regime di vacatio contrattuale.

E la società che si è aggiudicata il servizio è stata, ancora una volta, la Elimediterranea spa, con un’offerta di poco superiore al milione di euro, con un ribasso percentuale pari allo 0,1%, addirittura più piccolo che in Sicilia.

La quota va a coprire due diversi momenti dell’anno: il primo va dal 14 aprile al 16 giugno 2015 e prevede l’utilizzo di un solo elicottero (al costo di 140mila euro); il secondo prevede l’utilizzo di quattro elicotteri a partire dal 15 giugno, costa 917mila euro e si concluderà al termine della gara d’appalto avviata dalla Stazione unica appaltante…

GLI ULTERIORI SVILUPPI

Ricapitolando: la ditta di noleggio elicotteri che fa capo al signor SPEZIALI vince un appalto diretto per fornire elicotteri per tutto l’anno a Calabria Verde (perché chiaramente il bosco s’incendia anche con la neve…). Interviene la magistratura perché il signor Speziali ha l’interdittiva per motivi di mafia in Sicilia, come abbiamo appena letto.

L’azienda Calabria Verde, invece di annullare la gara, la rende provvisoria per soli due mesi e si sostituisce pro soluto con le banche per garantire Speziali.

Il termine “pro soluto” significa che il cedente garantisce la sola sussistenza e validità del credito e, al contempo, non fornisce alcuna garanzie circa la recuperabilità dei crediti ceduti.

mellace1Il signor Speziali frequenta ogni giorno gli uffici di Calabria Verde e si relaziona continuamente con i dirigenti Campanaro, Mellace e Furgiuele anche grazie a pranzi conviviali fatti nella sede di Siano.

Nella foto a fianco vediamo proprio il signor Speziali insieme al dirigente Mellace, detto anche uomo scontrino facile, che è riuscito a realizzare questo atto capolavoro. Mellace è tra i dirigenti di Calabria Verde coinvolto nell’inchiesta della DDA di Catanzaro.

Ma soprattutto era il Responsabile unico del procedimento.

E invece il bando della stazione unica appaltante assegnerà il servizio ad una società di Salerno, per un importo inferiore del 40%di quello che sarebbe dovuto al signor Speziale.

Diversi dipendenti assistono ad una lite furiosa tra i dirigenti Savio e Campanaro. I due si accapigliano e restano fermi sulle rispettive posizioni. Il primo si lamenta del fatto che il suo settore non poteva acquistare nulla per i piani di gestione e ritiene assurdo il bando pubblicato. Campanaro, per zittirlo, gli gridava che “il bando era stato voluto dalla politica nella fattispecie dal consigliere regionale del Pd Sebi Romeo”.

Sebi Romeo, del quale ci occupiamo continuamente, è il capogruppo del PD in consiglio regionale e ha rapporti molto stretti con Nino De Gaetano, già assessore regionale, ritenuto da molti l’uomo della ‘ndrangheta nella Giunta Oliverio.

E non c’è dubbio che ‘O Principale sia al corrente di tante cose sul suo conto.

Quanto a Mellace, per non saper né leggere e né scrivere, tempo fa affermavamo che se mai una notte qualcuno suonerà al campanello del mitico “scontrino facile”, lui avrebbe cantato la propria filastrocca su Calabria Verde già al citofono…

Beh, non è stato di notte ma quel qualcuno ha suonato. Sia per ‘O Principale sia per “scontrino facile”. E adesso sono cavoli amari. Per tutti.