Carolei e l’acqua potabile: ma qual è la verità?

C’è emergenza idrica in tutta l’Italia, ma un piccolo paesino in provincia di Cosenza, Carolei, aveva risolto il problema della carenza d’acqua grazie alla lungimiranza dell’ex sindaco Francesco Iannucci, che aveva trovato una sorgente ed era riuscito ad incanalarla grazie ad un finanziamento regionale.

Ma la vita è strana e le ingiuste disavventure dell’ex sindaco (che aveva patteggiato una pena all’epoca in cui era amministratore delegato del Cosenza Calcio perché…. aveva dato precedenza nella procedura fallimentare agli stipendi dei calciatori!), improvvisamente tirate fuori dopo 5 anni in cui nessuno aveva avuto da ridire, amato dai suoi cittadini tanto da averlo votato anche quando non era presente nell’ultima tornata elettorale, hanno fatto sì che venisse nominato un Commissario Prefettizia.

Sin qui tutto normale, ma alcuni cittadini in contrasto con l’ex sindaco, hanno avvertito l’Asp di un ipotetico inquinamento dell’acqua. Inquinamento che è stato smentito dalle stesse analisi disposte dal Commissario…..ma mancava quell’autorizzazione regionale che nessuna sorgente ha, neanche quelle di proprietà Sorical.

Ma è di qualche giorno fa la notizia dell’affidamento della progettazione di un nuovo serbatoio comunale da costruire con un finanziamento regionale di €. 500.000,00.

Ora apprendiamo dalla pagina Facebook dell’ex sindaco di una vicenda alquanto paradossale: l’ acqua di una sorgente che è risultata buona dalle analisi effettuate su richiesta del Commissario e che si butta nel fiume, mentre si progetta un nuovo serbatoio dove far confluire quella stessa acqua…. L’ex sindaco allora, si domanda: si tratta di uno spreco di danaro pubblico o effettivamente l’acqua è buona ? E allora perché non erogarla?

Infine, particolare non secondario: il tecnico a cui è stata affidata la progettazione non solo è un architetto, che non potrebbe progettare opere idrauliche, ma che ha avuto, nella stessa determina, altri 3 incarichi…. alla faccia del principio di rotazione.