Catanzaro, scandalo commissioni: i consiglieri non sono tutti “innocenti”

dal profilo Fb di Emilio Grimaldi

Suscita una certa simpatia la difesa contro tutti e nessuno a favore dei coinvolti nell’inchiesta dei 29 consiglieri di Catanzaro su 32. Suscita simpatia perché è vero, come dicono, che si “farà chiarezza”. Magari molti ne usciranno puliti: speriamo siano proprio quelli che veramente non hanno preso neanche una briciola dal Comune senza essersela guadagnata. Ma da qui, da questo futuro prossimo, ad alzare gli argini contro la gogna mediatica corre una sottile linea rossa, ce ne passa.

Primo, non si sa e non è detto.

Secondo, è certo che alcuni sono stati tirati in ballo per qualche abbaglio della magistratura.

Terzo, la difesa di tutti senza nomi (ma un nome è chiaro che volevano dirlo e non hanno avuto il coraggio di scriverlo) è un sintomo di debolezza: difendendo tutti volendo difendere qualcuno, fa bene a tutti! E questo non è giusto. Magari, loro malgrado, si troveranno in futuro a difendere proprio quelli che non volevano difendere solo per coerenza rispetto a quando li avevano difesi insieme al loro amici.

Ecco, il coraggio è una cosa seria. E scommetto che anche i letterati onesti e quelli che si battono per la legalità coinvolti in questo tritacarne apprezzeranno una critica per un interesse superiore, quello della giustizia, umana che a volte sbaglia. Ma lo fa a fin di bene.

È meglio sbagliare non sapendo di sbagliare. Che sbagliare per un discorso di pancia, che sanno che la pancia ha le sue ragioni….
Intelligenti pauca