Celico, tutti in piazza contro la discarica

La Presila scende in piazza per la difesa dei territori. Ieri sera alle 21 la fiaccolata per la chiusura della discarica di Celico ha visto la partecipazione di quasi un migliaio di persone tra associazioni, comitati, famiglie, giovani e anziani da tutta la provincia di Cosenza, per dire basta alla mala-gestione dei rifiuti che avvelena abitanti e interi paesi.

“La Presila paura non ne ha”, “dai tumori solo veleni”, questi alcuni degli slogan che campeggiavano sopra le teste dei manifestanti, che dalla villetta comunale di Celico sono arrivati al centro di Spezzano Sila. Presenti, tra gli altri, i sindaci dei comuni presilani, determinati insieme al resto della popolazione a bloccare, se necessario, l’accesso alla discarica per impedire lo sversamento dei rifiuti; come si legge nella nota pubblicata dal C.A.P. (Comitato Ambientale Presilano) al termine della fiaccolata di ieri sera: “Dal 1 ottobre 2015 la discarica deve chiudere. Se non lo farà la regione ritirando l’AIA lo farà la popolazione presilana con in testa i sindaci”.

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È una battaglia che viene da lontano, quella del CAP, che da anni si oppone allo sversamento selvaggio nella discarica di Celico e che, nell’estate del 2015, è riuscito a coinvolgere attivamente la politica istituzionale della zona, fino a presentare alla Regione un documentato firmato da tutti i sindaci con l’esplicita richiesta di chiudere la discarica, che oltre a non rispettare i metri di distanza dai centri abitati è attualmente deficitaria delle infrastrutture minime per la lavorazione dei rifiuti, e di non prorogare oltre lo ‘stato d’emergenza’ che permane ormai da anni, tramite l’emendamento Orsomarso che permette di trattare i rifiuti pubblici in discariche private.

La Regione risponde in prima battuta con il dispositivo del Dipartimento Ambiente dell’8 settembre 2015, che inibisce ai Comuni interessati il conferimento a Celico dei rifiuti urbani a partire dal 14 del mese. Il prossimo Consiglio Regionale di oggi non prevede all’ODG una discussione sul tema rifiuti, ma l’emendamento Orsomarso scade il 30 settembre così, mentre la Regione Calabria si ritrova sull’orlo di una nuova emergenza rifiuti, tutta la popolazione presilana è in attesa di risposte concrete.

La drammatica situazione dei rifiuti viene però vissuta da tutto il popolo calabrese, e non soltanto da quello presilano; a riprova di ciò, la fiaccolata di ieri ha ospitato comitati ambientali provenienti da tutta la provincia, da Cariati a Bucita, da Bisignano a Scala Coeli a Fagnano Castello. All’emendamento Orsomarso rimane dunque appeso il fragile equilibrio dell’emergenza rifiuti in Calabria, come sottolineato nei vari interventi che si sono susseguiti dal palco in piazza ieri sera al termine della fiaccolata; è stata inoltre rimarcata la determinazione a voler bloccare l’ingresso della discarica qualora il 1 ottobre la stessa non venga chiusa con il decadimento dell’emendamento, e ribadito che il sistema delle discariche non è l’unica soluzione, che esistono altre strade percorribili per una gestione dei rifiuti sostenibile dai territori, verso rifiuti zero.

L’attenzione resterà alta in presila in attesa degli sviluppi che arriveranno il 30 settembre, ma fino a quella data abitanti e comitati restano sospesi, o la vittoria o il ritorno alla lotta.

Delfina Donnici

Federico Giordanelli