Ciao Gigi Proietti. La Calabria lo ricorda “mattatore” al “Catonateatro” di Reggio

Oggi tutta Italia piange la morte di Gigi Proietti, il poliedrico artista romano universalmente riconosciuto tra i più bravi ed importanti della scena degli spettacoli nazionali. Attore teatrale e televisivo, radiofonico, cinematografico, regista, doppiatore, cantante, compositore di sonetti e scrittore: è davvero difficile trovare qualcuno che abbia fatto tutte queste cose e non a caso Proietti era soprannominato il “mattatore romano”. Anche in Calabria abbiamo avuto modo di ammirarlo e applaudirlo più volte ma quella che è destinata – purtroppo – a rimanere come ultima testimonianza risale al 23 luglio del 2013 ed è legata a doppio filo a Reggio Calabria e al Catonateatro. Di seguito la recensione del suo splendido spettacolo “Pierino e il lupo… e molto altro”. 

Parole e musica duettano sul palco di “Catonateatro”. Gigi Proietti interprete di “Pierino e il lupo…e molto altro!”, accompagnato dall’Orchestra sinfonica del teatro “Francesco Cilea”, incanta il pubblico dell’arena “Alberto Neri” nella serata inaugurale della kermesse culturale più attesa dell’estate. Un sold out che gratifica l’impegno e la tenacia di “Polis Cultura” nell’organizzare un cartellone di eventi teatrali e musicali che da ventotto edizioni offre il meglio del panorama artistico italiano.

La bravura e l’improvvisazione di Proietti si confrontano con “Pierino e il lupo” noto classico della musica scritto da Prokofiev nel 1936. Sul palcoscenico di Catona gli strumenti diventano personaggi e la melodia si fa recitazione.
Il “solista” Proietti fa sfilare sul palco i protagonisti della fiaba rappresentati da uno strumento. Concepita con l’impegno didattico di far conoscere ai bambini le caratteristiche di ciascun elemento di un’orchestra, la favola narra della cattura di un lupo ad opera del piccolo Pierino e dei suoi amici animali a dispetto delle raccomandazioni del nonno. La voce dell’attore incontra quella dei personaggi. Il quartetto d’archi rappresenta Pierino, il flauto l’uccellino, l’oboe l’anatra, il clarinetto il gatto, il fagotto il nonno. Suoni melodiosi e forti si alternano in scena e se i corni ricordano l’avvicinarsi del lupo, i fiati sono i passi dei cacciatori che sparano al ritmo dei timpani. Il carisma dell’attore romano e le melodie armoniose dell’orchestra ammaliano la platea.

Sul palco di “Catonateatro” anche il prestigioso riconoscimento che Nicola Petrolino, direttore artistico del festival “Verso Sud”, consegna al «carismatico, travolgente e ironico Gigi Proietti per la sua prestigiosa e intensa carriera».

Nicola Petrolino consegna il premio a Gigi Proietti e legge la seguente motivazione:

“Carismatico, travolgente, ironico Luigi Proietti è un personaggio eclettico: attore teatrale e televisivo, radiofonico, cinematografico, regista, doppiatore, cantante, compositore di sonetti e scrittore. Il Festival del Cinema “Verso Sud” intende premiare la carriera intensa e prestigiosa di uno dei protagonisti culturali del nostro tempo, il calore mediterraneo della sua irrefrenabile comunicativa, la magistrale sensibilità artistica, la recitazione che gli ha consentito di dare vita a personaggi di grande umanità, attraverso i quali egli è riuscito a unire il sentimento del grottesco con un’ironia beffarda, sottilissima, a volte persino tragica. Dopo averlo apprezzato, in queste due giornate a lui dedicate, sia nella veste di attore cinematografico, nel film “Tutti al mare”, e di interprete teatrale nello spettacolo “Pierino e il lupo…, il Premio intende segnalare il fascino affabulatorio che Proietti ha sempre esercitato sul pubblico, dovuto alla sua particolare abilità trasformistica fisica e vocale, alla notevole forza carismatica, alla grande energia che egli riesce a trasmettere durante tutte le sue performance, al cinema come in teatro e in televisione”.

Da un classico della musica ai classici del repertorio di Proietti con “…e molto altro!”, la seconda parte dello spettacolo dedicata al meglio delle sue interpretazioni caricaturali e delle sue maschere. Ancora duetti musicali con l’orchestra del teatro “Francesco Cilea” diretta dal maestro Michelangelo Galeati, in una condivisione di emozioni e di risate. L’attore porta in scena personaggi e macchiette espressione della sua quasi cinquantennale carriera teatrale. Un recital con sketch da avanspettacolo e varietà, monologhi e canzoni che coinvolge il pubblico e abbatte la distanza tra platea e palcoscenico. Dalla lezione di grammatica in romanesco, alla lettura comica della poesia “La pioggia nel pineto” in dialetto pugliese Proietti esalta il vernacolo «parte delle radici da conservare come una cosa cara».

Vestito col “fumando”, lo smoking, il grande mattatore canta “Gastone” e rende omaggio a Petrolini. In «una serata di contaminazioni con poesie d’autore, canzoni popolari e musica» improvvisa battute, conquista il pubblico con la sua inconfondibile mimica.
Una fiaba delicata apre lo spettacolo e un’altra è raccontata in chiusura dall’attore nei panni di un anziano un po’ confuso e distratto che mescola tutti i personaggi delle favole in un unico ironico e irriverente monologo pieno di doppi sensi ed equivoci: «una volta le favole si raccontavano davanti al caminetto ed i bambini sognavano le fate. Oggi il caminetto è sostituito dalla televisione».
Due ore di evasione in compagnia del big del teatro italiano, che come “bis” racconta una nuova e divertente favola strappando l’ennesimo lungo applauso del “Catonateatro”.