Carabinieri, può saltare Nistri e parte il totocomandante

Nistri, Agovino, Maruccia, Luzi

Lo scandalo della caserma Levante di Piacenza pesa come “un macigno”, scrive Dagospia, sulla riconferma del Comandante dell’Arma Giovanni Nistri, che qualche giorno fa, intervenendo sull’episodio che sta mettendo a dura prova l’Arma, ha detto dei militari coinvolti nella vicenda: “Sonn indegni di portare questa divisa”.  Il comando generale ha cercato di far piazza pulita subito azzerando i vertici piacentini dell’Arma, proprio oggi si è insediato il nuovo comandante provinciale, il colonnello Paolo Abrate. Fatto sta che era impossibile non vedere.

Le quotazioni di Nistri, secondo l’indiscreto di Dago, sono dunque in discesa. Salgono invece in pole position Gaetano Angelo Antonio Maruccia, nominato vice comandante generale dell’Arma dei carabinieri del generale di corpo d’armata lo scorso 17 marzo. Altro papabile il comandante, generale di divisione Enzo Bernardini, è lui che in questi giorni nominerà un ufficiale che sarà responsabile di raccogliere tutte le informazioni sulle accuse mosse ai militari di Piacenza.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio “spinge per il compaesano” Angelo Agovino. Lo scorso 20 luglio Agovino ha lasciato l’incarico di comandante del Cufa, Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma, al suo posto è subentrato il Generale di Corpo d’Armata Ciro D’Angelo. “Il grosso dei vertici” sembra convergere invece sul capo di Stato maggiore Teo Luzi.