Catanzaro. Codacons e Granato denunciano Occhiuto in procura: “Offrire denaro ai medici per i vaccini è reato”

Catanzaro, 20 gennaio 2022.
Al Procuratore Regionale della Corte dei Conti
Alla Procura della Repubblica di Catanzaro
Agli Ordini dei Medici della Calabria

Il CODACONS – Coordinamento di Associazioni per la Tutela dell’Ambiente e dei
Diritti di Utenti e Consumatori, in persona del vicepresidente nazionale Francesco
di Lieto, per la carica legale rappresentante unitamente alla senatrice Dott.ssa
Bianca Laura GRANATO, tutti elettivamente domiciliati
presso la sede regionale del Codacons, sita in Catanzaro al Corso Mazzini n. 164…

ESPONGONO QUANTO SEGUE
Il Presidente della Giunta Regionale della Calabria con DCA n. 133 del 27
dicembre 2021, in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di
rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, ha stanziato 12,6
milioni di euro per la stipula di protocolli d’intesa con i Medici di Medicina
Generale ed i Pediatri di libera scelta, per “incentivare” le vaccinazioni anti
sarscov-2.

Dette somme trovano copertura sull’Azione 9.3.6.bis del POR Calabria FESR – FSE
2014/2020 fino alla concorrenza di risorse finanziarie pari a 12.600.000,00 di euro.
Praticamente fondi “dirottati” per la remunerazione delle inoculazioni effettuate dai
medici di base ovvero dai pediatri.
Nel citato DCA vengono previsti una serie di “bonus economici” che variano da 25
euro, se l’inoculazione è una prima dose, a 6,16 euro oltre ad ulteriori incentivi
laddove le vaccinazioni vengano eseguita a domicilio.
A ciò si aggiunge come appaia deontologicamente vietato ricevere danaro che
rischia di minare l’indipendenza del Medico.

A tal uopo si rammenta come l’art. 30 del Codice deontologico prevede condizioni
di conflitto di interessi per “prescrizione terapeutica e nei rapporti … nonché con la
pubblica amministrazione” prevedendo, espressamente, che “i Medici non
devono accettare elargizioni o altre utilità che possano limitare
l’appropriatezza delle proprie decisioni inerenti all’esercizio professionale.”.
Solo a titolo esemplificativo, la Circolare 0035309-04/08/2021 avente ad oggetto
“Certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-COVID-19”, demanda ai Medici di
base ed ai Pediatri la valutazione “secondo scienza e coscienza” sulla non
vaccinabilità dei loro pazienti.

Sicchè offrire danaro ai Medici di base ed ai Pediatri per incentivare la campagna
vaccinale appare integrare estremi di reato, soprattutto se tale azione – attraverso il
“dirottamento” di fondi pubblici – viene accompagnata da un clima da caccia alle
streghe con un Presidente di Regione che lancia, si avventura ed espone al pubblico
disprezzo chi per patologie pregresse; per consiglio del proprio medico ovvero
per mancanza di formale prescrizione, non si è esposto al trattamento sanitario
della vaccinazione.

Per quanto sopra esposto si

CHIEDE
che l’Ufficio di Procura voglia attivarsi per verificare ogni profilo di illiceità nelle
condotte sopra descritte ed accertare tutte le responsabilità in quello che appare
una distrazione di fondi pubblici ed una coartazione (e, comunque, una illegittima
intromissione nella sfera professionale) della libera determinazione dei Medici di
base e dei Pediatri affinchè seguano le indicazioni del potere politico e, quindi, si
proceda nei confronti di tutti i soggetti ritenuti responsabili, per tutti i reati che
saranno riscontrati dall’Autorità procedente;
che gli Ordini professionali valutino quanto esposto ed assumano ogni dovuta
inziaitiva tesa a garantire l’imparzialità dei Medici e garantire ai Cittadini che le
prescrizioni avvengano soltanto secondo “scienza e coscienza”.
Alla luce dei fatti suesposti, si richiede che la Procura della Corte dei conti voglia
verificare il comportamento del Presidente della Giunta Regionale della Calabria
con DCA n. 133 del 27 dicembre 2021, in qualità di Commissario ad acta per
l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione
Calabria, con particolare riferimento alla gestione dei Fondi POR e del loro utilizzo.
Si chiede, altresì, di essere avvertiti, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 405 e 408
cpp, nell’ipotesi in cui venga richiesta la proroga dei termini delle indagini ovvero
l’archiviazione del presente atto.

Bianca Laura Granato Francesco di Lieto