Calabria, vitalizi. 7 consiglieri (più la Santelli) non avevano votato ma non hanno parlato: ecco chi sono

Legge sui vitalizi. Sette consiglieri più la Santelli non l’avevano votata. Ecco chi sono

di ROBERTO SAPORITO

Come risaputo, il consiglio regionale si è riunito due volte in pochi giorni. Dapprima per approvare una legge sui vitalizi, riservata ai consiglieri decaduti, e poi per abrogarla. Ma ci sono nuovi ed importanti elementi che si riferiscono alla prima seduta. Chi era presente in aula e, quindi, chi ha approvato la legge? Come dimostra l’atto allegato, 8 consiglieri erano ASSENTI al momento del voto.

Sono le 20 e 22 di martedì 26 maggio e i lavori del consiglio regionale vengono sospesi per qualche minuto. Su proposta di Arruzzolo si vogliono inserire nell’ordine del giorno questioni sul demanio marittimo ma alle 20 e 37, quando riprende la seduta, Tallini chiarisce che se ne parla un’altra volta e introduce l’ottavo e ultimo punto all’ordine del giorno, la proposta di legge sulla “rideterminazione della misura degli assegni vitalizi”. L’iniziativa reca l’autografo di Arruzzolo, Graziano, Esposito, Minasi, Caputo, Pitaro V., Bevacqua, Callipo, Pitaro F., Aieta, Pietropaolo. “Modifiche alla legge regionale del 31 maggio del 2019”, recita l’epigrafe.

Presenti e votanti 22, a favore 22, quindi all’unanimità il consiglio approva. 8 consiglieri, compresa la Santelli, hanno preferito non partecipare al voto; Giannetta per Forza Italia, Neri per Fratelli d’Italia, Irto e Guccione per il Pd, Aieta e Sculco per Democratici progressisti e Paris per l’Unione di centro. Ai quali va aggiunta anche la presidente Jole Santelli. Ben 8 su 30 hanno prima sottoscritto il documento dei capigruppo e poi, accorgendosi della “frittata”, non hanno partecipato al voto. E perché non lo hanno detto subito? Cercheremo di capirlo nei giorni a seguire.