Calciomercato. Vlahovic tra Tottenham e Psg, la Viola aspetta i soldi per puntare su Berardi

di Enzo Bucchioni

Fonte: Firenze Viola

Ancora prima della tripletta contro lo Spezia era partita l’asta europea per Vlahovic e la cosa non deve meravigliare nessuno, è assolutamente normale e lo raccontano i numeri. In Europa, nell’anno in corso, soltanto due centravanti hanno segnato più di Dusan, vale a dire il prossimo probabile pallone d’oro Lewandowski e il norvegese Haaland la cui quotazione si aggira attorno ai 150 milioni di euro.
Se non ci fosse un contratto a scadenza ravvicinata e il rapporto con i suoi procuratori fosse normale e costruttivo, oggi il cartellino di Vlahovic potrebbe valere un centinaio di milioni, per la Fiorentina una miniera. Invece, purtroppo, sappiamo bene come sono andate e come stanno andando le cose, complicando qualsiasi soluzione e ridimensionando il valore del giocatore.

L’estremo tentativo di convincere Vlahovic a cambiare procuratori è andato a vuoto e allora la Fiorentina fa bene a cercare di risolvere le cose il prima possibile, evitando una ulteriore svalutazione e reinvestendo poi subito i soldi ricavati da questa dolorosa cessione.

E così torniamo all’asta. Sono mesi che le maggior società europee mandano costantemente gli osservatori a valutare le prestazioni di Vlahovic. Le relazioni sui tavoli dei direttori sono tutte ottime e per molti il momento di muoversi è arrivato per anticipare la concorrenza già a gennaio: un altro attaccante così, di 21 anni, è difficile da trovare in giro. Sapendo tutto ciò, parallelamente stanno facendo bene i dirigenti della Fiorentina ad allacciare trattative su più tavoli per poi stringere verso la soluzione ideale, quella che porterà più soldi nelle casse viola. Dell’interesse del City vi abbiamo già parlato, ma secondo indiscrezioni di mercato londinesi d’improvviso sarebbe tornato in pole position il Tottenham che già l’estate scorsa aveva individuato il giovane attaccante serbo come probabile-possibile sostituto di Harry Kane.

Nei giorni scorsi ci sarebbe stato addirittura un incontro a Londra fra il direttore generale del Tottenham Fabio Paratici e i dirigenti viola. Paratici è un grande estimatore di Vlahovic, lo avrebbe già voluto volentieri alla Juventus. Probabilmente è proprio con lui che i procuratori di Vlahovic avevano trattato l’anno scorso in nome e per conto di un futuro bianconero. Ora lo scenario è cambiato, Paratici è andato in Inghilterra, ma l’amore per Vlahovic è rimasto intatto. Se possibile aumentato.

E proprio l’arrivo imminente (sta firmando) di Antonio Conte sulla panchina degli Spurs avrebbe provocato una accelerata. L’allenatore ex Inter ha messo Vlahovic al primo posto della sua lista per gli acquisti già a gennaio e Paratici lo sta assecondando perché evidentemente ha capito che non riuscirà a trattenere ancora a lungo Harry Kane a sua volta corteggiato dal City.

La Fiorentina punta a portare a casa una sessantina di milioni anche se è dura, ben sapendo che gennaio è l’ultima casella utile per non rimetterci troppo. L’estate prossima, a un anno dalla scadenza, il valore del cartellino sarebbe destinato a scendere ancora. Il Tottenham darà una risposta a breve, ma fra i possibili acquirenti ci sarebbe anche il Psg non più sicuro di poter arrivare a Haaland. Leonardo, il dg dei francesi, avrebbe già fatto contattare la Fiorentina da suoi uomini di fiducia in attesa di un incontro che potrebbe esserci nelle prossime settimane. E’ vero che il Psg ha una squadra stellare con Messi in testa, ma è altrettanto vero che Mbappè andrà al Real Madrid e che Icardi è il primo della lista dei partenti. Vlahovic sarebbe destinato proprio a prendere il posto dell’ex interista ormai sceso nel rendimento e soprattutto nella considerazione societaria dopo le vicende personali, un gossip ormai insopportabili e continuamente alimentato.

Il giro dei centravanti sarà il grande tema dell’estate prossima proprio perché il Borussia metterà Haaland sul mercato, ma qualcuno potrebbe decidere di muoversi prima e intanto portare a casa l’altro Duemila europeo più interessante, cioè Dusan; è chiaro che in Italia oggi nessun club può permettersi un giocatore come questo che fra ingaggio (chiede sette milioni l’anno per cinque anni), cartellino e commissioni verrebbe a costare più di centotrenta milioni. Per questo mi sento di dire che alla Juventus non ci andrà. Primo perché Rocco ha già detto no a un altro viola alla corte degli Agnelli, secondo perché proprio il presidente della Juventus l’altro giorno ha spiegato ai soci che in futuro si potranno fare soltanto operazioni oculate visto il deficit da oltre 200 milioni e un aumento di capitale alle porte da 400. Fra l’altro la Juventus deve ancora pagare alla Fiorentina 40 milioni per completare l’operazione Chiesa, una cifra non da poco.

Dunque, pista europea. Lo sanno bene i dirigenti che vendere Vlahovic a gennaio vuol dire privare la squadra del più forte, ma come detto è il tentativo estremo per recuperare soldi dal cartellino e anche per “sgamare” il giocatore. Come abbiamo detto più volte, se Vlahovic dovesse rifiutare le eventuali destinazioni proposte dalla Fiorentina crescerebbero i sospetti su accordi già raggiunti con qualche club all’insaputa dei viola. E questo sarebbe intollerabile.

Rocco aspetta di capire per prendere delle eventuali decisioni più drastiche, tornerà a Firenze forse a metà dicembre, ma come detto il primo obiettivo è monetizzare. Il perché è ovvio. A gennaio la Viola proverà a portare a Firenze l’esterno tanto desiderato da Italiano, quello capace di fare crescere tutta la squadra, vale a dire Domenico Berardi. Costa una trentina di milioni, ma è solo con giocatori di questa caratura che il progetto può crescere.

Con i soldi eventualmente incassati per Vlahovic si potrebbero prendere Berardi e un paio di attaccanti centrali. In Italia piacciono alcuni profili e lo abbiamo detto (Scamacca e Lucca in testa), ma ci sarebbero centravanti già in Europa ma non sotto i riflettori e soprattutto in sud America a cominciare da Alvarez del River, che avrebbero attirato l’interesse del comparto tecnico viola, a cominciare da Burdisso. Da vendere a gennaio c’è anche Kokorin, ma forse la Fiorentina sarà costretta a regalarlo per sgravarsi almeno dei due milioni di ingaggio. Operazione fallimentare, quattro milioni più commissioni agli intermediari, stipendio da big per non giocare mai.

Comunque le ambizioni di Rocco e l’ottimo lavoro di Italiano che ha rivalutato tutta la rosa, dovrebbero convincere a investire a gennaio per mettere basi ancora più solide e stare nel giro di chi pensa all’Europa. Avere tre punti più della Juventus dopo undici giornate è assolutamente gratificante, al di là della crisi bianconera.L’elogio più bello alla Fiorentina e al suo collega Italiano l’ha fatto Thiago Motta, mister dello Spezia che ha detto: “Nessuna delle grandi ci ha messo in difficoltà come la Fiorentina, gioca un gran calcio”. È la verità. E i miglioramenti sono chiari, netti, partita dopo partita.