Catanzaro, Gratteri al vetriolo: “Dobbiamo essere feroci contro i magistrati e gli avvocati corrotti”

Roma – “Riguardo alla magistratura “c’è un problema corruzione ma conosco migliaia di magistrati e la loro serietà, soprattutto di quelli che non si vedono in tv e non hanno notorietà. I magistrati italiani sono quelli che lavorano di più in Europa. Sarebbe ingrato parlare di un sistema, però ci sono corrotti, collusi. Abbiamo visto di recente dei magistrati arrestati che aprivano buste e contavano i soldi: il problema c’è e i magistrati sono uomini di questa società, non marziani. Spero che chi decide di fare questo lavoro così delicato lo faccia per amore. Eppure lavoriamo bene e guadagniamo bene, il resto si chiama ingordigia”. Così il Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, ospite al Salone della Giustizia a Roma il 1° ottobre scorso, quindi appena due settimane fa e tra l’altro alla vigilia dell’incidente probatorio di Salerno, dal quale sono emerse le gravissime vicende di corruzione che coinvolgono il giudice Petrini e l’avvocato Marcello Manna, sindaco di Rende. E non c’è alcun dubbio che sia proprio Petrini il magistrato arrestato “che apriva buste e contava soldi”. Un concetto che Gratteri aveva ribadito anche nei confronti degli avvocati corrotti.

“Dobbiamo essere feroci nei confronti di questi magistrati che commettono reati e ricevono soldi e regalìe – ha aggiunto Gratteri – . Molti avvocati sanno che esiste questo fenomeno e mi auguro che ci siano coloro che non sopportino e denuncino il fatto che colleghi riescano ad ottenere cause o assoluzioni perché hanno i canali per pagare. Gli avvocati sono i primi a sapere quello che accade dietro le quinte di un processo”.