Catanzaro e la massomafia. I Tallini e i Grande Aracri a caccia di… farmacie

Domenico Grande Aracri alias zio Mimmo

Dopo avere appreso che suo padre se la fa con i mafiosi del clan Grande Aracri per portare a termine l’affare Farmaeko (https://www.iacchite.blog/catanzaro-e-la-massomafia-la-rivelazione-a-giuseppe-tallini-dellombra-del-boss-di-cutro/), Giuseppe Tallini non ci mette molto a riprendersi dallo “spavento”… E così il 18 settembre 2015, neanche un mese dopo la “scoperta”, gli inquirenti apprendono che il rampollo di Domenico Tallini aveva incontrato uno degli scagnozzi del clan di Cutro, tale Pancrazio Opipari, il quale riferisce a Scozzafava che il figlio di Tallini gli aveva annunciato entusiasticamente che il padre era riuscito a “prendere” (far stipulare un contratto o acquisire) una parafarmacia. E continueranno anche i contatti tra Domenico Tallini e Paolo De Sole.

La cena a casa di Domenico Tallini avveniva il 20 ottobre 2015. La mattina di quello stesso giorno era giunto Grande Aracri in Calabria, preannunciato da una serie di contatti telefonici del giorno precedente con Villirillo (altro scagnozzo del clan), De Sole e Scozzafava. Il giorno successivo ci sarà una riunione nello studio di Salvatore Grande Aracri e la sera a casa di questi. Infatti, in occasione di tale viaggio in Calabria, gli esiti intercettivi danno conto di una serie di incontri tra i soggetti coinvolti nell’attività imprenditoriale della Farmaeko, che appaiono significativi ai fini della delineazione delle rispettive posizioni. De Sole contattava Salvatore Grande Aracri la mattina del 20 ottobre 2015 avvisandolo che avrebbero dovuto spostare il loro incontro nel tardo pomeriggio, prima della cena a casa di Domenico Tallini alla quale De Sole era stato invitato. Lo stesso commercialista romano ricordava a Salvatore Grande Aracri la cena prevista per l’indomani dallo zio Mimmo ovvero Domenico Grande Aracri. In una telefonata del 21 ottobre Salvatore Grande Aracri avvisava Leonardo Villirillo di trovarsi nell’ufficio dello zio Mimmo ovvero presso il suo studio legale…

La presenza a Catanzaro di Salvatore Grande Aracri era connessa alle attività della Farmaeko. In particolare, nei pressi del Tribunale, aveva visionato un locale da adibire a punto vendita Farmaeko.

Pertanto, nonostante l’episodio del precedente 30 agosto 2015, che avrebbe dovuto fortemente sconsigliare chiunque non avvezzo a contiguità mafiose, Domenico Tallini, che formalmente non aveva nulla a che fare con l’affare dei farmaci, continua a tenere contatti stretti con il De Sole. Peraltro, oltre alle rivelazioni che il guardiano Halal Mohon aveva fatto il 30 agosto 2015 al figlio Giuseppe, vi erano stati anche altri episodi indicativi di presenze ingombranti che ruotavano attorno al Consorzio.

A gennaio vi era stata, cioè, l’operazione Kyterion, che aveva condotto in carcere – pur se poi rilasciato – anche Domenico Grande Aracri, il quale aveva partecipato con Domenico Tallini all’incontro del 22 novembre 2014 nel capannone del Consorzio.

Tallini, dunque, ben sapeva che Domenico Grande Aracri è il fratello di Nicola ed aveva ben chiaro anche che la presenza dell’avvocato cutrese nel Consorzio, non poteva essere legata ad un rapporto puramente professionale/legale, ma orientata a governare interessi imprenditoriali. Del resto, la presenza di Domenico Tallini e Domenico Grande Aracri ad una riunione per il reclutamento di farmacie nella sede del Consorzio farmaceutico non ha proprio nulla a che vedere con la professione legale che svolgeva l’avvocato cutrese. Eppure Domenico Tallini continuava nella sua azione a favore dell’impresa nata sotto l’egida della ‘ndrangheta.