Catanzaro. I Quartieri: “Le dimissioni di Cardamone e la caccia a Ottobre Rosso”

LE DIMISSIONI DI CARDAMONE E LA CACCIA A OTTOBRE ROSSO.

Nota stampa del 04.05.2021 di Alfredo SERRAO, presidente Associazione I QUARTIERI

“Problematiche di natura personale e professionale non mi consentono di seguire con la necessaria efficacia le molteplici e complesse deleghe assessorili che mi sono state assegnate”,  con queste parole Ivan Cardamone si dimette dalla delega di assessore al Patrimonio del comune di Catanzaro.

Il fatto di per se legittimo ci consegna delle domande e delle valutazioni di ordine politico che tracciano il futuro della maggioranza, francamente a pezzi del sindaco Abramo e la sua residuale sopravvivenza. Fra i diversi malpancisti che si agitano, chissà perche(?), fra gli scampoli di una presunta legittimità di governo, c’è il dato temporale delle dimissioni di Cardamone che avvengono, stranamente, dopo la chiusura dell’inchiesta Corvo, dopo l’inchiesta sui pontili del porto di Catanzaro Lido con annessi sequestri delle banchine  e dopo un tentativo, che chiamasi assalto amministrativo, sul regolamento per i chioschi e le edicole, tanto da chiedere come fatto legittimo una variazione di destinazione d’uso degli stessi(?). Su questo punto che a noi sembra irricevibile in termini di trasparenza e di legalità, ci sono altri soggetti commerciali, che per la crisi in atto e mai finita e per l’emergenza Covid, si sono visti chiudere le attività, senza una via di uscita equa mettendo sul lastrico intere famiglie, quelle che a differenza di altri, probabilmente, traevano un reddito per sopravvivere. Questo è un fatto!

Dica pubblicamente Ivan Cardamone quali siano le vere ragioni delle sue dimissioni da assessore al Patrimonio? Ma, soprattutto se le stesse nascono dalla richiesta pressante di qualche cosiddetto esponente della maggioranza, che sollecita la “variante” su alcune pratiche del settore Patrimonio, come quella dei chioschi? Dica Cardamone qual è la sua posizione?

Se il problema delle dimissioni non nasce, probabilmente, da alcune pratiche forse difficilmente digeribili del settore Patrimonio e qui, ci viene in soccorso l’ultimo pronunciamento dell’ufficio del Gip, allora è stato il sindaco Abramo a defenestrarlo?

Su questa che potrebbe essere un’altra lettura il dubbio resta, anche perché è lo stesso assessore Cardamone che parla di “ridistribuzione” delle deleghe da parte del sindaco, tanto che appare legittimo pensare che la “notte dei cristalli” non sia mai finita all’interno di Forza Italia e della maggioranza satellite rispetto alle ambizioni ed alle necessità politiche dello stesso Sergio Abramo.

Ciò detto ed essendo certi che non sia un tema che appassioni più i cittadini catanzaresi, resta un altro fatto visibile, il degrado e l’incompiuta del porto di Lido. Su questo argomento si sono spesi fiumi di parole e di progetti ed i “famosi” 20 milioni di euro ballano irrimediabilmente nel tempo con i cinghiali, i nuovi ospiti titolati del porto. Siamo così passati in un attimo e senza scampo della ruota panoramica del porto di Lido, per approdare alla “caccia a Ottobre Rosso” il sommergibile, promesso da Cardamone, ma disperso nella rada di Catanzaro. Ecco un nuovo gioco di società!